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lunedì 30 novembre 2020

2020 L55: Antonio Fusco - Le vite parallele

Giunti, 2019

'Le vite parallele. Un nuovo inizio per il commissario Casabona'' di Antonio Fusco è un noir tutto italiano ambientato in Toscana che vede come protagonista il famoso commissario Casabona. Mentre sulla cittadina toscana di Valdenza si addensa una coltre di nubi cariche di neve, il commissario, di passaggio in questura per sistemare le ultime cose, ha un unico pensiero: tornare quanto prima in ospedale a fianco della moglie Francesca, le cui condizioni di salute lo hanno spinto a chiedere un incarico meno impegnativo. Ma la sua determinazione sta per essere spazzata via da un caso che ha sconvolto i suoi uomini e l'intera provincia: una bambina di tre anni letteralmente svanita nel nulla; una madre in lacrime che, entrando nella cameretta dove l'ha lasciata la sera prima, trova il letto vuoto. Quando l'ispettore Proietti gli mostra la foto di Martina, con il suo caschetto biondo e lo sguardo limpido e fiducioso, Casabona riesce a stento a conservare la sua fermezza. Può davvero sottrarsi al grido di aiuto di quegli occhi e lasciare la sua squadra senza una guida? Ben presto i sospetti si concentrano su un balordo cocainomane da cui la madre ha ricevuto esplicite minacce, e con il quale intratteneva rapporti piuttosto torbidi. Una soluzione servita su un piatto d'argento, eppure qualcosa non quadra, e Casabona sente per istinto che la madre non è l'unica fra le persone vicine a Martina ad avere dei segreti. E' il momento di prendere in pugno l'indagine e scavare molto più a fondo. Una ricerca che trascinerà Casabona in un mondo popolato di maschere e vite parallele, abilmente nascoste dalla facciata della pubblica virtù... Che cosa è successo alla piccola Martina? Qualcuno l'ha portata via, oppure è uscita da sola per poi smarrirsi nei boschi? E soprattutto: ha ancora senso, dopo tanti giorni, aggrapparsi alla speranza di ritrovarla viva?

Lettura semplice per un intrigo complicato.

martedì 24 novembre 2020

2020 L54: Dave Eggers - Zeitoun


Feltrinelli, 2020

Quando l’uragano Katrina si abbatté su New Orleans, Abdulrahman Zeitoun, un americano di origini siriane, benestante e padre di quattro figli, decise di sfidare la tempesta e di restare in città, per proteggere la propria casa e l’attività lavorativa di ristrutturazioni immobiliari. Nei giorni successivi si mise a girare per le strade allagate su una canoa di seconda mano, portando aiuti e viveri alle persone e agli animali bloccati nelle case dall’inondazione. Ma il 6 settembre 2005 Zeitoun sparì all’improvviso. La moglie, sfollata con i figli nel Texas, disperata cercò di avere sue notizie, nel timore che gli fosse successo qualcosa di molto brutto. Cosa successe ad Abdulrahman Zeitoun?  In questa opera di non-fiction, per la quale ha condotto ricerche e lavorato per tre anni, Dave Eggers, sulle tracce delle radici siriane del protagonista, racconta il suo matrimonio con Kathy – un’americana convertitasi all’Islam, la nascita dei figli, e soprattutto dipinge magistralmente l’atmosfera surreale (a New Orleans e negli Stati Uniti) che ha reso possibile quanto è accaduto a Zeitoun.

=

Interessante: ricordando che la forza di una catena dipende dall'anello più debole, questo racconto di verità (cosa è successo a una famiglia americana nel caos del post Katrina) dice molto sullo stato di rovina in cui si trovi l'America. Un paese che vive ancorato a un passato quasi immaginario (dato che alle tante novità e innovazioni arrivate da quel paese vanno sommate il razzismo, la depredazione sistematica di tutte le risorse naturali delle Nazioni Primarie e tutta l'oppressione che hanno causato in tantissimi popoli del sud), ma che resta un paese senza radici, che non potrà mai avere essendo basato su un equivoco. Prima dell'arrivo degli europei l'America esisteva già, e quell'America è stata cancellata quasi del tutto e non si è fatta pace con questo e difficilmente si potrà finché i bianchi americani non andranno a Canossa a chiedere perdono per quello che hanno fatto e la storia completa dell'America sarà riscatta, da altre mani e con altri contenuti. Il racconto di Eggers è interessante nella sua ingenuità, (reale o voluta ovviamente) per darci uno spaccato di un paese dal quale bisogna stare lontani.

