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lunedì 27 gennaio 2025

2025 L5: Inès Léraud & Pierre Van Hove - Champs de bataille

 Couverture de la BD Champs de bataille : L'Histoire enfouie du remembrement d'Inès Léraud et Pierre Van Hove - Éditions Delcourt

Delcourt, 2024

L'Histoire enfouie du remembrement

Le "remembrement". Cette politique décisive pour le déploiement de l'agriculture intensive a été peu documentée. Aucun livre d'histoire ou de sociologie n'a été consacré aux perdants de cette politique ni aux résistants à ce bouleversement.

 

À la sortie de la Seconde Guerre mondiale, l'État fait redessiner les terres agricoles dans la plupart des campagnes françaises. Accessibilité des champs par des machines, regroupement des parcelles et disparition des haies et talus. C'est le "remembrement". L'objectif est que la paysannerie produise davantage, que le pays atteigne son auto-suffisance alimentaire et que la France devienne une puissance agricole mondiale.


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Per chi si occupa di "sviluppo" agricolo questo è un libro da leggere!!!

domenica 26 gennaio 2025

2025 L4: Dominique Sylvain - Kabukicho


Kabukicho par Sylvain

Points 2016

À la nuit tombée, Kabukicho, sous les néons, devient le quartier le plus sulfureux de la capitale nipponne. Au cœur de ce théâtre, les faux-semblants sont rois, et l’art de séduire se paye à coup de gros billets et de coupes de champagne. Deux personnalités dominent la scène : le très élégant Yudai, dont les clientes goûtent la distinction et l’oreille attentive, et Kate Sanders, l’Anglaise fascinante, la plus recherchée des hôtesses du Club Gaïa, l’un des derniers lieux où les fidèles apprécient plus le charme et l’exquise compagnie féminine que les plaisirs charnels. 
Pourtant, sans prévenir, la jeune femme disparaît. Le piège de Kabukicho s’est-il refermé ? À Londres, son père reçoit sur son téléphone portable une photo où elle apparaît, les yeux clos, suivie de ce message : "Elle dort ici". 
Bouleversé, mais déterminé à retrouver sa fille, Sanders prend le premier avion pour Tokyo, où Marie, colocataire et amie de Kate, l’aidera dans sa recherche. Yamada, l’imperturbable capitaine de police du quartier de Shinjuku, mènera quant à lui l’enquête officielle. 
Entre mensonges et pseudo-vérités, il sera difficile de démêler les fils d’une manipulation démoniaque ; pour le plus grand plaisir du lecteur.


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Mi è piaciuto assai, come gli altri libri di questa scrittrice

mercoledì 22 gennaio 2025

Era Trump: pentola a pressione o buco nero?

 

E così è cominciata l’era Trump. Erede di un paese in decadenza oramai da parecchi anni, senza che il resto del mondo occidentale sia stato capace di proporsi come un’alternativa coerente e valida, cerchiamo di anticipare quali potranno essere i futuri sviluppi della situazione.

 

Ricordiamoci bene che Trump è stato si eletto facilmente, ma comunque con una maggioranza risicata, segno che un buon 48% dei votanti sentiva nell’aria la necessità di cambiare strada e provare addirittura ad eleggere una donna, ex-vice-presidente, che nella sua azione politica non aveva proprio incantato. Ma tant’è, ha vinto lui e quindi dobbiamo pensare che le tendenze di fondo del sistema continueranno ad indicare la via che seguiranno gli americani e anche noi, se non ci decidiamo a cambiare strada.

