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sabato 13 dicembre 2025

2025 L47: Alexander McCall Smith - En charmante compagnie

Edition 10/18 2004

Une atmosphère inhabituelle plane sur l’Agence N°1 des Dames Détectives et le Tlokweng Road Speedy Motors, désormais réunis en une seule échoppe, depuis que Mma Ramotswe a perdu sa joliesse légendaire.

Pourtant, les affaires marchent bien. L’agence jouit d’une grande réputation, à tel point que Mma songe à embaucher. Certes, les déboires sentimentaux de Mma Makutsi préoccupent les habitants de Zebra Drive.

Le scandale provoqué par le départ tonitruant du jeune apprenti Charlie, qui vient de claquer la porte du garage au bras d’une riche rombière, a secoué tout le monde.

Mais c’est autre chose qui tourmente Mma : un fantôme surgi du passé arpente depuis quelques jours les rues de Gaborone.

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Sempre un piacevole relax leggere le storie di questa improbabile investigatrice

2025 L46: Cesare Pavese - La luna e i falò

Einaudi

Pubblicato nell’aprile del 1950 e considerato il libro piú bello di Pavese, La luna e i falò è il suo ultimo romanzo. Il protagonista, Anguilla, all’indomani della Liberazione, torna al suo paese delle Langhe dopo molti anni trascorsi in America e, in compagnia dell’amico Nuto, ripercorre i luoghi dell’infanzia e dell’adolescenza in un viaggio nel tempo, alla ricerca di antiche e sofferte radici. Storia semplice e lirica insieme, costruita come un continuo viavai tra il piano del passato e quello del presente, La luna e i falò recupera i temi civili della guerra partigiana, la cospirazione antifascista, la lotta di Liberazione, e li lega a problematiche private – l’amicizia, la sensualità, la morte -, in un intreccio drammatico che conferma la totale in appartenenza dell’individuo rispetto al mondo e il suo triste destino di solitudine.

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Un gran piacere rileggere questo classico di Pavese, fuori concorso per la Top ma con una menzione speciale

domenica 7 dicembre 2025

Message in a bottle

È appena uscito un interessante articolo a firma di Annalisa Camilli, sulla rivista Internazionale (ringrazio mia cugina Elettra per avermelo passato). La giornalista riporta una discussione partita da un podcast sul New York Times che, di fatto, promuove la tesi secondo cui le donne, in particolare quelle che hanno un lavoro salariato, di fatto rovinano i luoghi di lavoro, ma anche la società intera, dato che promuovono valori che la destra americana considera nefasti, come empatia e cooperazione. Cito dall’articolo: “le estreme destre al potere stanno prendendo di mira le donne che lavorano, esaltando modelli più tradizionali di femminilità e di famiglia, con una struttura ideologica che si diffonde anche online” e qui entrano in gioco anche le influencer antifemministe che promuovono, con un’audience crescente, il modello delle TradWives (su cui ho già scritto quasi un anno fa - https://www.restartrivista.it/lo-tsunami-trad-wives-e-la-cecita-della-sinistra-italiana/restartadmin/).

Due aspetti mi preoccupano, alla lettura di questo articolo e di quelli originali americani: da un lato il fatto che, “per ridurre le disuguaglianze di genere che ancora oggi penalizzano la vita lavorativa e personale delle donne, si rendono necessari interventi sia a livello aziendale che istituzionale.” Trovo incredibile che dopo aver lavorato per tre anni a questa ricerca, le persone responsabili non abbiano capito che il punto di partenza è quello domestico. Eppure, nel loro lavoro, si specifica come “i dati evidenziano con chiarezza il peso delle responsabilità familiari che grava sulle donne, riducendo in modo significativo il loro tempo libero e generando effetti importanti sul benessere personale e psicologico.” Mi trovo costretto ancora a citare il testo: “Le risposte più frequenti riguardano sensazioni di stanchezza, irritazione e difficoltà di rilassamento,

delineando uno stile di vita complessivamente stressante. […] Tra gli altri effetti ricorrenti figurano la rinuncia agli hobby e alla vita sociale e culturale. Particolare preoccupazione desta il dato relativo al trascurare la propria salute per mancanza di tempo.

Alle intervistate è stato chiesto di avanzare proposte in merito a modifiche organizzative utili per migliorare la gestione del tempo. In tutti i cluster le tre risposte più frequenti, che rappresentano circa l’80% del totale, sono state: maggiore collaborazione del partner.

Collegato a questa prima e grande svista, che non riesco proprio a giustificare, viene quella relativa all’assoluta mancanza di riferimenti al necessario coinvolgimento del mondo maschile, almeno quella parte (piccola?) sensibile a questi temi.

Le mie conclusioni sono le seguenti: da un lato abbiamo una classe politica (ovviamente mi riferisco a quella progressista) che proprio non riesce a vedere l’amplitudine dell’attacco conservatore in corso. Le raffiche di slogan prodotti ogni giorno dalle influencer TradWives (io sto seguendo da un anno SubmissiveChristianTradWives su Insta e vi giuro che è molto ma molto preoccupante), i podcast come quelli all’origine dell’articolo di Camilli, i gruppi di pressione e le prese di posizione sempre più marcatamente retrograde non trovano, di fronte a loro, che delle risposte modeste e con una eco marginale. 

Dall’altro abbiamo un mondo di piccoli e grandi gruppi femministi che, come il mondo della politica, non sembra vedere il problema oppure, quando lo vedono, come nel caso del rapporto di Unitelma Sapienza, non riescono proprio a proporre un’agenda di lavoro che tocchi i punti chiave del problema.

Noi del gruppo EquiDom (https://www.notion.so/Indice-di-Parit-Domestica-IPAD-259585e6f5e480ae8fc5eddfcf1a3b62) lavoriamo proprio su questi temi: la sfera domestica, laddove lo squilibrio tra uomini e donne è più marcato, con gli effetti dettagliati dallo studio di cui sopra, e proponiamo un cammino che porti a lavorare assieme uomini e donne per una migliore condivisione del tempo: più tempo maschile per liberare tempo femminile. 

Tra le varie iniziative in corso, con l’amministrazione comunale di Vicenza e di Quinta Normal (in Cile), nonché con partiti politici e sindacati, speriamo sul serio che, oltre a testare il nostro Indice di Parità Domestica, si apra il cantiere politico, ossia come passare dal livello di prova locale a quello di politica pubblica che queste entità, con le loro responsabilità istituzionali, possono facilitare.

Io penso che, con il loro aiuto attivo, possiamo aprire una strada politicamente necessaria e che può portare lontano. Certo, sarebbe utile che anche il mondo femminista aprisse gli occhi su queste tematiche (perché sia chiaro: non tanto sulla diagnosi del problema, che è conosciuto e sviscerato in modo sempre più dettagliato, ma sul modo di agire per andare oltre e cercare di venirne fuori). 

Cambiare si può, e ripeto ancora una volta, come dicevano le donne islandesi al momento del loro sollevamento nell’ottobre del 1975:

Io oso, posso e lo voglio!

 


venerdì 5 dicembre 2025

2025 L45: Laetitia Colombani - La tresse

Grasset, 2017

Inde.

Smita est une Intouchable. Elle rêve de voir sa fille échapper à sa condition misérable et entrer à l’école.

Sicile. Giulia travaille dans l’atelier de son père. Lorsqu’il est victime d’un accident, elle découvre que l’entreprise familiale est ruinée.

Canada. Sarah, avocate réputée, va être promue à la tête de son cabinet quand elle apprend qu’elle est gravement malade.

Liées sans le savoir par ce qu’elles ont de plus intime et de plus singulier, Smita, Giulia et Sarah refusent le sort qui leur est réservé et décident de se battre. Vibrantes d’humanité, leurs histoires tissent une tresse d’espoir et de solidarité.

Trois femmes, trois vies, trois continents. Une même soif de liberté.

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Consigliatissimo per giovani lettrici e lettori

mercoledì 26 novembre 2025

2025 L44: Cristina Cassar Scalia - Delitto di benvenuto

Einaudi,  2025

Con Delitto di benvenuto Cristina Cassar Scalia ci regala un nuovo, irresistibile personaggio.


Dalla Roma della «dolce vita» alla quieta provincia siciliana degli anni Sessanta, un salto che il commissario Scipione Macchiavelli avrebbe evitato volentieri. Ma il trasferimento è stato imposto dall'alto, e lui sa bene il perché. Peccato non abbia nemmeno il tempo di ambientarsi: subito si trova per le mani una vicenda intricata, che lo mette alla prova come mai era successo.

