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martedì 1 aprile 2014

Land Run: la corsa alla terra, ricordiamoci del passato.





Il caso più conosciuto è probabilmente quello dell’Oklahoma, il cui territorio _ come troviamo su Wiki - fu ceduto dai francesi agli Stati Uniti nel 1803. Abitato da diverse tribù di amerindi, dal 1819 cominciano ad esservi condotte le varie tribù di nativi allontanate dalla colonizzazione bianca dall'est americano (Cherokee, Creek, Choctaw, Ponca, Osage, Cheyenne, Arapaho, Caddo, Wichita, Delaware, Kiowa, Comanche, Apache, Potawatomi, Shawnee, Kickapoo, Iowa, Fox, Pawnee, Tonkawa, Missouri, Miami, Ottawa, Peoria, Modoc, Seneca, ecc. Utilizzato come riserva indiana (1830), gran parte del territorio fu assegnato alle cosiddette "Cinque tribù civilizzate". L'occasione per colonizzare anche questa regione fu data dalla Guerra di Secessione americana. Infatti, molte tribù dell'Oklahoma possedevano schiavi e parteggiarono per i Confederati sudisti. Con la sconfitta, tali tribù furono private di gran parte della regione occidentale del territorio che fu data ad altre tribù ed in parte agli europei. Fu però con la costruzione della ferrovia (1870-1872) che fu facilitata la grande penetrazione dei coloni bianchi. Nel 1889 il presidente Harrison fece assegnare una larga striscia del territorio a 20.000 coloni. Per favorirne ulteriormente la colonizzazione, nel 1893 fu indetta la cosiddetta corsa alla terra dell'Oklahoma

Qui di seguito due versioni di wikipedia, una in italiano e una in inglese che, parlando dello stesso argomento, non dicono esattamente la stessa cosa (notare anche l'erore della data...).

La corsa alla terra dell'Oklahoma, svoltasi nel 1893, fu una gara senza precedenti per conquistare un appezzamento in una nuova terra ancora vergine, l'Oklahoma. La terra fu suddivisa in 42.000 poderi, disponibili alla prima persona che vi avesse messo piede. Da tutti gli Stati Uniti giunsero circa 100.000 persone, la maggior parte delle quali in groppa a un cavallo, ma c'erano anche carri, carrelli e servizi di treno speciali.
I confini furono protetti da soldati dell'esercito statunitense fino a quando la corsa avrebbe avuto inizio. A mezzogiorno preciso del 16 settembre 1893, un colpo di cannone diede il segnale di partenza.
Il fascino della conquista, in aggiunta alla consapevolezza che non tutti sarebbero riusciti a conquistare un pezzo di terra, si univa alla speranza e contribuiva alla motivazione che invadeva quelle persone assetate del tesoro costituito dalla terra, una terra fino ad allora mai colonizzata, per raggiungere la quale era necessario essere anzitutto rapidi e determinati.
"Un uomo, per essere ricco, deve possedere un pezzo di terra", quelle erano le parole che tutti, di padre in figlio, all'epoca dicevano, scorgendo davanti a sé un futuro da uomini ricchi e rispettati, dal momento che la terra che andavano a conquistare era offerta loro, ricca di risorse e non solo coltivabile ma anche edificabile.

The Oklahoma Land Rush of 1889 was the first land run into the Unassigned Lands and included all or part of the 2013 modern day Canadian, Cleveland, Kingfisher, Logan, Oklahoma, and Payne counties of the U.S. state of Oklahoma.[1] The land run started at high noon on April 22, 1889, with an estimated 50,000 people lined up for their piece of the available two million acres (8,000 km²).[2]
The Unassigned Lands were considered some of the best unoccupied public land in the United States. The Indian Appropriations Bill of 1889 was passed and signed into law with an amendment by Illinois Representative William McKendree Springer, that authorized President Benjamin Harrison to open the two million acres (8,000 km²) for settlement. Due to the Homestead Act of 1862, signed by President Abraham Lincoln, legal settlers could claim lots up to 160 acres (0.65 km2) in size. Provided a settler lived on the land and improved it, the settler could then receive the title to the land
Nella versione italiana noterete l’assenza totale di riferimenti sulle origini di quelle terre. Nella versione in inglese qualcosa viene detto.

Poi potreste anche guardare su youtube la trasposizione del fumetto di Lucky Luke sullo stesso tema: https://www.youtube.com/watch?v=LxvFbtt7j3Y
Oppure potreste comprarvi l’albo di Tex Willer Oklahoma. Un riassunto si trova su questo sito: http://www.texbr.com/texnormal/tx300.htm (in portoghese).

Insomma, tutti d’accordo sul fatto che quelle terre erano inoccupate. Giusto. Ma inoccupate non voleva (e non vuole) dire senza diritti.

Abbiamo cercato un po’e alla fine abbiamo trovato un racconto diverso, ma molto piú interessante:

“L’esplosiva apertura delle Unassigned Lands era avvenuta dopo un lungo tempo. Questo esteso e fertile territorio era stato promesso agli indiani per trattato, “…finché l’erba crescerà e i fiumi scorreranno…” Ma quando l’America si rivolse ad Ovest dopo la Guerra Civile, i pionieri bramarono queste stesse terre verdi e libere, e dal 1884 ogni anno al Congresso veniva presentata una legge, studiata per consentire l’ingresso dei coloni nel libero e vasto Territorio Indiano.
Per un po’, i Cherokee e altre tribù respinsero tutti i tentativi di aprire le loro terre, ma alla fine la pressione fu troppo forte. Ironia della sorte, un legislatore Cherokee e veterano confederato, il colonnello E. C. Boudinot, fu uno dei primi a premere per l’apertura dei due milioni di acri di ottima terra rimasta non assegnata dai trattati del 1866.
L’agitazione crebbe, dentro e fuori del Congresso. In aggiunta ai continui tentativi di legalizzare la libera colonizzazione delle Unassigned Lands, in Kansas, Missouri, Texas and Arkansas sorse un movimento di coloni. I Boomers, così furono chiamati i membri di questo movimento, tempestarono il Congresso con ripetuti appelli per aprire il territorio dell’Oklahoma, specialmente dopo che la compagnia Santa Fe ebbe costruito la sua linea ferroviaria proprio attraverso la terra contesa, da Arkansas City nel Kansas a Gainsville in Texas”. http://www.farwest.it/?p=293

Ecco, adesso ci è più chiaro. Terre appropriate da potenze straniere, usate per rinchiudere i nativi a mano a mano che avanzava la “civilizzazione”e poi sfrattati anche da lì per i superiori interessi dello sviluppo. Insomma, quando parliamo del Land Grabbing.. ecco non abbiamo bisogno di andare sempre nel sud del mondo…. Basta andare ad Ovest…

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