 

Trump riprende l’idea dell’isolazionismo pensando che questo riporterà l’America ai fasti di un tempo. Mai lettura può essere più sbagliata, perché viene fatta in un momento quando il grande competitor, la Cina, ha abbracciato la dottrina del libero mercato da molti anni, ed ha la forza per imporla senza tremare. Ma il punto chiave è che Trump non ha capito che quello che ha fatto grande l’America è stata la conquista delle menti occidentali e non solo: il sogno composito, magari contraddittorio che, come ricordato in precedenza, significava cose molto pratiche, la cioccolata alla fine della guerra, la lavatrice, il televisore, il cinema, la musica, l’orizzonte della California e poi quello della Luna. Potremmo aggiungerci una letteratura nuova e una libertà di stampa capace di far cadere un Presidente (Nixon). Le tante pecche di questo sistema, il segregazionismo, la visione imperiale tanto per dirne un paio, si sono fatte dimenticare davanti a tutto il resto.

 

Adesso l’America, cresciuta sulla dominazione di tutti quelli che stavano sotto, sia americani che resto del mondo, è arrivata a un punto dove non ha più nulla da offrire. Non che la Cina (per non parlare di Russia o India) abbiano qualcosa di meglio da mettere sul piatto, ma comunque manca il traino. Se dalla cultura passiamo ad altro, per esempio al tema ambientale, allora scopriamo che il “modello” americano non è più proponibile per nessuno, nemmeno per loro stessi e non sarà l’uscita dagli accordi di Parigi che cambierà qualcosa nella realtà. Distruggono casa loro e poi anche quelle “risorse” naturali che appartengono a tutti: aria, acqua e quant’altro. Vogliamo poi parlare del volano economico? Avete in mente un solo prodotto che oggi sia chiaramente Made in America? Io no.  Il costo del lavoro altrove è più basso, per cui il modello basato sul consumismo sfrenato, che è diventato quello americano, sta in piedi grazie alle importazioni di prodotti fatti da schiavi soprattutto nei paesi del Sud. E dato che non ce la fanno a comprare “cash”, il sistema dei crediti al consumo, diventati debiti per tutte le famiglie americane, ha incatenato e sta bloccando il meccanismo intero.

 

Ecco perché, secondo me, il dilemma sarà tra il modello pentola a pressione o quello del buco nero. Trump sembra più andare verso il secondo, attirare tutte le forze dentro l’immenso buco nero americano senza capire però che da lì non si esce, perché i fondamentali oramai sono marci. A me però sembra che sarà da guardare da vicino il modello pentola a pressione: le promesse di migliorare le condizioni di vita sono tante, sicuramente troppe, e non sarà certo tagliando i programmi statali che le paghe a fine mese si alzeranno. Nell’amministrazione precedente si era arrivati a riconoscere che le infrastrutture di base, strade, ponti, ferrovie, erano in uno stato calamitoso e per questo Biden aveva messo sul tappeto cifre enormi di soldi pubblici. Trump e i suoi vogliono ridurre, forse eliminare lo Stato, per cui è probabile che peggiorino ancora. Gli stipendi non potranno essere alzati perché altrimenti il costo del lavoro aumenta e i profitti dei grandi elettori di Trump caleranno. Ecco alcune delle ragioni per cui penso che la pressione interna inizierà presto ad aumentare. Già succedeva con Biden, ma Trump è stato bravo a far credere alla gente che fosse colpa dei democratici. Adesso tocca a lui, e i problemi sono gli stessi, in peggio.

 

Non avendo nulla da proporre al resto del mondo occidentale e men che meno a tutti gli altri (l’Africa non l’ha mai visitata e nemmeno mai citata nella campagna elettorale, e l’Asia è solo vista come una minaccia), l’unica cosa che in realtà gli resta è di guardare indietro. Ah, i bei vecchi tempi, quando eravamo i migliori del mondo e tutti lo riconoscevano. Per tornare a quei tempi, la ricetta gliela stanno offrendo le “influencers” del movimento delle “mogli tradizionali”, di cui ho già parlato in altri post e articoli.

 

Il sogno che vorrebbero venderci è che si stava meglio quando le donne stavano a casa, sottomesse ai loro mariti, si facevano belle e pensavano solo a cucinare, pulire la casa ed occuparsi dei figli e dei nonni. Via dal mercato del lavoro, eliminare queste strane pretese di uguaglianza, ecco la strada per ritornare agli anni 50.