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Bella storia e ben raccontata. 

venerdì 21 novembre 2025

2025 L43: Barbara Baraldi - L'ultima notte di Aurora


Giunti, 2019

Le ferite dell'anima sono le più difficili da risanare. Lo sa bene Aurora Scalviati, profiler in un commissariato della provincia emiliana con un doloroso passato alle spalle. Per questo ha accettato di raccontare la sua storia alla conferenza del professor Menni, tra i massimi esperti di disturbi post-traumatici. Ed è proprio qui che Aurora incontra una misteriosa ragazza dai lunghi capelli neri che le rivolge una singolare domanda: «Credi che si possa davvero uscire dal buio?». Un quesito che di lì a poco si trasforma in un testamento, perché la giovane si toglie la vita gettandosi dalla torre del palazzo, sotto gli occhi terrorizzati dei presenti. Un caso archiviato rapidamente come suicidio, ma Aurora non ci vede chiaro ed è ossessionata dalle parole della sconosciuta: un'ultima disperata richiesta di aiuto? Avrebbe potuto fare qualcosa per salvarla? Non c'è tempo però per i sensi di colpa: il ritrovamento di un cadavere orrendamente sfigurato, su una secca in riva al Po, la costringe a rivedere le sue priorità. L'unico indizio è la fotografia di una bambina, che la vittima conservava come un sinistro trofeo. È l'inizio di una caccia serrata a un serial killer feroce, inafferrabile come lo spauracchio di una leggenda popolare raccontata in quelle valli per tenere buoni i più piccoli: il Grigione, che strappa il volto delle sue vittime dopo aver danzato con le loro paure. Aurora sa di non poter fare tutto da sola: ha bisogno di riunire la sua vecchia squadra, i Reietti. Ma quando Bruno e Silvia le voltano le spalle, l'unico interlocutore rimane l'enigmatico Curzi che, pur rinchiuso nell'isolamento di una struttura psichiatrica, sembra conoscere la verità. Un grosso rischio per Aurora, perché scendere a patti con il male può scoperchiare segreti che avrebbero dovuto restare sepolti per sempre…

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Mi è piaciuto molto, uno della Baraldi sarà nella Top

domenica 9 novembre 2025

2025 L42: Barbara Baraldi - Aurora nel buio



Giunti, 2017

''Aurora nel buio'' è il thriller di Barbara Baraldi che racconta di Aurora, una poliziotta che indaga e agisce fuori dalle regole per salvare la piccola Aprile ed evitare nuovi omicidi.

Aurora Scalviati era la migliore, fino al giorno di quel conflitto a fuoco, quando un proiettile ha raggiunto la sua testa. Da allora, la più brava profiler della polizia italiana soffre di un disturbo bipolare che cerca di dominare attraverso i farmaci e le sedute clandestine di una terapia da molti considerata barbara: l'elettroshock.

Quando per motivi disciplinari Aurora viene trasferita in una tranquilla cittadina dell'Emilia, si trova di fronte a uno scenario diverso da come lo immaginava.

Proprio la notte del suo arrivo, una donna viene uccisa. Il marito è scomparso e l'assassino ha rapito la loro bambina, Aprile, di nove anni. Su una parete della casa, una scritta tracciata col sangue della vittima: ''Tu non farai alcun male''.

Aurora è certa che si tratti dell'opera di un killer che ha già ucciso in passato e che quella scritta sia un indizio che può condurre alla bimba, una specie di ultimatum... Ma nessuno la ascolta.

Presto Aurora capirà di dover agire al di fuori delle regole, perché solo fidandosi del proprio intuito potrà dissipare la coltre di nebbia che avvolge ogni cosa. Solo affrontando i demoni della propria mente potrà salvare la piccola Aprile ed evitare nuove morti...

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Libro consigliato dalla libraia Giunti di Bracciano 2, mi è piaciuto molto e ho comprato anche il seguito. Potrebbe finire nella Top

lunedì 3 novembre 2025

2025 L41: Giuliano da Empoli - L'ora dei predatori

Einaudi,

Sono politici spregiudicati, sono titani della tecnologia. Quasi ovunque hanno spazzato via la vecchia classe politica. Di fronte a loro le élite tradizionali, un tempo forti di regole e istituzioni, si ritrovano disorientate, incapaci di resistere. Non c'è dubbio, è suonata l'ora dei predatori.

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A me sto Giuliano da Empoli fa pensare a un vanitoso che se la tira molto e scrive un po' di banalità. 

2025 L40: Gianrico Carofiglio - Il passato è una terra straniera

Rizzoli

Giorgio, studente modello figlio di intellettuali borghesi, ha ventidue anni e una vita normale e un po’ noiosa. Senza crepe, in apparenza. Francesco è torbido, misterioso e affascinante. E baro. Le loro vite viaggiano separate fino all’incontro che segnerà il destino di entrambi. I due diventano amici e passano da una partita di carte truccata all’altra, da una bravata all’altra, in un vortice ubriacante che a poco a poco diventa un’inarrestabile discesa agli inferi. In parallelo corre un’indagine dei carabinieri su una serie di misteriose violenze. Una storia struggente sull’amicizia e il tradimento, un viaggio doloroso e inquietante in quel tempo fragile e misterioso che separa la giovinezza dall’età adulta, un’avventura picaresca in una Bari segreta e allucinata.

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Lettura interessante, non da Top comunque

domenica 2 novembre 2025

Borrador de cuestionario de Recolección de Datos para el Indicador de Igualdad Doméstica (IPAD)


Respeto a la Privacidad: Los datos recopilados mediante cuestionarios y entrevistas se tratarán de forma anónima y confidencial. No se divulgará información personal ni se utilizará para fines distintos a los expresamente previstos para la investigación.

Consentimiento Informado: La participación en la recolección de datos es voluntaria. Toda/os las/los participantes deben ser informadas/os de los objetivos de la investigación y dar su consentimiento explícito antes de participar.

Ausencia de Juicios: El indicador no pretende juzgar ni culpar a ninguna persona por la distribución actual de las tareas domésticas. El objetivo es crear conciencia y promover un diálogo constructivo para lograr una mayor equidad.

Respeto a las Diferencias Culturales: Reconocemos que las dinámicas domésticas varían ampliamente entre culturas y contextos socioeconómicos. La implementación del IPAD debe ser sensible a estas variaciones y adaptarse a las circunstancias locales.

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Características sociodemográficas

B1. Título académico más alto obtenido:

1) primaria

2) secundaria

3) preparatoria

4) universitaria

5) maestría/doctorado

6)  No sé/No quiero contestar Responda aquí, indicando el número

B2. Título académico más alto obtenido (pareja):  

1) primaria

2) secundaria

3) preparatoria

4) universitaria

5) maestría/doctorado

6)  No sé/No quiero contestar

B3. Situación familiar:  

1) soltero/a

2) casado/a

3) viudo/a

4) divorciado/a

5) divorciado/a con nueva pareja

B4. Hijos/as: Número de hijos

B5. Nacionalidad Indique su país de nacimiento

B6. ¿Cómo se identifica?

1) Masculino;

2) Femenino;

3) Otro (especifique)

4) Prefiero no contestar

B7. ¿Cuál es su edad?

Años

B8. ¿Y la de su pareja?

Años

B9. ¿Cuál es la orientación sexual de su pareja?

1) Heterosexual;

2) Homosexual (dos hombres);

3) Homosexual (dos mujeres);

4) Otra (especifique)

B10. ¿Cuánto tiempo lleva en esta relación?

1) Menos de 1 año;

2) 1-3 años;

3) 3-5 años;

4) 5-10 años;

5) 10-20 años;

6) Más de 20 años

B11.¿Cuántos hijos tiene de esta relación?

1) Ninguno;

2) Uno;

3) Dos;

4) Tres o más

B12. ¿Cuántos hijos tiene de otras relaciones?

1) Ninguno;

2) Uno;

3) Dos;

4) Tres o más

B13. ¿Cuáles son los ingresos netos mensuales de su hogar? (pesos)

1) Menos de … ;

2) Entre …y …;

3) Entre … y … ;

4) Entre … y … ;

5) Más de …

B14. ¿Cuál es su situación laboral?

