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lunedì 12 febbraio 2018

2018 L9: Yuval Noah Harari - Sapiens : Une brève histoire de l'humanité



Albin Michel 2011

Il y a 100 000 ans, la Terre était habitée par au moins six espèces différentes d hominidés. Une seule a survécu. Nous, les Homo Sapiens.
Comment notre espèce a-t-elle réussi à dominer la planète ? Pourquoi nos ancêtres ont-ils uni leurs forces pour créer villes et royaumes ? Comment en sommes-nous arrivés à créer les concepts de religion, de nation, de droits de l homme ? À dépendre de l argent, des livres et des lois ? À devenir esclaves de la bureaucratie, des horaires, de la consommation de masse ? Et à quoi ressemblera notre monde dans le millénaire à venir ?

Véritable phénomène d'édition, traduit dans une trentaine de langues, Sapiens est un livre audacieux, érudit et provocateur. Professeur d Histoire à l Université hébraïque de Jérusalem, Yuval Noah Harari mêle l Histoire à la Science pour remettre en cause tout ce que nous pensions savoir sur l humanité : nos pensées, nos actes, notre héritage... et notre futur.

Allora, da parte mia confermo che si tratta di un bel libro da leggere, anche se alla fine non mi convince. Consiglio quindi di andare avanti fino al capitolo 17 dopodiché la parte sulle proiezioni future mi lascia perplesso. L'idea che le risorse naturali non costituiscano un problema è molto criticabile, anche se poi l'autore si limita essenzialmente al problema energetico e non dice una parola sul problema di terra e acqua. Anche sui progressi in agricoltura si vede che non è un tema suo per cui mette assieme i grandi miglioramenti produttivi globali ma senza dire una parola sul fatto che gli incrementi di produttività per le maggiori colture mondiali da quasi 50 anni vanno diminuendo, arrivando pian piano al massimo potenziale genetico, cosa che, a mio avviso, aiuta a capire come mai si sia spinto tanto sul tema degli OGM che, di fatto, restano solo un modo per distruggere più "erbacce" e non hanno effetti reali sulla produzione finale.

Il tema che poi mi sembra sia saltato in blocco è la trasformazione del capitalismo passato verso una versione turbo-finanziaria dove si produce sempre meno e si specula sempre di più. Il problema che l'autore accenna, e cioè che oltre a produrre bisogna anche che qualcuno compri, resta totalmente senza discussione.

Detto tutto questo, consiglio di leggerlo. Il libro resta ai livelli del nostro Mazoyer e delle pubblicazioni di Diamond.

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