martedì 17 novembre 2020

2020 L53: Massimo Carlotto - La Signora del martedì

Edizioni e/o, 2019

Bonamente Fanzago è un attore porno in disarmo. Tiene duro aspettando che ogni martedì una donna misteriosa paghi i suoi servizi da gigolò alla pensione Lisbona, un alberghetto da poco dove il proprietario, il signor Alfredo, vive la sua condizione di travestito nascondendosi da un ambiente ipocrita e perbenista. Quando un imprevisto darà il via a una girandola di effetti collaterali, per i tre diventerà questione di vita o di morte scavare dentro di sé e nel proprio passato per tirarsi fuori dai guai.


Lettura rapida, una storia un po' così così, direi che ha fatto di meglio.

lunedì 16 novembre 2020

2020 L52: Frédéric Paulin - La guerre est une ruse



Folio, Policier, 2018

Algérie, 1992. Une poignée de généraux, les « janviéristes », ont pris le pouvoir. L’état d’urgence est déclaré, les islamistes pourchassés ont pris les armes. Le pays sombre dans une violence sans précédent… Tedj Benlazar, l’agent de la DGSE, suit de près les agissements du tout puissant service du renseignement militaire, le sinistre DRS qui tire toutes sortes de ficelles dans l’ombre.
Alors qu’il assiste à l’interrogatoire musclé d’un terroriste, Tedj met au jour des liens contre-nature entre le DRS et les combattants du GIA. Quel jeu jouent donc les services secrets avec les terroristes ? Les massacres quotidiens sont-ils l’œuvre des uns ou des autres ? Ou d’une instrumentalisation diabolique des seconds pour les premiers ?

Nessun dubbio che sarà nella mia lista dell'anno!

lunedì 9 novembre 2020

2020 L51: Antonio Manzini - Ah l'amore l'amore

 


Sellerio 2020Rocco Schiavone, vicequestore ad Aosta, è ricoverato in ospedale. Un proiettile lo ha colpito in un conflitto a fuoco, ha perso un rene ma non per questo è meno ansioso di muoversi, meno inquieto. Negli stessi giorni, durante un intervento chirurgico analogo a quello da lui subito, un altro paziente ha perso la vita: Roberto Sirchia, un ricco imprenditore che si è fatto da sé. Un errore imperdonabile, uno scandalo clamoroso. La vedova e il figlio di Sirchia, lei una scialba arricchita, lui, molto ambizioso, ma del tutto privo della energia del padre, puntano il dito contro la malasanità. Ma, una sacca da trasfusione con il gruppo sanguigno sbagliato, agli occhi di Rocco che si annoia e non può reprimere il suo istinto di sbirro, è una disattenzione troppo grossolana. Sente inoltre una profonda gratitudine verso chi sarebbe il responsabile numero uno dell’errore, cioè il primario dottor Negri; gli sembra una brava persona, un uomo malinconico e disincantato come lui. Nello stile brusco e dissacrante che è parte della sua identità, il vicequestore comincia a guidare l’indagine dai corridoi dell’ospedale che clandestinamente riempie di fumo di vario tipo.

Se si tratta di delitto, deve esserci un movente, e va ricercato fuori dall’ospedale, nelle pieghe della vita della vittima.
Dentro i riti ospedalieri, gli odori, il cibo immangiabile, i vicini molesti, Schiavone si sente come un leone in gabbia. Ma è un leone ferito: risulta faticoso raccogliere gli indizi, difficile dirigere a distanza i suoi uomini, non può che affidarsi all’intuito, alle impressioni sulle persone, ai dati sul funzionamento della macchina sanitaria. E l’autore concede molto spazio alla psicologia e alle atmosfere. Rocco Schiavone ha quasi cinquant’anni, certe durezze si attenuano, forse un amore si affaccia. Sullo sfondo prendono più rilievo le vicende private della squadra.E immancabilmente un’ombra, di quell’oscurità che mai lo lascia, osserva da un angolo della strada lì fuori.

