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giovedì 14 novembre 2013

2013 L46 Biglietto d'amore - Laura Mancinelli

Nel XIII secolo un giovane cantore d'umile origini, di nome Hadlaub, viveva spensierato nella dimora di Rudiger Manesse, ricco mercante di Zurigo, che lo chiamò a svolgere il lavoro di poeta e scrivano dal vicino monastero di Einsiedeln, dove il ragazzo orfano aveva ricevuto una buona educazione e aveva imparato a leggere e ascrivere. La tranquillità di quella bella casa di signori cortesi, che non lo trattavano come un servitore e gli consentivano di vivere nella ricchezza e nell'eleganza, fu spezzata nel giorno in cui Hadlaub s'innamorò incautamente di Lisbeth figlia sedicenne del suo signore. Fra i due ragazzi l'amore sbocciò a prima vista, pur sapendo entrambi che la diversa classe sociale non avrebbe permesso loro di vedersi se non in assoluto segreto. I due innamorati s'incontravano nella piccola torre posta sul lago della dimora, usata da specola d'avvistamento e sguarnita d'inverno perché le rive del lago erano ghiacciate e da quella parte non arrivava nessuno. Quel luogo solitario divenne il loro rifugio d'amore, lontano da sguardi indiscreti che avrebbero potuto scoprire il loro segreto e dividerli per sempre. Lì i ragazzi si trasformarono i giovani vivi e ardenti d'amore, colmi di passione l'uno dell'altra. Essi comunicavano attraverso il sistema di versi scritti su bigliettini, che il giovane Hadlaub la domenica e durante i giorni festivi, mentre tutti i componenti della casa si recavano alla messa, riusciva ad appuntare e a nascondere fra le pieghe del mantello della sua amata. Tuttavia, un verso d'amore scritto su un ritaglio di pergamena di lucente bianchezza tradì la coppia, perché, proprio a causa della lucentezza del bigliettino, che lo faceva spiccare sul mantello della giovane, fu visto dalla cameriera di Lisbeth, la quale, senza che la padrona se n'accorgesse, lo prese e lo consegnò alla madre di lei. Qualche giorno dopo la coppia, ormai scoperta, fu separata con un pretesto da padre della fanciulla: recarsi nelle regioni germaniche meridionali alla ricerca di tutti i versi d'amore dei cantori contemporanei conservati nelle biblioteche dei castelli, dei monasteri e delle case private al fine di raccoglierli tutti in un unico volume e realizzare, così, il sogno di una vita di Rudiger Manesse. Hadlaub capì che la vera causa di questo improvviso viaggio fu la scoperta del bigliettino d'amore scritto a Lisbeth e partì tristemente, un mattino di marzo, con il primo sciogliersi delle nevi, per svolgere la sua missione. Gli fu affidato dal suo signore come scorta e guida un cacciatore di nome Guilbert. Iniziò in tal modo il viaggio che sembrò separare definitivamente i due innamorati. Hadlaub e il suo accompagnatore si recarono dapprima nel monastero in cui il giovane trascorse la sua infanzia, ad Einsiedeln, e lì si fermarono per un breve periodo di tempo...

Mah.. che dire? Fra un pubblico plaudentei protagonisti gaudentitutto va bene, in un italiano un po' dimenticato... che a me sembra buono per i ragazzi delle medie...

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