1) Jornada completa,

2) Jornada parcial,

3) No trabaja

B15. ¿Y la de su pareja?

1) Jornada completa,

2) Jornada parcial,

3) No trabaja

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Perímetro restringido

D1. ¿Quién recoge y lava la ropa sucia?

1) Solo yo;

2) Principalmente yo;

3) Ambos;

4) Principalmente mi pareja;

5) Solo mi pareja;

6) Ayuda en el hogar

D2. ¿Quién tiende la ropa?

1) Solo yo;

2) Principalmente yo;

3) Ambos;

4) Principalmente mi pareja;

5) Solo mi pareja;

6) Ayuda en el hogar

D3. ¿Quién la dobla y la guarda?

1) Solo yo;

2) Principalmente yo;

3) Ambos;

4) Principalmente mi pareja;

5) Solo mi pareja;

6) Ayuda en el hogar

D4. ¿Quién lava los platos?

1) Solo yo;

2) Principalmente yo;

3) Ambos;

4) Principalmente mi pareja;

5) Solo mi pareja;

6) Ayuda en el hogar

D5. ¿Quién compra el detergente y otros productos de limpieza?

1) Solo yo;

2) Principalmente yo;

3) Ambos;

4) Principalmente mi pareja;

5) Solo mi pareja;

6) Ayuda en el hogar

D6. ¿Quién cuida a los familiares o niños enfermos?

1) Solo yo;

2) Principalmente yo;

3) Ambos;

4) Principalmente mi pareja;

5) Solo mi pareja;

6) Ayuda en el hogar

D7. ¿Quién separa la basura?

1) Solo yo;

2) Principalmente yo;

3) Ambos;

4) Principalmente mi pareja;

5) Solo mi pareja;

6) Ayuda en el hogar

D8. ¿Quién la pone afuera?

1) Solo yo;

2) Principalmente yo;

3) Ambos;

4) Principalmente mi pareja;

5) Solo mi pareja;

6) Ayuda en el hogar

D9. ¿Quién les compra la ropa/zapatos a los niños?

1) Solo yo;

2) Principalmente yo;

3) Ambos;

4) Principalmente mi pareja;

5) Solo mi pareja;

6) Ayuda en el hogar

D10. ¿Quién lava, seca y viste los niños?

1) Solo yo;

2) Principalmente yo;

3) Ambos;

4) Principalmente mi pareja;

5) Solo mi pareja;

6) Ayuda en el hogar

D11. ¿Quién los lleva a la escuela?

1) Solo yo;

2) Principalmente yo;

3) Ambos;

4) Principalmente mi pareja;

5) Solo mi pareja;

6) Ayuda en el hogar

D12. ¿Quién los recoge a la salida de la escuela?

1) Solo yo;

2) Principalmente yo;

3) Ambos;

4) Principalmente mi pareja;

5) Solo mi pareja;

6) Ayuda en el hogar

D13. ¿Quién les compra los útiles escolares?

1) Solo yo;

2) Principalmente yo;

3) Ambos;

4) Principalmente mi pareja;

5) Solo mi pareja;

6) Ayuda en el hogar

D14. ¿Quién se encarga de sus tareas?

1) Solo yo;

2) Principalmente yo;

3) Ambos;

4) Principalmente mi pareja;

5) Solo mi pareja;

6) Ayuda en el hogar

D15. ¿Quién los lleva a actividades deportivas?

1) Solo yo;

2) Principalmente yo;

3) Ambos;

4) Principalmente mi pareja;

5) Solo mi pareja;

6) Ayuda en el hogar

D16. ¿Quién prepara el desayuno?

1) Solo yo;

2) Principalmente yo;

3) Ambos;

4) Principalmente mi pareja;

5) Solo mi pareja;

6) Ayuda en el hogar

D17. ¿Quién prepara el almuerzo?

1) Solo yo;

2) Principalmente yo;

3) Ambos;

4) Principalmente mi pareja;

5) Solo mi pareja;

6) Ayuda en el hogar

D18. ¿Quién prepara la cena?

1) Solo yo;

2) Principalmente yo;

3) Ambos;

4) Principalmente mi pareja;

5) Solo mi pareja;

6) Ayuda en el hogar

D19. ¿Quién paga las facturas del hogar?

1) Solo yo;

2) Principalmente yo;

3) Ambos;

4) Principalmente mi pareja;

5) Solo mi pareja;

6) Ayuda en el hogar

D20. ¿Quién administra las finanzas del hogar?

1) Solo yo;

2) Principalmente yo;

3) Ambos;

4) Principalmente mi pareja;

5) Solo mi pareja;

6) Ayuda en el hogar

D21. ¿Quién se encarga de la limpieza general? (Baño, cocina, dormitorios, etc.)

1) Solo yo;

2) Principalmente yo;

3) Ambos;

4) Principalmente mi pareja;

5) Solo mi pareja;

6) Ayuda en el hogar

D22. ¿Quién se encarga de prestar atención (lavar) a personas dependientes (ancianos)  

1) Solo yo;

2) Principalmente yo;

3) Ambos;

4) Principalmente mi pareja;

5) Solo mi pareja;

6) Ayuda en el hogar

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Perímetro intermedio

E1. ¿Quién de ustedes practica algún deporte?

1) Solo yo;

2) Principalmente yo;

3) Ambos;

4) Principalmente mi pareja;

5) Solo mi pareja;

6) Ayuda en el hogar

E2. ¿Quién de ustedes tiene algún pasatiempo?

1) Solo yo;

2) Principalmente yo;

3) Ambos;

4) Principalmente mi pareja;

5) Solo mi pareja;

6) Ayuda en el hogar

E3. ¿Quién de ustedes pasa algún tiempo jugando con los niños?

1) Solo yo;

2) Principalmente yo;

3) Ambos;

4) Principalmente mi pareja;

5) Solo mi pareja;

6) Ayuda en el hogar

E4. ¿Quién de ustedes cuida las flores/plantas?

1) Solo yo;

2) Principalmente yo;

3) Ambos;

4) Principalmente mi pareja;

5) Solo mi pareja;

6) Ayuda en el hogar

E5. ¿Quién de ustedes corta el pasto?

1) Solo yo;

2) Principalmente yo;

3) Ambos;

4) Principalmente mi pareja;

5) Solo mi pareja;

6) Ayuda en el hogar

E6. ¿Quién de ustedes hace la lista de compras para la familia?

1) Solo yo;

2) Principalmente yo;

3) Ambos;

4) Principalmente mi pareja;

5) Solo mi pareja;

6) Ayuda en el hogar

E7. ¿Quién de ustedes hace la compra (shopping -no alimento) para la familia?

1) Solo yo;

2) Principalmente yo;

3) Ambos;

4) Principalmente mi pareja;

5) Solo mi pareja;

6) Ayuda en el hogar

E8. En particular, ¿Quién hace la compra de alimento?

1) Solo yo;

2) Principalmente yo;

3) Ambos;

4) Principalmente mi pareja;

5) Solo mi pareja;

6) Ayuda en el hogar

E9. ¿Quién hace las pequeñas reparaciones de la casa?

1) Solo yo;

2) Principalmente yo;

3) Ambos;

4) Principalmente mi pareja;

5) Solo mi pareja;

6) Ayuda en el hogar

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Perímetro ampliado

F1. ¿Quién pasa más tiempo en el coche haciendo las tareas del hogar?

1) Solo yo;

2) Principalmente yo;

3) Ambos;

4) Principalmente mi pareja;

5) Solo mi pareja;

6) Ayuda en el hogar

F2. ¿Quién lleva a un familiar dependiente?

1) Solo yo;

2) Principalmente yo;

3) Ambos;

4) Principalmente mi pareja;

5) Solo mi pareja;

6) Ayuda en el hogar

F3. ¿Quién conduce durante los viajes en coche?

1) Solo yo;

2) Principalmente yo;

3) Ambos;

4) Principalmente mi pareja;

5) Solo mi pareja;

6) Ayuda en el hogar

F4. ¿Quién cuida de las mascotas?

1) Solo yo;

2) Principalmente yo;

3) Ambos;

4) Principalmente mi pareja;

5) Solo mi pareja;

6) Ayuda en el hogar

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Equidad domestica

C1. ¿Cómo describirías la evolución de la distribución de las responsabilidades del hogar a lo largo de tu relación?

