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lunedì 15 febbraio 2010

Mangiar m...a? E' questo il nostro futuro?

Credo sia corretto far girare un po' di informazione (o controinformazione?) su cosa sta combinando la Cargill con un suo nuovo prodotto che pretende sostituire il formaggio con una miscela chimica: ecco il testo dell'annuncio apparso sulla pagina web della stessa:

Cargill innove dans la production de fromages analogues, grâce au système fonctionnel Lygomme™ACH Optimum
MALINES, Belgique, le 17 septembre 2009. Cargill lance une vraie innovation, qui permet de fabriquer un fromage analogue très économique et sans aucun ingrédient laitier, destiné au marché des pizzas et divers plats préparés.
Le système fonctionnel Lygomme™ACH Optimum (en attente de brevet) reproduit la fonctionnalité des protéines du lait et les remplace totalement, offrant ainsi au producteur un avantage sans précédent en termes de coût.


Ed ecco anche il testo di una interrogazione alla Commissione a Bruxelles da parte della deputata Christa Klass, con relativa risposta:

I consumatori europei devono essere informati oggettivamente in merito ai prodotti alimentari, per poter decidere autonomamente che cosa comprare e come alimentarsi. Il formaggio suggerisce il piacere del latte e la salute. Attualmente, un formaggio artificiale sta invadendo il mercato alimentare. Questo formaggio sintetico viene utilizzato sempre più frequentemente in prodotti pronti quali la pizza o le lasagne ed è prodotto a base di olio di palma, amidi, proteine del latte, sale ed esaltatori di sapore. L’immagine usata sulle confezioni mira a dare al consumatore l’impressione che si tratti di formaggio. Mentre le vendite di buoni prodotti lattieri ristagnano o sono in declino, viene fatta una concorrenza predatoria con prodotti di sostituzione.
La Commissione è a conoscenza di questo prodotto sostituto del formaggio? Dispone di cifre sulle quote di mercato di questi prodotti?
La Commissione può quantificare i danni economici o la perdita in termini di vendite per il settore lattiero-caseario?
La Commissione condivide la valutazione secondo cui è ingannevole nei confronti dei consumatori veicolare l’immagine di “formaggio” nella pubblicità quando il formaggio non viene utilizzato, e non si dovrebbe quindi introdurre un’etichettatura obbligatoria per l’uso di formaggio sintetico?



(Risposta) La Commissione è a conoscenza del fatto che alcune misture di prodotti lattieri e grassi o proteine di origine diversa sono commercializzate come prodotti analoghi al formaggio.
La legislazione comunitaria restringe l’uso del termine “formaggio” a prodotti realizzati con latte e derivati e in cui gli ingredienti lattieri non sono sostituiti da componenti di origine diversa e generalmente più economici. In tal caso il prodotto non può essere denominato “formaggio” o prodotto analogo e si tratterebbe di un abuso della denominazione protetta.
La legislazione comunitaria stabilisce chiaramente che i prodotti lattiero-caseari che non rientrano nell’elenco specifico di denominazioni protette non possono affermare o suggerire in alcun modo nell’etichetta, nei documenti commerciali, nel materiale pubblicitario o in qualunque forma di pubblicizzazione o presentazione che si tratti di un prodotto lattiero.
Gli Stati membri devono far rispettare la legislazione europea e sono responsabili dei relativi controlli.
La Commissione non è in possesso di dati quantitativi su tali prodotti.

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