Visualizzazioni totali

mercoledì 30 dicembre 2020

La sporca dozzina del 2020

 Quest'anno la sporca dozzina si riduce a undici titoli. Eccoli in ordine di lettura:

Nicolas Lebel - L'heure des fous

Hanneflore Cayre - La Daronne

Francisco Coloane - Capo Horn

Fred Vargas - Un lieu incertain

Ignazio Silone – Fontamara

Morgan Audic - De belles raisons de mourir

Olivier Norek – Surface

Roberto Ampuero - Bahia de los misterios

Yasmina Khadra – Khalil

Raphaëlle Bacqué Ariane Chemin - La communauté

Silvia Avallone - Un'amicizia



sabato 12 dicembre 2020

2020 L57: Silvia Avallone - Un'amicizia

Rizzoli, 2020

 Se le chiedessero di indicare il punto preciso in cui è cominciata la loro amicizia, Elisa non saprebbe rispondere. È stata la notte in cui Beatrice è comparsa sulla spiaggia – improvvisa, come una stella cadente – con gli occhi verde smeraldo che scintillavano nel buio? O è stato dopo, quando hanno rubato un paio di jeans in una boutique elegante e sono scappate sfrecciando sui motorini? La fine, quella è certa: sono passati tredici anni, ma il ricordo le fa ancora male. Perché adesso tutti credono di conoscerla, Beatrice: sanno cosa indossa, cosa mangia, dove va in vacanza. La ammirano, la invidiano, la odiano, la adorano. Ma nessuno indovina il segreto che si nasconde dietro il suo sorriso sempre uguale, nessuno immagina un tempo in cui “la Rossetti” era soltanto Bea – la sua migliore amica. Elisa è una donna schiva, forse un po’ all’antica. Non ama le foto e i social, convinta com’è che chi siamo sia “infinitamente più interessante, e commovente, di quel che vorremmo a tutti i costi sembrare”. Ora però vuole mettersi in gioco, fare i conti con se stessa scrivendo: perché soltanto le parole possono restituirci la complessità delle storie che non mostriamo al mondo e che pure, silenziosamente, tutti ci portiamo dentro. 

Come mi era già successo con Acciaio, anche questo libro l'ho divorato. Mi piace il suo stile, complimenti! Senza dubbio sarà nella Top

venerdì 4 dicembre 2020

2020 L56: Arto Paasilinna - Prisonniers du paradis

Gallimard, 1998

Un avion qui fait un amerrissage forcé avec à son bord des sages-femmes et des bûcherons – à proximité quand même d'une île – cela n'existe que chez Paasilinna. Voici les naufragés qui s'organisent, chacun retrouvant vite ses habitudes : les Finlandais distillent de l'alcool et ouvrent le « Café de la jungle ». Les Suédoises mettent sur pied un centre de planning familial – n'oublions pas qu'il y a vingt-huit hommes et vingt-six femmes échoués sur la plage. Une plage de sable blanc bordée de cocotiers et où finalement, entre chasse, pêche et culture, la vie ne va pas être désagréable du tout. Au point que certains n'auront aucune envie de retrouver la « civilisation » quand un navire américain s'approche et que son commandant veut évacuer les joyeux naufragés. Des problèmes aigus vont alors se poser et il faudra tout l'humour de Paasilinna pour tenter de les résoudre.


E' sempre un piacere leggere le sue storie. Lo consiglio, è più profondo di quanto sembri inizialmente.