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venerdì 21 luglio 2017

Complimenti a Di Caprio per la (falsa) immagine di ambientalista


L’attore: «L’obiettivo principale è quello di fare qualcosa per cambiare il mondo»


Leonardo Di Caprio veut sauver une île grâce à un hôtel de luxe

Potremmo continuare e ne troveremmo moltissimi giornali da tutto il mondo a celebrare la famosa star e la sua sensibilità ecologica.

Poi per sbaglio andiamo a finire sul solito programma comunista Thalassa trasmesso dal terzo canale pubblico francese. Chi volesse andarlo a vedere completamente, ecco l’indirizzo: https://www.youtube.com/watch?v=AJ_Ig4g3pa . Trascrivo qui sotto il pezzo che mi interessa evidenziare; si parla del Belize e si intervista un pescatore locale e attivista ecologista:


A quel punto ho cercato meglio, e allora trovo che anche la IUCN, forse la più reputata agenzia conservazionista al mondo, ha qualche problema con questo “eco” resort di lusso:
While the resort's ambitious sustainability has been widely praised, local residents — in particular the fishing community — are concerned that its approval will mean the end of access to critical fishing grounds.[…] “Sixty-six feet of all coastal waters are all considered Queen’s land because it belongs to the public," said one concerned resident during a discussion of the project's recently-completed 430 page Environmental Impact Assessment (EIA). "You may own land, but from high tide, sixty-six feet on to land is public access. And not only are you blocking that, but you are encroaching on the marine reserve and developing in that water."

Marissa Tellez-Kohlman, vice regional chair of Latin America for the International Union for Conservation of Nature/Species Survival Commission, raised concerns with the Belizean Reporter that the EIA was conducted without input from local marine biologists.
"Why did they hire international marine and terrestrial biologists to perform surveys instead of Belizean scientists?" she said. "Given my expertise, I have been asked to travel to various countries in the world to provide my expertise. Yet, I never go into another country without consulting locals or local scientists."

Trovo che anche i giornali locali danno voce alle comunità locali e alle loro preoccupazioni: Concerns arise over Leonardo DiCaprio’s Blackadore Caye project


Certo che confrontare uno degli attori più famosi e amati dal pubblico, che dedica il Golden Globe ai popoli indigeni http://www.eraonlus.org/it/1/item/11717-leonardo-dicaprio-dedica-il-golden-globe-ai-popoli-indigeni.html#.WXFvuISGNhE e dubitiamo molto che alla fine la battaglia possa essere vinta dai piccoli pescatori locali…

Resta il fatto che a scuola bisognerebbe insegnare come leggere le informazioni e il sano principio della triangolazione e della verifica. Magari un giorno anche i giornalisti di Vogue, Figaro Madame, La Stampa e quant’altro impareranno il loro mestiere.

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