1) Se ha vuelto más equitativo;

2) No ha cambiado;

3) Se ha vuelto menos equitativo;

4) No lo sé

C2. ¿Crees que las responsabilidades del hogar cambian con la edad de los hijos o de la pareja?

1) Sí, mucho;

2) Sí, en parte;

3) No, en absoluto;

4) No lo sé

C3. ¿Crees que tu pareja discute y negocia las responsabilidades del hogar de forma justa?

1) Nunca;

2) Rara vez;

3) A veces;

4) A menudo;

5) Siempre

C4. ¿En qué medida el aumento de hijos ha afectado la distribución de las responsabilidades domésticas en su pareja?

1) No tuvo ningún impacto;

2) Aumentó ligeramente la desigualdad;

3) Aumentó significativamente la desigualdad;

4) No lo sé.

C5. ¿Reciben ayuda con las tareas del hogar?

1) Sí;

0) No

C6. ¿Tienen una niñera habitual?

1) No;

2) Una vez a la semana;

3) Hasta tres veces a la semana;

4) Todos los días

C7. ¿Ha habido alguna alteración particular en el equilibrio de su pareja?

1) Sí;

0) No

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Carga mental

G1. ¿Quién se encarga de programar las citas?

(p. ej., el médico, la escuela, el contador, etc.)

1) Solo yo;

2) Principalmente yo;

3) Ambos;

4) Principalmente mi pareja;

5) Solo mi pareja;

6) Ayuda en el hogar

G2. ¿Quién se encarga de organizar las tareas del hogar?

(p. ej., recordar qué comprar y cuándo)

1) Solo yo;

2) Principalmente yo;

3) Ambos;

4) Principalmente mi pareja;

5) Solo mi pareja;

6) Ayuda en el hogar

G3. ¿Quién brinda apoyo emocional a la otra persona, a los niños o a los familiares?

1) Solo yo;

2) Principalmente yo;

3) Ambos;

4) Principalmente mi pareja;

5) Solo mi pareja;

6) Ayuda en el hogar

G4. ¿Quién le recuerda a la pareja que debe realizar ciertas tareas del hogar?

1) Solo yo;

2) Principalmente yo;

3) Ambos;

4) Principalmente mi pareja;

5) Solo mi pareja;

6) Ayuda en el hogar

G5. ¿Quién le explica a la otra persona cómo hacer las tareas del hogar?

1) Solo yo;

2) Principalmente yo;

3) Ambos;

4) Principalmente mi pareja;

5) Solo mi pareja;

6) Ayuda en el hogar

G6. ¿Quién media o se encarga de la resolución de conflictos? 

1) Solo yo;

2) Principalmente yo;

3) Ambos;

4) Principalmente mi pareja;

5) Solo mi pareja;

6) Ayuda en el hogar

G7. ¿Quién se encarga de decidir sobre las escuelas, los campamentos de verano o las vacaciones de los niños?

1) Solo yo;

2) Principalmente yo;

3) Ambos;

4) Principalmente mi pareja;

5) Solo mi pareja;

6) Ayuda en el hogar

G8. ¿Se siente emocionalmente abrumado por las responsabilidades del hogar?

(en otras palabras: ¿Cuánto le carga? (responda en una escala del 1 al 5 donde 1 significa nada y 5 significa mucho)

G9. ¿Cuánto piensa en las tareas del hogar cuando está ocupado con otras cosas? (p. ej., cuando está en el trabajo)

(responda en una escala del 1 al 5 donde 1 significa nada y 5 significa mucho)


Bozza di questionario IPAD

BOZZA - Questionario di Raccolta dati per Indicatore di Parità Domestica 

Dichiarazione Etica

L'Indicatore di Parità Domestica (IPAD) è stato sviluppato come uno strumento per misurare e promuovere l'uguaglianza di genere nella sfera domestica. Questo questionario ha lo scopo di capire la situazione attuale per poterla comparare in futuro. Prima di iniziare, è importante considerare le seguenti avvertenze etiche:

Rispetto della Privacy: I dati raccolti tramite questionari e interviste saranno trattati in modo anonimo e confidenziale. Nessuna informazione personale sarà divulgata o utilizzata per scopi diversi da quelli espressamente previsti dalla ricerca.

Consenso Informato: La partecipazione alla raccolta dati è volontaria. Tutti i partecipanti devono essere informati degli scopi della ricerca e devono fornire il loro consenso esplicito prima di partecipare.

Non Giudizio: L'indicatore non ha lo scopo di giudicare o colpevolizzare alcun individuo per la distribuzione attuale dei compiti domestici. L'obiettivo è aumentare la consapevolezza e promuovere il dialogo costruttivo per raggiungere una maggiore equità.

Rispetto delle Differenze Culturali: Riconosciamo che le dinamiche domestiche variano ampiamente tra diverse culture e contesti socio-economici. L'implementazione del DEI dovrà essere sensibile a queste variazioni e adattarsi alle specificità locali.

Ringraziamo tutti i partecipanti e le organizzazioni che contribuiscono a questa importante iniziativa. Il nostro impegno è di lavorare insieme per promuovere una società più equa e giusta per tutti.

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Caratteristiche Socio Demografiche

    B1. Massimo titolo di studio raggiunto

1) elementare

2) medie

3) superiori

4) università

5) master/PhD

6) non so/voglio rispondere

    B2. Massimo titolo di studio raggiunto (partner)     

1) elementare

2) medie

3) superiori

4) università

5) master/PhD

6) non so/voglio rispondere

B3. Stato familiare  

1) celibe/nubile

2) sposata/o

3) vedova/o

4) divorziata/o 

5) divorziata/o con nuovo partner

B4. Figli Numero di figli

B5. Nazionalità Indicare paese di nascita

B6. Come ti identifichi?  

1) Maschio; 

2) Femmina; 

3) Altro (specificare)

4) preferisco non rispondere

B7. Qual è la tua età? Numero di anni

B8. E del tuo partner? Numero di anni

B9. Qual è l'orientamento sessuale della tua coppia?  

1) Eterosessuale; 

2) Omosessuale (due uomini); 

3) Omosessuale (due donne); 

4) Altro (Specificare)

B10. Da quanto tempo sei in questa relazione?  

1) Meno di 1 anno; 

2) 1-3 anni; 

3) 3-5 anni; 

4) 5-10 anni;

5) 10-20 anni; 

6) Oltre 20 anni

B11. Quanti figli hai da questa relazione?  

1) Nessuno; 

2) Uno; 

3) Due; 

4) Tre o più

B12. Quanti figli hai da altre relazioni?  

1) Nessuno; 

2) Uno; 

3) Due; 

4) Tre o più

B13. Qual è il reddito mensile netto della tua famiglia? (euro)  

1) Meno di 800;

2) Tra 800 e 1200;

3) Tra 1200 e 1600;

4) Tra 1600 e 2500; 

5) Tra 2501 e 5000; 

6) Più di 5000

B14. Qual è il tuo stato lavorativo?  

1) Tempo pieno, 

2) Part-time, 

3) Non lavora

B15. E quello del tuo partner?  

1) Tempo pieno, 

2) Part-time, 

3) Non lavora


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Perimetro ristretto

D1. Chi si occupa di raccogliere e lavare i panni sporchi?

1) Solo io; 

2) Principalmente io;

3) Entrambi;

4) Principalmente il partner;

5) Solo il partner;

6) Aiuto Domestico;

D2. Chi si occupa di stendere i panni?  

1) Solo io; 

2) Principalmente io;

3) Entrambi;

4) Principalmente il partner;

5) Solo il partner;

6) Aiuto Domestico;

D3. Chi si occupa di piegarli e metterli a posto?  

1) Solo io; 

2) Principalmente io;

3) Entrambi;

4) Principalmente il partner;

5) Solo il partner;

6) Aiuto Domestico;

D4. Chi si occupa di lavare i piatti?  

1) Solo io; 

2) Principalmente io;

3) Entrambi;

4) Principalmente il partner;

5) Solo il partner;

6) Aiuto Domestico;

D5. Chi si occupa di comprare detersivi e altro materiale per la pulizia?  

1) Solo io; 

2) Principalmente io;

3) Entrambi;

4) Principalmente il partner;

5) Solo il partner;

6) Aiuto Domestico;

D6. Chi si occupa dei parenti e/o figli malati?  

