Il processo Mazan, dove un uomo – reo confesso – ha violentato e fatto violentare da quasi un centinaio d’uomini la propria moglie, dopo averla drogata così da renderla una bambola di pezza, insensibile, sta facendo il giro del mondo.
In Francia, dove mi trovavo in questi giorni, è al centro di intensissimi dibattiti dove la questione sta diventando quella della mascolinità tossica e del carattere “mostruoso” di Dominique Pelicot.
Personalmente non credo all’idea del mostro. Pelicot è un essere umano “normale”, frutto di una società malata che vede la donna sempre sottomessa al volere dell’uomo. Uno dei 51 co-imputati ha detto, a sua discolpa: “è sua moglie, può fare quello che vuole di lei!”, come fosse una proprietà privata, disumanizzando Gisèle e abbassandola a un livello che nemmeno l’animale di compagnia, cane o gatto che sia, sarebbe mai stato.
Pelicot è un uomo, che ha fatto quello che ha fatto per 10 anni, beccato per una stupidaggine (stava filmando sotto le gonne di donne al supermercato e solo grazia alla guardia all’entrata, che lo aveva notato, lo ha bloccato ed insistito perché l’ultima vittima lo denunciasse, cosa che ha portato la polizia a verificare il computer che aveva a casa, scoprendo i video di moltissimi stupri che lui, ben organizzato, riprendeva per poi goderseli da solo); senza quel piccolo errore, forse sarebbe ancora lì, a far scuola su come vanno trattate le donne. Uno dei suoi sodali, Jean-Pierre Marechal, gli ha chiesto aiuto per imparare a dosare correttamente le droghe per addormentare la vittima di turno, moglie o anche la madre, per poi poterla stuprare a piacere.
Questa è la cultura patriarcale, in Francia come in Italia (ricordiamoci che l’uomo uscito di prigione che andava a casa a violentare la figlia è roba nostra, e non è nemmeno un immigrato: chissà quanto deve dispiacere a Salvini…).
Noi maschi dominiamo, voi donne pagate il conto. E’ tutto normale, così va la vita.
Invece no! Dobbiamo ribellarci, partendo dal fatto che non abbiamo a che fare con mostri ma con persone in carne ed ossa, con la stessa cultura patriarcale dove siamo cresciuti tutti. Possiamo però venirne fuori, ma bisogna cominciare dal luogo dove tutto questo succede. Nella sola Francia, nel 2023, hanno avuto più di 239 mila casi di violenza domestica dichiarati! La sfera domestica è l’inferno dove questo succede, ed è da lì che dobbiamo iniziare a batterci per far cambiare la storia.
Noi ci stiamo provando, con tante resistenze e muri di gomma, perché è un tema che interessa poco, salvo poi gridare allo scandalo quando arrivano i Pelicot e Marechal.
Diamoci una mossa, noi Men Against Patriarchy! Ma anche voi responsabili del mondo progressista e/o femminista. Non è mai troppo tardi.