Troppo facile dire che lo raccomando, ma è vero. Ovviamente bisogna amare l'interpretazione di Massimo Giallini, e io sono tra quelli.

sabato 7 novembre 2020

2020 L50: Alessandro Barbero - Barbari: Immigrati, profughi, deportati nell'impero romano

 

Laterza 2020

«Un mondo che si considera prospero e civile, segnato da disuguaglianze e squilibri al suo interno, ma forte di un’amministrazione stabile e di un’economia integrata; all’esterno, popoli costretti a sopravvivere, minacciati dalla fame e dalla guerra, e che sempre più spesso chiedono di entrare; una frontiera militarizzata per filtrare profughi e immigrati; e autorità di governo che debbono decidere volta per volta il comportamento da tenere verso queste emergenze. Potrebbe sembrare una descrizione del nostro mondo, e invece è la situazione in cui si trovò per secoli l’impero romano di fronte ai barbari.»


Per la serie Libri da leggere, soprattutto in questo periodo. Raccomandato.

venerdì 6 novembre 2020

2020 L49: Antonio Fusco - Il metodo della fenice

Giunti, 2016

Novembre, il mese dei morti e della pioggia. Una telefonata anonima sveglia la centrale di Valdenza alle prime luci dell'alba. Il commissario Casabona, che per via di uno scontro con sua moglie da un paio di giorni dorme in questura, è il primo a precipitarsi sul posto: sotto il vecchio ponte di Campanelle, ai confini del bosco dove vive appartata la misteriosa comunità degli Elfi, viene rinvenuto il corpo di una giovane donna, nudo e parzialmente carbonizzato. Un compito facile per la Scientifica, perché nelle vicinanze emergono subito indizi utili all'indagine. Troppi e troppo in fretta, pensa Casabona. Tanto più che il presunto colpevole viene trovato di lì a poco: in fondo al lago, al volante della sua auto; annegato in seguito a quello che risulta un banale incidente. Ma Casabona non ci sta: il suo istinto gli dice che dietro la storia delle due vittime - lei entraîneuse in un night club, lui pornoattore di fama locale - si nasconde qualcosa di molto più torbido. Qualcuno sta cercando di insabbiare verità scomode che premono per venire alla luce. E qualcuno vuole vedere il fuoco della vendetta ardere sino in fondo, perché è solo dalle ceneri che si rinasce a nuova vita. Per sciogliere il mistero, Casabona dovrà affondare le mani nel ventre molle della provincia italiana, dove l'unica cosa che conta è l'apparenza, eppure niente è come appare. Un'esperienza così sconvolgente e accecante da indurlo a dubitare persino dei suoi affetti più cari. Casabona al suo meglio. Antonio Fusco ci regala un romanzo noir tra i più avvincenti degli ultimi tempi.

Un galletto semplice, stile Fusco, da leggere in queste giornate autunnali.

domenica 1 novembre 2020

2020 L48: Adele Colgada - I delitti di Monteverde


Giunti, 2020

Dopo anni trascorsi a editare libri gialli, Gerarda Greco, 58 anni compiuti da un mese e felicemente pre-pensionata, vuole solo leggere ciò che le va e fare lunghe passeggiate nel suo nuovo quartiere a Roma: Monteverde. Ha ereditato la casa di zia Ginetta e con essa un condominio di anziani e variopinti vicini: c’è la signora Angelucci, ex attrice di fotoromanzi impeccabile e azzimata a qualsiasi ora del giorno, la Sanfilippo, ex insegnante in pensione con la mania di collezionare carte e le anziane signorine Meloni, sempre troppo occupate a impicciarsi dei fatti degli altri. Gerarda non è destinata però ad annoiarsi... a movimentare le sue giornate, prima la scoperta del brutale omicidio di un’artista locale, Adelaide Grazzini, avvenuto nel 1958, e poi il ritrovamento del corpo della bislacca Sanfilippo con la testa spaccata. A indagare arriva il commissario Laguardia, quarantenne lucano trasandato ma acuto, che capisce ben presto di aver bisogno di un complice all’interno del condominio – e chi meglio di una delle inquiline? Gerarda accetta – più o meno di buon grado – il suo nuovo ruolo di spia, svolgendo indagini parallele sui due delitti di Monteverde. Perché il caso Grazzini non è mai stato risolto? E se fosse in qualche modo collegato alla morte della signora Sanfilippo? Tra una telefonata della Ciminiera, il suo ex capo nonché ex amante che cerca di convincerla a tornare a lavorare per la casa editrice, gli incontri segreti con Laguardia nelle serre dell’Orto Botanico e le chiacchierate/interrogatorio con i condomini, la verità verrà piano piano a galla e con essa insospettabili moventi, intricate relazioni e passioni mai sopite. Un giallo sofisticato che con ironia strizza l’occhio al mondo dell’editoria e dei libri.