1) Solo io; 

2) Principalmente io;

3) Entrambi;

4) Principalmente il partner;

5) Solo il partner;

6) Aiuto Domestico;

D7. Chi si occupa di fare la raccolta differenziata?  

1) Solo io; 

2) Principalmente io;

3) Entrambi;

4) Principalmente il partner;

5) Solo il partner;

6) Aiuto Domestico;

D8. Chi si occupa di comprare vestiti per i bambini?  

1) Solo io; 

2) Principalmente io;

3) Entrambi;

4) Principalmente il partner;

5) Solo il partner;

6) Aiuto Domestico;

D9. Chi li accompagna a scuola?  

1) Solo io; 

2) Principalmente io;

3) Entrambi;

4) Principalmente il partner;

5) Solo il partner;

6) Aiuto Domestico;

D10. Chi si occupa di comprare il materiale per la scuola?  

1) Solo io; 

2) Principalmente io;

3) Entrambi;

4) Principalmente il partner;

5) Solo il partner;

6) Aiuto Domestico;

D11. Chi si occupa dei compiti?  

1) Solo io; 

2) Principalmente io;

3) Entrambi;

4) Principalmente il partner;

5) Solo il partner;

6) Aiuto Domestico;

D12. Chi si occupa di portarli alle attività sportive?  

1) Solo io; 

2) Principalmente io;

3) Entrambi;

4) Principalmente il partner;

5) Solo il partner;

6) Aiuto Domestico;

D13. Chi prepara la colazione?  

1) Solo io; 

2) Principalmente io;

3) Entrambi;

4) Principalmente il partner;

5) Solo il partner;

6) Aiuto Domestico;

D14. Chi prepara il pranzo?  

1) Solo io; 

2) Principalmente io;

3) Entrambi;

4) Principalmente il partner;

5) Solo il partner;

6) Aiuto Domestico;

D15. Chi prepara la cena?  

1) Solo io; 

2) Principalmente io;

3) Entrambi;

4) Principalmente il partner;

5) Solo il partner;

6) Aiuto Domestico;

D16. Chi si occupa dei pagamenti delle bollette e gestisce le finanze domestiche?  

1) Solo io; 

2) Principalmente io;

3) Entrambi;

4) Principalmente il partner;

5) Solo il partner;

6) Aiuto Domestico;

D17. Chi si occupa delle pulizie generali? (Bagno, cucina, camere da letto etc.)  

1) Solo io; 

2) Principalmente io;

3) Entrambi;

4) Principalmente il partner;

5) Solo il partner;

6) Aiuto Domestico;

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Perimetro intermedio

E1. Chi di voi due fa attività sportiva?  

1) Solo io; 

2) Principalmente io;

3) Entrambi;

4) Principalmente il partner;

5) Solo il partner;

6) Aiuto Domestico;

E2. Chi di voi due ha hobbies?  

1) Solo io; 

2) Principalmente io;

3) Entrambi;

4) Principalmente il partner;

5) Solo il partner;

6) Aiuto Domestico;

E3. Chi di voi due si occupa delle piante?  

1) Solo io; 

2) Principalmente io;

3) Entrambi;

4) Principalmente il partner;

5) Solo il partner;

6) Aiuto Domestico;

E4. Chi di voi due fa shopping per la famiglia?  

1) Solo io; 

2) Principalmente io;

3) Entrambi;

4) Principalmente il partner;

5) Solo il partner;

6) Aiuto Domestico;

E5. Chi si occupa di fare la spesa alimentare?  

1) Solo io; 

2) Principalmente io;

3) Entrambi;

4) Principalmente il partner;

5) Solo il partner;

6) Aiuto Domestico;

E6. Chi fa le riparazioni in casa?  

1) Solo io; 

2) Principalmente io;

3) Entrambi;

4) Principalmente il partner;

5) Solo il partner;

6) Aiuto Domestico;

==

Perimetro allargato

F1. Chi di voi passa più tempo in macchina per le faccende domestiche?  

1) Solo io; 

2) Principalmente io;

3) Entrambi;

4) Principalmente il partner;

5) Solo il partner;

6) Aiuto Domestico;

F2. Chi di voi porta in giro qualche parente non autosufficiente?  

1) Solo io; 

2) Principalmente io;

3) Entrambi;

4) Principalmente il partner;

5) Solo il partner;

6) Aiuto Domestico;

F3. Chi di voi guida durante i viaggi in macchina?  

1) Solo io; 

2) Principalmente io;

3) Entrambi;

4) Principalmente il partner;

5) Solo il partner;

6) Aiuto Domestico;

F4. Chi di voi si prende cura degli animali domestici?  

1) Solo io; 

2) Principalmente io;

3) Entrambi;

4) Principalmente il partner;

5) Solo il partner;

6) Aiuto Domestico;

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Equità domestica

C1. Come descriveresti l'evoluzione della distribuzione delle responsabilità domestiche nel corso della tua relazione? 

1) È diventata più equa; 

2) È rimasta invariata; 

3) È diventata meno equa; 

4) Non saprei

C2. Ritieni che le responsabilità domestiche cambino con l'età dei figli o con l'età dei partner?  

1) Sì, molto; 

2) Sì, in parte; 

3) No, per niente; 

4) Non saprei

C3. Ritieni che la tua coppia discuta e negozi equamente le responsabilità domestiche?  

1) Mai; 

2) Raramente; 

3) A volte; 

4) Spesso; 

5) Sempre

C4. In che misura la presenza di più figli ha influenzato la distribuzione delle responsabilità domestiche nella tua coppia?  

1) Non ha influenzato; 

2) Ha aumentato leggermente le disparità; 

3) Ha aumentato significativamente le disparità; 

4) Non saprei

C5. Avete un aiuto a casa per le faccende domestiche?  

1) Si;

0) No

C6. Avete un/a baby sitter fisso/a?  

1) No;

2) Una volta a settimana; 

3) Fino a tre volte a settimana;

4) Tutti i giorni

C7. C'è stata qualche discontinuità particolare nel vostro equilibrio di coppia?  

1) Si;

0) No

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Carico mentale

G1. Chi è responsabile per la pianificazione degli appuntamenti?  

(es Medico, scuola, commercialista...)  

1) Solo io; 

2) Principalmente io;

3) Entrambi;

4) Principalmente il partner;

5) Solo il partner;

6) Aiuto Domestico;

G2. Chi è responsabile per l'organizzazione delle faccende domestiche?

(es fare la spesa, ricordarsi cosa bisogna acquistare e quando)  

1) Solo io; 

2) Principalmente io;

3) Entrambi;

4) Principalmente il partner;

5) Solo il partner;

6) Aiuto Domestico;

G3. Chi fornisce supporto emotivo all'altra persona, figli e/o parenti?  

1) Solo io; 

2) Principalmente io;

3) Entrambi;

4) Principalmente il partner;

5) Solo il partner;

6) Aiuto Domestico;

G4. Chi ricorda al/alla partner di completare determinati compiti domestici?   

1) Solo io; 

2) Principalmente io;

3) Entrambi;

4) Principalmente il partner;

5) Solo il partner;

6) Aiuto Domestico;

G5. Chi spiega all'altro/a come eseguire le faccende domestiche?  

1) Solo io; 

2) Principalmente io;

3) Entrambi;

4) Principalmente il partner;

5) Solo il partner;

6) Aiuto Domestico;

G6. Chi media/si prende cura della risoluzione dei conflitti?  

1) Solo io; 

2) Principalmente io;

3) Entrambi;

4) Principalmente il partner;

5) Solo il partner;

6) Aiuto Domestico;

G7. Chi si occupa di decidere scuole o campi estivi dei bambini e/o vacanze?  

1) Solo io; 

2) Principalmente io;

3) Entrambi;

4) Principalmente il partner;

5) Solo il partner;

6) Aiuto Domestico;

G8. Ti senti emotivamente sopraffatta/o dalle responsabilità domestiche? (rispondi in una scala da 1 a 5 dove 1 significa per nulla e 5 molto)

G9. Quanto pensi alle faccende domestiche quando ti stai occupando di altro? (es quando sei al lavoro) (rispondi in una scala da 1 a 5 dove 1 significa per nulla e 5 molto)


lunedì 27 ottobre 2025

I dare, I can, and I want it

I dare, I can, and I want it

Fifty years ago, on October 24, 1975, the most important feminist revolution of the modern era began. The country, Iceland, is small, but what matters is the symbol.

