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giovedì 30 aprile 2020

2020 L21: Dacia Maraini - La lunga vita di Marianna Ucrìa


Rizzoli 1990

Sicilia, prima metà del 1700. Le famiglie nobili conducono le loro confortevoli esistenze tra la ricca città di Palermo ‒ in cui si susseguono roghi e impiccagioni di eretici ‒ e i possedimenti nelle terre intorno a Bagheria. La piccola Marianna, figlia del duca Signoretto Ucrìa di Fontanasalsa, ha solo sette anni quando il padre la conduce di fronte al patibolo, per assistere all’impiccagione di un ragazzino. La bimba è sordomuta e la speranza del genitore è che il trauma la scuota al punto da costringerla a parlare. Non accade. Gli anni passano e le speranze per questa fanciulla dalla “gola di pietra” scemano, per quanto bella coi suoi occhi azzurri e la morbida chioma bionda, che dote potrà garantire a una figlia così “difettosa”? Nessuno la vorrà. Mentre i piani per la sistemazione degli altri figli prendono forma, tra matrimoni d’interesse e consacrazioni monacali, anche per Marianna arriva la soluzione. Appena tredicenne viene data in moglie al fratello di sua madre, il duca Pietro, uno zio severo e schivo che di anni ne ha 46. Nonostante l’opposizione della ragazzina prima delle nozze e la fuga in seguito allo stupro da parte del marito, Marianna viene costretta ad accettare il suo destino. Non può aspettarsi di più, non può gettare la famiglia nello scandalo, deve obbedire a chi ha scelto per lei la soluzione migliore. Consapevole di non avere scampo, la ragazza comincia a vivere la sua nuova vita, fatta di parti, languori, piccoli trionfi e grandi struggimenti…

Non è mai troppo tardi. Ritrovato questo vecchio romanzo in casa, che non avevo mai letto prima. Ottima lettura.

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