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lunedì 7 dicembre 2015

Va a finire che è colpa di Marine Le Pen



http://www.repubblica.it/esteri/2015/12/07/news/regionali_in_francia_front_national_al_28_in_attesa_del_ballottaggio_di_domenica-128953772/?ref=HREC1-2

I francesi hanno votato, dando quasi il 30% al primo turno al Fronte Nazionale. Letti un po’ di articoli e sentiti alcuni commenti sulle televisioni francesi, sembra quasi che sia arrivata la fine del mondo. Come se le politiche messe in atto da decenni non avessero fatto di tutto per preparare il letto a questo partito, di chiare origini xenofobe e che non ha mai potuto misurarsi con il difficile esercizio del potere solo perché i due grandi blocchi, socialisti e destra gollista dall’altro, non hanno mai voluto modificare il sistema elettorale francese imperniato su di loro.

Adesso hanno vinto, ma non è la prima volta che i segnali vengono mandati dal popolo francese. Il problema è che i partiti al governo, prima Sarkozy e adesso Hollande,  hanno perso il contatto con la realtà quotidiana di chi vive in Francia. Ma non sono solo loro, la storia va molto più indietro. Chi avesse visto Les Guignols un po’ più di una ventina d’anni fa, quando Primo Ministro socialista era il povero Pierre Bérégovoy, forse ricorderà quella scenetta tra lui e il presentatore PPDA, che ragionavano sui prezzi del latte ed altri prodotti di consumo quotidiano. Non avendo la minima idea di cosa costassero nel paese che uno dirigeva e l’altro presentava ogni sera al telegiornale principale, venivano derisi lanciando cifre astronomiche sulle quali i due erano d’accordo. Facevano ridere, ma era un riso amaro, di chi oramai viveva in un altro pianeta. E va bene per una star del giornalismo, meno bene per un primo ministro socialista di chiare origini operai. Il povero Bérégovoy si suicidò (1993) e il Presidente Mitterand disse che “era stato dato in pasto ai cani”. Non faceva parte di quella casta politica che da decenni comanda in Francia, ma ne era stato attratto e risucchiato dentro, allontanandosi dalla vita vera, difficile e complicata, che gran parte dei cittadini faceva e continua a fare.

Nel 2002 il candidato socialista alle presidenziali venne eliminato al primo turno, uno shock ancora peggiore di quello di ieri, soprattutto perché veniva dopo un periodo come primo ministro dove tutto sembrava andare per il meglio (occhio, per chi dettava le regole del nuovo capitalismo, non certo per la classe operaia che in massa votò Le Pen padre).

Sono serviti ancora 12 anni per arrivare alle Europee dell’anno scorso quando Marine Le Pen prese il 25%. Ma nemmeno quel segnale venne colto. Adesso siamo oltre il 28% e tutti a stupirsi e a proporre il Fronte Repubblicano.

Se i socialisti avessero fatto i socialisti, di sinistra, e non trasformandosi in sinistri elementi rincorrendo la destra di Sarkozy che a sua volta rincorre il FN, forse non saremmo arrivati qui. Ma pensare che tutto si risolva facendo fronte contro il Fronte, è un’altra sciocchezza. Servivano politiche diverse, bisognava fare in modo che il film L’Odio (La haine) il film di Mathieu Kassovitz con Vincent Cassel come protagonista, del 1995, diventasse roba vecchia. E invece le periferie di oggi sono ancora così com’erano, se non peggio come direbbe mia figlia che le sta frequentando per i suoi studi. 

Non si è fatto nulla, solo investire sui militari, i Rafale, più tasse, meno presenza dello Stato, una politica estera senza una visione che andasse al di là degli interessi francesi, per cui sempre a difendere le caste al potere nei paesi clienti, fino all’avventura suicida di Sarkozy in Libia, col casino attuale che non si sa come risolvere e adesso, ciliegina sulla torta, i bombardamenti in Siria che, nella visione di Hollande, dovrebbero eliminare l’ISIS. Continuate con queste politiche e Marine sarà Presidente fra un anno e mezzo.

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