Before that date, women in that country were treated like those in any other European country and the rest of the world: they counted for nothing! Their life trajectory was designed from birth: learn to do all the household chores, get married, have children, take care of their husband, children, and parents, and keep quiet.

That revolution, which began with a general strike by all the country's women, forced male citizens to realize the importance of women in their daily lives, both in the public and private spheres. The following years saw a shift in the status quo that not only led to women holding the highest positions in the state, but also to a growing awareness, even among men, of the magnitude of the problem.

Today, the government of that country is advancing the seventh gender equality program, focused on four key dimensions:

- Education

- Health and Care

- Environment and

- Peace and Security.

Problems still exist, but there is no doubt that Iceland today is profoundly different, and better, from that of before 1975 and, above all, that the next steps will be the result of struggles, both from above and below, where women and even enlightened men will fight together.

What matters, as I said at the beginning, is the symbol: changing centuries-old patriarchal structures will take time and a lot of strength, but it can be done.

The battle cry of that October 24th remains more relevant than ever, for both women and men who accept the challenge of building a different world:

I dare, I can, and I want it!


Me atrevo, puedo y lo quiero

Me atrevo, puedo y lo quiero.

Hace cincuenta años, el 24 de octubre de 1975, comenzó la revolución feminista más importante de la era moderna. Islandia es un país pequeño, pero lo que importa es el símbolo.

Antes de esa fecha, las mujeres de ese país eran tratadas como las de cualquier otro país europeo y del resto del mundo: ¡no contaban para nada! Su trayectoria vital estaba diseñada desde su nacimiento: aprender a hacer todas las tareas del hogar, casarse, tener hijos, cuidar de su marido, hijos y padres, y guardar silencio.

Esa revolución, que comenzó con una huelga general de todas las mujeres del país, obligó a los hombres a comprender la importancia de las mujeres en su vida cotidiana, tanto en el ámbito público como en el privado. Los años siguientes presenciaron un cambio en el statu quo que no solo llevó a las mujeres a ocupar los puestos más altos del Estado, sino también a una creciente conciencia, incluso entre los hombres, de la magnitud del problema.

Hoy, el gobierno de ese país impulsa el séptimo programa de igualdad de género, centrado en cuatro dimensiones clave:

- Educación

- Salud y Cuidado

- Medio Ambiente

- Paz y Seguridad.

Aún existen problemas, pero no cabe duda de que la Islandia de hoy es profundamente diferente, y mejor, a la de antes de 1975 y, sobre todo, de que los próximos pasos serán el resultado de luchas, tanto desde arriba como desde abajo, en las que mujeres e incluso hombres progresistas lucharán juntos.

Lo que importa, como dije al principio, es el símbolo: cambiar las estructuras patriarcales centenarias requerirá tiempo y mucha fuerza, pero es posible.

El grito de batalla de aquel 24 de octubre sigue siendo más relevante que nunca, tanto para las mujeres como para los hombres que aceptan el reto de construir un mundo diferente:

¡Me atrevo, puedo y lo quiero!


Io oso, posso e lo voglio

Io oso, posso e lo voglio

Cinquant’anni fa, il 24 ottobre 1975, iniziava la più importante rivoluzione femminista dell’era moderna. Il paese, l’Islanda, è piccolo, ma quel che conta è il simbolo.

Prima di quella data, le donne di quel paese erano trattate come quelle di qualsiasi altro paese europeo e del resto del mondo: non contavano niente! La loro traiettoria di vita era disegnata fin dalla nascita: imparare a fare tutti i compiti della sfera domestica, sposarsi, fare figli, occuparsi del marito, dei figli e dei genitori e stare zitta. 

Quella rivoluzione, iniziata con uno sciopero generale di tutte le donne del paese, costrinse i cittadini maschi a rendersi conto di quanto contavano le donne nella vita quotidiana, sia nella sfera pubblica che nella sfera privata. Gli anni successivi hanno visto mettersi in moto un cambiamento che non solo ha portato le donne a coprire le più alte cariche dello Stato, ma anche una presa di coscienza crescente, anche da parte maschile, della magnitudine del problema.

Oggigiorno, il governo di quel paese sta portando avanti il settimo programma di uguaglianza di genere, centrato in quattro dimensioni chiave:

- Educazione

- Salute e Cura

- Ambiente e

- Pace e Sicurezza.

Problemi ne esistono ancora, però non ci sono dubbi sul fatto che l’Islanda di oggi sia profondamente diversa e migliore da quella di prima del 1975 e, soprattutto, che i passi successivi saranno frutto di lotte, sia dall’alto che dal basso, dove donne ed anche uomini illuminati lotteranno assieme. 

Quel che conta, come dicevo all’inizio, è il simbolo: cambiare strutture patriarcali vecchie di secoli, prenderà tempo e molta forza, ma si può fare

Il grido di battaglia di quel 24 ottobre resta attualissimo più che mai, sia per le donne che per quegli uomini che accettano la sfida di costruire un mondo diverso:

Io oso, posso e lo voglio!


lunedì 13 ottobre 2025

2025 L39: Wu Ming - UFO 78


Einaudi Stile Libero, 2022

1978. Aldo Moro è rapito e ucciso. Sulle città piomba lo stato d’emergenza. «La droga» sfonda ogni argine. Tre papi in Vaticano. Le ultime grandi riforme sociali. Mentre accade tutto questo, di notte e di giorno sempre piú italiani vedono dischi volanti. È un fenomeno di massa, la «Grande ondata». Duemila avvistamenti nei cieli del Belpaese, decine di «incontri ravvicinati» con viaggiatori intergalattici. Alieni e velivoli spaziali imperversano nella cultura pop. Milena Cravero, giovane antropologa, studia gli appassionati di Ufo in una Torino cupa e militarizzata. Martin Zanka, scrittore di successo, ha raccontato storie di antichi cosmonauti, ma è stanco del proprio personaggio, ed è stanco di Roma. Suo figlio Vincenzo, ex eroinomane, vive a Thanur, una comune in Lunigiana, alle pendici di un monte misterioso. Il Quarzerone, con le sue tre cime. Luogo di miti e leggende, fenomeni inspiegabili, casi di cronaca mai risolti. L’ultimo, quello di Jacopo e Margherita, due scout svaniti nei boschi e mai ritrovati. Intorno alla loro scomparsa, un vortice di storie e personaggi.

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Non male, lettura consigliata

martedì 7 ottobre 2025

2025 L38: Adrien Candiard - Fanatismo!

EMI, 2022

«La vivacità dei fanatismi ci insegna che il fanatismo ha la sua logica; non quella di un eccesso di Dio ma la traccia della sua drammatica assenza» Adrien Candiard «Integralisti», «fondamentalisti», «fanatici»… Tutti termini che associamo a coloro che, in nome di un islam violento, seminano morte in Europa e nel mondo. Ma questi vocaboli sono sinonimi? E, soprattutto, cosa si nasconde dietro il fanatismo? Adrien Candiard, che della religione è un profondo conoscitore, e l’islam lo studia al Cairo, ne è convinto: «Il fanatismo è una messa al bando di Dio, quasi un ateismo di religiosi». I fanatici sono quanti ritengono, sia nell’islam sia nelle altre fedi, cristianesimo compreso, che in nessun modo si possa conoscere Dio, ma solo la sua volontà — quale abbiamo deciso di intenderla noi: «Il fanatismo non è la conseguenza di una presenza eccessiva di Dio bensì, al contrario, il segnale di una sua assenza». Per curare ogni deriva fanatica Candiard consiglia tre antidoti: l’esercizio della teologia; il dialogo tra persone di fedi diverse; il silenzio della preghiera. Tre vie per non incorrere in quelle distorsioni di Dio che lo rendono causa di disumanizzazione. «Quelli di Candiard sono libri che hanno il dono della chiarezza, nello stile e negli intenti» Tuttolibri – La Stampa «Un saggio breve ma illuminante» Le Monde

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corta lettura molto interessante. Consigliato

lunedì 6 ottobre 2025

2025 L37: Emiliano Brancaccio & Co. - La guerra capitalista

Mimesis, 2022

Dimenticato dagli eredi più o meno degni della tradizione del movimento operaio, Marx viene invece letto, citato e celebrato dagli organi di stampa della grande finanza mondiale, dall’“Economist” al “Financial Times”. Un paradosso solo apparente, che si spiega con il crescente interesse delle classi dominanti verso la grande ambizione del metodo scientifico marxiano: disvelare le “leggi” di movimento del capitalismo per tentare di anticipare le sue traiettorie. La più rilevante di queste “leggi” trae origine dalla feroce competizione tra capitali che ogni giorno sui mercati determina vincitori e vinti, con i primi che “uccidono e mangiano” i secondi: è la cosiddetta tendenza verso la centralizzazione dei capitali in sempre meno mani, che inedite tecniche di ricerca consentono oggi di verificare empiricamente. Ma questa tendenza non riguarda solo la sfera economica. La sua forza dirompente agisce a tutti i livelli e contribuisce a delineare i tratti distintivi di questo tempo carico di minacce: dal declino delle democrazie liberali alle recrudescenze imperialiste, fino ai nuovi venti di guerra globale.

