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mercoledì 2 giugno 2010

Israele attacca flottiglia di navi associazioni umanitarie a Gaza

Shame on you Israel!

A parte il nosatro guerrafondaio Feltri che benedice la carneficina ("Israele ha fatto bene a sparare" è il titolo del suo Giornale riferendosi al massacro compiuto dai soldati israeliani contro la flottiglia umanitaria) tutta la stampa mondiale è unanine nel condannare, più o meno fortemente, quel che è successo.

Il dialogo si allontana, si avvicinano rumori di spade, chi ci guadagna adesso è l'Iran che farà bella figura di fronte a questi assassini. Rischia brutto il Premier turco Erdogan: se non fa nulla di concreto i suoi supporter fanatici gliene vorranno, ma se fa qualcosa... cosa può fare? Attaccare militarmente Israele è fuori questione, ne prenderebbe quattro.. quindi cerca di fatturare la posizione del colpito attraverso la NATO e il Consiglio di Sicurezza delle NNUU. Parlare a suocera perchè nuora intenda, la cosa più probabile è che cercherà di riaprire la discussione per l'ammissione futura della Turchia all'Unione Europea.

Nel frattempo il milione e mezzo di ostaggi del campo di concentramento di Gaza, tenuto dagli israeliani dimentichi di cosa abbia significato trovarsi da quella parte del filo spinato, continua a soffrire, mentre a non non ce ne frega nulla. Israele si è cacciato in un bel guaio, col rischio di estremizzare ancora le sue posizioni; la dimostrazione che i suoi corpi di élite possano perdere la testa così facilmente può solo invitare ad organizzare delle trappole per ripetere questi scenari.
La società civile israeliana sembra attonita, ma sicuramente non pronta per rimettere in causa scelte politiche che non porteranno mai ad una pace con i vicini.

Non si farà la guerra per colpa di questa strage, ma sicuramente resterà come un momento di inflessione verso scenari ancora più neri nel prossimo futuro.

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