 

Ecco alcuni degli slogan che quotidianamente vengono fatti girare sulle piattaforme social da questi gruppi:

 

Be pretty for him

Teach your daughter to obey her husband

Husbands should control the money

Accept chastisement gracefully

A wife’s body belongs to her husband

Women are designed to be at home

Be quite when he speaks

Never say no to sex with your husband

Serve your husband

Be docile

Girls, your career is not important…

 

E potrei continuare per un bel po’.

 

Per il momento questo tsunami viene avanti nel mondo anglosassone, principalmente. Da noi, come ho già scritto, nessun partito o movimento di sinistra sembra accorgersene. Come al solito le tematiche legate alle “donne” (perché così vengono viste a sinistra) sono considerate secondarie rispetto all’agenda principale: una volta era fare la rivoluzione, adesso, più banalmente, arrivare al potere e tenerselo.

 

La pentola a pressione un giorno scoppierà, oppure il buco nero inghiottirà tutto quello che ancora si sente attirato da quelle parti. Ma siccome non esiste un sogno alternativo, abbiamo uno spazio che potremmo provare a prenderci. Il sogno parte da una vera uguaglianza tra esseri umani, il che comporta ovviamente uno sforzo particolare per gli uomini, di capire che non possono continuare a sperare che il patriarcato  “de noantri”, da poveretti, possa permetter loro di cavarsela. Molti giovani lo stanno capendo da soli e, come spesso accade, la società conferma essere più avanti della classe politica, e non solo in Italia.

 

Io continuo a suonare l’allerta: Shomèr ma mi-llailah?

2025 L3: Lilli Gruber - Non farti fottere

Non farti fottere. Come il supermercato del porno online ti ruba fantasia,  desiderio e dati personali - Lilli Gruber - Libro - Rizzoli - Saggi  italiani | IBS

Rizzoli, 2024

Per generazioni di ragazzi, il porno è ormai la principale forma di educazione sessuale. Fin da bambini può capitare inatteso sui loro device con un pop-up e ben presto comincia-no a cercarlo e a nutrirsene, scambiando per realtà quella che è solo fiction, a volte estrema. Per gli adulti è una forma di intrattenimento come un’altra, magari usata per dare un po’ di pepe alla vita di coppia. Risultato: la macchina del porno macina miliardi, grazie a siti che sono tra i più visitati al mondo. Ma si tratta davvero di un mercato qualunque? Questo libro ricco di dati, notizie e interviste ai protagonisti spiega perché no, non lo è. Racconta chi sono davvero i discreti padroni degli aggregatori pornografici. Indaga i percorsi professionali, i meccanismi economici, le implicazioni sociali di un fenomeno cresciuto fino a raggiungere dimensioni colossali. Denuncia le storie di sfruttamento e violenza. Fa chiarezza sui temi più problematici, come l’uso e l’abuso dell’intelligenza artificiale e la compravendita dei nostri dati personali. Senza falsi pudori né pregiudizi, Lilli Gruber mostra in queste pagine come sia il porno a usare noi, e non viceversa. Per invertire la rotta occorre aprire un dibattito, spezzare il silenzio delle istituzioni e chiedere innanzitutto un’educazione sentimentale e sessuale per i nostri figli e misure per la trasparenza delle pratiche economiche del settore. E impegnarci per recuperare i beni preziosi che la peggiore pornografia online ci ha rubato: l’erotismo, il desiderio e la creatività.