=

Interessante ma, come al solito, bravi nel diagnostico ma poi, quanto a proposte, siammo alle solite e cioè quasi nulla.

2025 L36: Marc Bloch - L'étrange défaite

Gallimard, 1990

Quatrième de couverture - Ces pages seront-elles jamais publiées ? Je ne sais. Il est probable, en tout cas, que, de longtemps, elles ne pourront être connues, sinon sous le manteau, en dehors de mon entourage immédiat. Je me suis cependant décidé à les écrire. L'effort sera rude : combien il me semblerait plus commode de céder aux conseils de la fatigue et du découragement ! Mais un témoignage ne vaut que fixé dans sa première fraîcheur et je ne puis me persuader que celui-ci doive être tout à fait inutile. Un jour viendra, tôt ou tard, j'en ai la ferme espérance, où la France verra de nouveau s'épanouir, sur son vieux sol béni déjà de tant de moissons, la liberté de pensée et de jugement. Alors les dossiers cachés s'ouvriront ; les brumes, qu'autour du plus atroce effondrement de notre histoire commencent, dès maintenant, à accumuler tantôt l'ignorance et tantôt la mauvaise foi, se lèveront peu à peu ; et, peut-être les chercheurs occupés à les percer trouveront-ils quelque profit à feuilleter, s'ils le savent découvrir, ce procès-verbal de l'an 1940. Marc Bloch.


domenica 5 ottobre 2025

2025 L35: Michael Crichton - Extrême urgence

Pocket, 1995

Vengeance criminelle ? Meurtre crapuleux ou erreur médicale impardonnable ? Qui a intérêt à ce que le cadavre de la jeune Karen, lamentablement échoué dans une rue de Boston, emporte à tout jamais avec lui ses secrets ? Comment expliquer cette fin sordide pour la fille d'un des plus grands médecins de la ville, fût-elle marginale, nymphomane et droguée ? Est-elle morte, comme on le croit, des suites d'un avortement illégal ? La police a-t-elle raison de soupçonner le médecin asiatique qui aurait pratiqué l'intervention ? L'autopsie livre des révélations de plus en plus surprenantes.

L'enquête chirurgicale tourne au suspense le plus pur... Là où enquêteurs et policiers s'avouent très vite impuissants, un scientifique- seul face à tous-réussira peut-être à élucider le mystère insondable d'une vie qui n'est plus.

=

Pas mal du tout! Consigliato. 

venerdì 3 ottobre 2025

Esfera doméstica y esfera pública

 Esfera doméstica y esfera pública


Paolo Groppo, Laura Cima, Marco D’Errico

Carole Pateman resumió el tema así: «La dicotomía entre lo privado y lo público es central en casi dos siglos de escritura feminista y lucha política; es, en última instancia, la esencia del movimiento feminista».[1] En la década de 1970, a partir del grupo Lotta Femminista de Padua, surgieron importantes líneas de investigación sobre este tema. La primera, de Mariarosa Dalla Costa, integrada por Selma James y Silvia Federici, introdujo las nociones de trabajo doméstico y reproducción social[2], cuestionando la postura marxista según la cual el trabajo doméstico no era «productivo». De ahí surgió la campaña por el salario doméstico, que sigue vigente hasta la actualidad.[3] Otra línea de pensamiento fue desarrollada por Antonella Picchio quien, partiendo de la misma base —es decir, la importancia del trabajo de cuidados no remunerado realizado por la mayoría de las mujeres— y compartiendo las mismas críticas planteadas por Dalla Costa contra la izquierda (de la que provenían) que "nunca ha comprendido la importancia social del trabajo no remunerado y ha desviado la mirada de todo lo que no es trabajo remunerado", colocó en el centro de sus reflexiones una visión del sistema económico capaz de contener tanto el proceso de producción capitalista como el proceso de reproducción social de la población.

En la Conferencia Mundial sobre la Mujer celebrada en Pekín en 1995, Picchio propuso incluir el trabajo doméstico en el PIB nacional, destacando así su importancia. Desde su perspectiva, de gran relevancia hoy en día, la conciliación de las condiciones de vida y el trabajo remunerado no es un asunto de mujeres, sino un problema del sistema productivo en su conjunto.[4] Por ello, para que las políticas de igualdad de oportunidades sean eficaces, deben implicar un cambio en las reglas y relaciones fundamentales que estructuran el mercado laboral en general, en cuanto a tiempo, espacio, adecuación salarial, estrés y seguridad.[5]

A partir de trabajos previos,[6] junto con un grupo mixto de personas de diversos orígenes, hemos promovido una reflexión que se alinea con las propuestas de Picchio: un cambio en las relaciones entre hombres y mujeres en el ámbito doméstico, para garantizar que estas últimas asuman su parte de tareas, liberando así el tiempo de las mujeres. Una reflexión, por tanto, no centrada en el valor del trabajo no remunerado en la reproducción del sistema capitalista, sino en la cuestión del tiempo, que debe distribuirse de forma diferente y más equitativa.

Sobre esta base, considerando toda una serie de tareas necesarias para el sostenimiento de una pareja/familia, hemos desarrollado una propuesta para un Índice de Igualdad Doméstica (IPAD). Este índice está diseñado inicialmente para un público limitado: grupos, asociaciones y/o movimientos que expresan posiciones públicas a favor de la igualdad de género. El IPAD destacará la coherencia entre el discurso, las palabras y las acciones concretas que se llevan a cabo en su seno, para impulsar un proceso de cambio hacia la verdadera igualdad. Sin embargo, para alcanzar su valor real y compartido, es esencial que las partes con las que trabajamos se involucren y asuman un papel protagónico en su construcción y posterior seguimiento, de modo que el IPAD se convierta en su herramienta y demuestre cómo su valor mejora con el tiempo. De hecho, el IPAD servirá, inicialmente (T°), para visibilizar el verdadero equilibrio de poder dentro de las parejas/familias y, en consecuencia, qué y cuánto esfuerzo se requiere para alinear el discurso público con las prácticas internas concretas. El propósito del diálogo y la negociación iniciales será aumentar la conciencia explícita sobre cuántas actividades son necesarias para mantener unida a una pareja/familia, de modo que aumente la voluntad personal de las partes menos involucradas.

El marco conceptual que proponemos se organiza en torno a tres perímetros:

Un perímetro específico: que contiene las actividades principales de las tareas domésticas.

Un perímetro intermedio: a la primera lista se añaden aquellas que es más probable que realicemos por puro placer y, por lo tanto, que duren más de lo estrictamente necesario.

Un perímetro extendido: a las dos primeras se añaden los tiempos de desplazamiento, los viajes en coche y, por ejemplo, pasear al perro.

A este marco básico, añadimos la carga mental, tal como se describe en el trabajo de Ana Catalano Weeks[7]. Para cada perímetro, se propondrán dimensiones iniciales (áreas temáticas), seguidas de variables específicas (ejemplo: dimensión: Tareas domésticas; variables: Cocinar, Limpiar, Lavandería, etc.). 

En cuanto a la ponderación de las distintas actividades, hemos optado por asignarles a todas el mismo peso, sin distinguir entre actividades más o menos costosas, más o menos agotadoras o que requieren más o menos tiempo. A partir de una lista indicativa que se completará mediante negociación inicial entre las partes, obtenemos un total de X actividades, a las que se les asigna un valor de -1 si las realiza solo el socio A; -0,5 si las realiza principalmente el socio A; 0 si las realizan por igual tanto los socios A como B; +0,5 si las realiza principalmente el socio B; y +1 si las realiza únicamente el socio B. Para las entrevistas, utilizaremos una muestra estadísticamente representativa de la población del estudio.

