Visualizzazioni totali

venerdì 14 luglio 2017

2017 L29: HenningMankell - Les bottes suédoises


Points, 2015

Fredrik Welin, médecin à la retraite, vit reclus sur son île de la Baltique. Une nuit, une lumière aveuglante le tire du sommeil. Au matin, la maison héritée de ses grands-parents n’est plus qu’une ruine fumante. Réfugié dans la vieille caravane de son jardin, il s’interroge: à soixante-dix ans, seul, dépossédé de tout, a-t-il encore une raison de vivre ? Mais c’est compter sans les révélations de sa fille Louise et sans l’apparition de Lisa Modin, journaliste de la presse locale. Tandis que l’hiver prend possession de l’archipel, tout va basculer de façon insensible jusqu’à l’inimaginable dénouement. 
Après l’immense succès des Chaussures italiennes, auquel il fait suite, Les Bottes suédoises brosse le portrait en clair- obscur d’un homme qui revisite son destin, tenaillé par le doute, le regret, la peur face à l’ombre grandissante de la mort, mais animé aussi par le désir et la soif d’amour.

Ultimo romanzo di Mankell, scritto quando già sapeva del tumore che se lo sarebbe portato via. Libro difficile, dove il personaggio principale racconta se stesso senza un briciolo di coscienza per gli altri, a cominciare dalle donne che ha frequentato nella sua vita, usandole e poi scappando via senza dir nulla, senza rimorsi, come fosse la cosa più naturale di questo mondo. Una vita fatta di prendere agli altri. Anche la figlia che gli appare a 37 anni da una vecchia compagna morta nel libro precedente, sembra la stessa storia all'infinito. Avuti i suoi 5 minuti di piacere era scappato via. Quella volta però lei, Harritt, rimasta incinta, non aveva fatto come sull'altra fidanzata minacciata di esser lasciata se non avesse abortito (poi, una volta fattala abortire, era sparito lo stesso). Questa volta gli arriva una figlia, che non capisce e non cerca molto di capire. Due solitari dove ognuno prende agli altri per tirare avanti. I rapporti di questo personaggio con i vicini del villaggio sono sempre astiosi, mai una volta che gli venga in mente di far qualcosa di sua iniziativa per il bene degli altri. Insomma, un libro triste, scritto così bene che ti vien da pensare che sia lui stesso, nel suo profondo, un essere come quello descritto.
Vogliamo credere non sia vero, e che solo il suo talento di scrittore ci abbia fatto cadere nella trappola. Resta che non è un bel libro e non l raccomando.

Nessun commento:

Posta un commento