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martedì 21 maggio 2019

A MANÀ è arrivato!



Esce oggi la mi biografia professionale, dagli inizi all’OCSE ai quasi trenta anni alla FAO. Per le amiche e gli amici FAO, riceverete un messaggio in questi giorni, spedito da alcune colleghe che mi aiutano a far conoscere questa storia vissuta con tanta intensità. Se qualcuno del gruppo EXFWIROMA così come del FFOA fosse interessato, potete comprarlo via la casa editrice oppure possiamo organizzarci in altro modo dato che ogni tanto passo a incontrare gli amici in FAO. 
Una delle mie correttrici mi ha detto che questo libro andrebbe fatto conoscere anche fuori dalle nostre quattro mura, perché può servire di ispirazione ai tanti ragazzi e ragazze che lavorano nel mondo della cooperazione e che misurano con mano le difficoltà di cambiare questo mondo. Nel mio piccolo, assieme a tanti colleghi e colleghe, e molti giovani o, oramai, “ex-giovani”, ci abbiamo provato e qualcosa siamo riusciti a smuovere. Non abbastanza per rimanere fino alla fine, dato che sono riusciti a mettermi fuori. Comunque ne è valsa la pena.

Il libro è dedicato a Marcel Mazoyer, senza il cui insegnamento non avrei mai capito a che gioco stavo giocando! 
alle altre persone importanti nella mia vita professionale: Hartmut, S.; Winnie, W.V.; Antoine, S.; Marcos, L.; José, “Pepe” E.; Valter, B. 
e al mio fratello di lotte Fritz R., che ci ha lasciato nel 2004 

Fame significa esclusione. Esclusione dalla terra, dal lavoro, dalla paga, dal reddito, dalla vita e dalla cittadinanza. Se una persona arriva al punto di non aver nulla da mangiare, è perché tutto il resto le è stato negato. È una forma moderna di esilio. Di morte durante la vita. 
Josué de Castro 
La lotta dell’uomo contro il potere è la lotta della memoria contro l’oblio. Milan Kundera 
Sommario
Prologo 
La FAO: cos’è e cosa avrebbe potuto (o dovuto) essere 
La questione della riforma agraria e dei regimi fondiari nella FAO 
Radici  
Parigi 
Marcel Mazoyer in breve  
Quegli anni all’OCSE  
FAO all’orizzonte 
Due anni a Santiago  
Roma, gli inizi 
Il servizio della riforma agraria della FAO  
Il primo Direttore Generale africano 
Dalla riforma agraria al Programma nazionale di appoggio all’agricoltura familiare (PRONAF) 
Il primo grande nemico 
La rivista Riforma agraria, colonizzazione e cooperative della FAO  
Il programma terra in Mozambico 
Colombia: almeno ci abbiamo provato  
Angola 1999 - 2001  
Angola 2001 - 2006 
Angola dal 2006 all’oggi  
La pagina del silenzio 
Il ritorno della riforma agraria: la Conferenza di Porto Alegre (ICARRD) 
Le direttive volontarie (VGGT)  
Paraguay 
I miei “ex-giovani” 
Dialogo, negoziazione e concertazione 
Genere 
Land Portal  
Conflitti 
Esilio a Bangkok 
L’uomo che quasi riuscì a distruggere la FAO 
Quasi un post-scriptum  

Cosa resta di tutto questo 

1 commento:

  1. Hola Paolo,
    Te escribo desde Myanmar, donde coincido con Paul de Witte frecuentemente. Hoy lo he visto en Nay Pyi Taw y me ha comentado sobre este blog y tu libro, contando tu historia en la FAO. Me parece una idea genial, muy necesaria, y que sirve para rescatar del olvido las numerosas acciones de ciertos individuos contra el bien comun y el interes general. Varios individuos que van contra el mandato de la FAO. Como miembro "exiliado" de la FAO, no puedo sino darte las gracias por haber escrito este libro. Igual me animo yo a escribir la parte de la Iniciativa America Latina y Caribe sin Hambre. Tanto Andres Botran como yo mismo hemos desaparecido de la historia oficial de la Iniciativa, pues ya sabes que la historia la escriben los vencedores. Un abrazo

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