El promedio del conjunto de valores encontrados nos permitirá establecer un valor inicial en el momento T°. El uso del promedio es una práctica habitual en la inferencia estadística. En el caso del IPAD, dado que requiere interpretaciones subjetivas del uso del tiempo de cada individuo, su uso satisface dos necesidades: depurar los datos del sesgo cognitivo que cada uno de nosotros aplicaría a sus respuestas; y proporcionar una idea del grado de alineación y consciencia de las parejas a las que nos dirigimos. El IPAD se medirá entonces varias veces a lo largo del tiempo, ya que lo más interesante es observar cómo cambia el equilibrio. Por lo tanto, los valores iniciales en T° adquieren plena relevancia en el seguimiento periódico (¿cómo ha cambiado el valor en T1 y T2 gracias a las acciones específicas implementadas por los líderes de la asociación, movimiento o partido?) más que en el análisis espacial (comparabilidad dentro del mismo año entre diversas instituciones), que no es el núcleo del problema que pretendemos abordar.

En una sociedad que ha otorgado un papel fundamental a los índices, creemos que apoyar la presión popular, con la participación de hombres y mujeres, para un auténtico reparto del tiempo en el ámbito doméstico, de manera que los hombres puedan asumir su parte de responsabilidad y liberar el tiempo de las mujeres para cualquier otro uso, es una propuesta interesante que merece la pena debatir. 

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[1] Pateman, C. 1983. Feminist Critiques of the Public/Private Dichotomy, in S.I. Benn - G.F. Gauss (edd), Public and Private in Social Life, Kent 1983

[2] Daniela A.; Stagno, Ch. 2021. Lo chiamano amore, noi lo chiamiamo lavoro non pagato In: Contratto o rivoluzione! L’Autunno caldo tra operaismo e storiografia[online]. Torino: Accademia University Press

[3] Rosa, K. S. 2022. The Wages for Housework Campaign is As Relevant As Ever. Novara media 

[4] Picchio, A. 2003. Political economy and a life research. Salute Mentale Donna - http://www.salutementaledonna.it/09_2003_reversibita_HTM_file/Picchio_ita.pdf (accesso 17 gennaio 2024)

[5] Picchio, Ibid.

[6] Groppo, P., Cangelosi, E., Siliprandi, E. Groppo, Ch., (prefazione di Laura Cima), 2023. Quando Eva bussa alla porta – Donne, terre e diritti. Ombre Corte, Verona

[7] Weeks, A. C., 2022. The Political Consequences of the Mental Load 



Domestic sphere and public sphere

Domestic sphere and public sphere

Paolo Groppo, Laura Cima, Marco D’Errico 

Carole Pateman summed up the issue thus: “The dichotomy between the private and the public is central to nearly two centuries of feminist writing and political struggle; it is, ultimately, what the feminist movement is about.”[1] In the 1970s, starting with the Lotta Femminista group in Padua, important lines of research on this topic emerged. The first elaboration, by Mariarosa Dalla Costa, integrated by Selma James and Silvia Federici, introduced the notions of domestic work and social reproduction[2], questioning the Marxist position according to which domestic work was not “productive”. From there emerged the campaign for the house wage which remains relevant to the present day.[3] Another line of thought was developed by Antonella Picchio who, starting from the same foundation—namely, the importance of unpaid care work performed by the majority of women—and sharing the same criticisms raised by Dalla Costa against the left (from which they came) that "has never understood the social importance of unpaid work and has turned its gaze away from everything that is not paid work," placed at the center of her reflections a vision of the economic system capable of containing both the process of capitalist production and the process of social reproduction of the population. 

At the World Conference on Women held in Beijing in 1995, Picchio proposed including domestic work in the national GDP, thus highlighting its importance. From her perspective, which is extremely relevant today, the reconciliation of living conditions and paid work is not a women's issue, but rather a problem for the production system as a whole.[4] For this reason, equal opportunity policies, to be effective, must involve a change in the fundamental rules and relationships that structure the labor market in general, with respect to time, space, wage adequacy, stress, and security.[5]

Building on previous work,[6] together with a mixed group of people from various backgrounds, we have promoted a reflection that aligns with Picchio's proposals: namely, a change in male-female relationships within the domestic sphere, to ensure that the latter shoulder their share of tasks, thus freeing up women's time. A reflection, therefore, not focused on the value of unpaid labor in the reproduction of the capitalist system, but on the question of time, which must be distributed differently and more equitably.

On this basis, considering a whole series of tasks necessary to sustain a couple/family, we have developed a proposal for a Domestic Equality Index (DEI). This index is initially designed for a limited audience: groups, associations, and/or movements that express public positions in favor of gender equality. The DEI will highlight the coherence between discourse, words, and concrete actions undertaken within them, to stimulate a process of change toward true equality. However, to achieve its real and shared value, it is essential that the partners we work with are involved and take a leading role in its construction and subsequent monitoring, so that the IPAD becomes "their thing" and demonstrates how its value improves over time. In fact, the DEI will serve, initially (T°), to highlight the real balance of power within couples/families and, consequently, what and how much effort is needed to align public discourse with concrete internal practices. The purpose of the initial dialogue and negotiation will be to increase explicit awareness of how many activities are necessary to keep a couple/family together, so that the personal will of the less involved partners increases. 

The conceptual framework we propose is organized around three perimeters:

A narrow one: which contains the "core" activities of housework.

An intermediate one: to the first list are added those that we are more likely to do purely for pleasure and therefore last longer than strictly necessary.

An extended one: to the first two are added travel times, car trips, and, for example, walking the dog.

To this basic framework, we add mental load, as described in the work of Ana Catalano Weeks.[7] For each perimeter, initial dimensions (thematic areas) will be proposed, followed by specific variables (example: dimension: Housework; Variables: Cooking, Cleaning, Laundry, etc.).

Regarding the weighting of the various activities, we have chosen to give them all the same weight, without distinguishing between more or less expensive, more or less tiring, or more or less time-consuming activities. Starting from an indicative list that will be completed through initial negotiation between the parties, we obtain a total of X activities, which are assigned a value of -1 if they are performed only by partner A; -0.5 if they are performed primarily by partner A; 0 if they are performed equally by both partners A and B; +0.5 if they are performed primarily by partner B; and +1 if they are performed solely by partner B. For the interviews, we will use a statistically representative sample of the study population.

The average of the set of values found will allow us to establish a starting value at time T°. Using the average is standard practice in statistical inference. In the case of the IPAD, since it requires subjective interpretations of each individual's time use, using the average meets two needs: to purify the data from the cognitive bias that each of us would put into our responses; and to provide a sense of how aligned and aware the couples we are addressing are. The IPAD will then be measured multiple times over time, because the most interesting part is seeing how the balance changes. Therefore, the initial values at T° take on their full meaning in periodic monitoring (how has the value changed at T1 and T2 thanks to the specific actions implemented by the leaders of the association, movement, and/or party?) rather than in spatial analysis (comparability within the same year across various institutions), which is not the core of the problem we wish to address.

In a society that has given a key role to indexes, we believe that supporting grassroots lobbying, involving both men and women, for a genuine sharing of time within the domestic sphere, so that men can assume their share of responsibility and free up women's time for any other use, is an interesting proposal worth discussing. 

[1] Pateman, C. 1983. Feminist Critiques of the Public/Private Dichotomy, in S.I. Benn - G.F. Gauss

(edd), Public and Private in Social Life, Kent 1983

[2] Daniela A.; Stagno, Ch. 2021. Lo chiamano amore, noi lo chiamiamo lavoro non pagato In: Contratto o rivoluzione! L’Autunno caldo tra operaismo e storiografia[online]. Torino: Accademia University Press

[3] Rosa, K. S. 2022. The Wages for Housework Campaign is As Relevant As Ever. Novara media 

[4] Picchio, A. 2003. Political economy and a life research. Salute Mentale Donna - http://www.salutementaledonna.it/09_2003_reversibita_HTM_file/Picchio_ita.pdf (accesso 17 gennaio 2024)

[5] Picchio, Ibid.

[6] Groppo, P., Cangelosi, E., Siliprandi, E. Groppo, Ch., (prefazione di Laura Cima), 2023. Quando Eva bussa alla porta – Donne, terre e diritti. Ombre Corte, Verona

[7] Weeks, A. C., 2022. The Political Consequences of the Mental Load