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Ovviamente di taglio giornalistico, ma interessante per capire il mondo del porno

lunedì 20 gennaio 2025

2025 L2: Margaret Atwood - La servant écarlate



Robert Laffont, 2017

Devant la chute drastique de la fécondité, la république de Galaad, récemment fondée par des fanatiques religieux, a réduit au rang d'esclaves sexuelles les quelques femmes encore fertiles. Vêtue de rouge, Defred, servante écarlate parmi d'autres à qui l'on a ôté jusqu'à son nom, met donc son corps au service de son Commandant et de sa femme. Le soir, dans sa chambre à l'austérité monacale, elle songe au temps où les femmes avaient le droit de lire, de travailler... En rejoignant un réseau clandestin, elle va tout tenter pour recouvrer sa liberté.

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Per la terza volta ho iniziato e, stavolta, finalmente concluso, questo libro che, malgrado le tante recensioni positive, a me non è sembrato un granché. @fuoridalcoro


sabato 18 gennaio 2025

La serie M. Il figlio del secolo: uno sguardo provinciale e uno mondiale


I libri di Scurati prima, e la serie televisiva, dopo, hanno riportato d’attualità il dibattito sulla nascita delle dittature, con un ovvio interesse per quella di casa nostra.

Chi legge i libri o guarda la serie con un occhio provinciale, vede Mussolini agitarsi, organizzare le sue truppe e poi commettere tutte le violenze che i suoi mandanti gli ordinano di fare. Già questo basta per accendere le discussioni in Italia, ma sono discussioni che portano essenzialmente sul passato, senza rendersi conto che M. Il figlio del secolo, parla a un pubblico più vasto, forse al di là di quanto lo stesso Scurati pensasse.

Mussolini ha avuto degli emuli, lo stesso Hitler si è ispirato a lui agli inizi. Ma senza andare nel passato, e guardando la storia attuale, forse dovremmo renderci conto che Mussolini non è morto e che ha trovato nel lider indiano Modi il suo figlio prediletto.

Modi ha messo in piedi un sistema razzista che non tollera nessuna opposizione, fa ammazzare tutti quelli che la pensano diversamente, organizza dei genocidi il tutto in nome di una supremazia Indù che nemmeno Hitler avrebbe osato proclamare. Modi viene ricevuto da tutti i presidenti e primi ministri occidentali e del resto del mondo. Immaginate che Hitler, se fosse vivo, potrebbe presentarsi a Roma, Parigi, Londra, Washington e venire accolto come un ospite d’onore col quale tutti vorrebbero fare degli affari?

Modi, e l'ideologia che appoggia, hanno dei disegni territoriali altrettanto se non più grandi di mister Pannocchia negli Stati Uniti. Tutta l'Asia del Sud deve essere ripresa e messa sotto il controllo Indù. Questo è il loro disegno. Ricordatelo.

Gli italiani provinciali, non tutti, ma tanti, non riescono ad andare oltre la copertina del libro o della serie. Compito nostro è di ricordare cosa ha prodotto il figlio del secolo e quello che sta succedendo in giro per il mondo, in nome di quella stessa ideologia fascista e razzista.

Meditate gente, meditate.


venerdì 17 gennaio 2025

2025 L1: Yasmina Khadra - Ce que le jour doit à la nuit

Juilliard, 2008

"Mon oncle me disait : "Si une femme t'aimait, et si tu avais la présence d'esprit de mesurer l'étendue de ce privilège, aucune divinité ne t'arriverait à la cheville."

Oran retenait son souffle en ce printemps 1962. La guerre engageait ses dernières folies. Je cherchais Emilie. J'avais peur pour elle. J'avais besoin d'elle. Je l'aimais et je revenais le lui prouver. Je me sentais en mesure de braver les ouragans, les tonnerres, l'ensemble des anathèmes et les misères du monde entier."

Yasmina Khadra nous offre ici un grand roman de l'Algérie coloniale (entre 1936 et 1962) - une Algérie torrentielle, passionnée et douloureuse - et éclaire d'un nouveau jour, dans une langue splendide et avec la générosité qu'on lui connaît, la dislocation atroce de deux communautés amoureuses d'un même pays.

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Un po' lungo, ma a me questo autore piace molto. Iniziamo bene l'anno.