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mercoledì 28 agosto 2024

2024 L34: Nicolas Beuglet - L'ile du diable

L'île du diable par Beuglet


Pocket 2020

Le corps recouvert d'une étrange poudre blanche…

Des extrémités gangrenées…
Un visage figé dans un rictus de douleur…
En observant le cadavre de son père, Sarah Geringën est saisie d'épouvante. Et quand le médecin légiste lui tend la clé retrouvée au fond de son estomac, l'effroi la paralyse.
Et si son père n'était pas l'homme qu'il prétendait être ?
Des forêts obscures de Norvège aux plaines glaciales de Sibérie, l'ex-inspectrice des forces spéciales s'apprête à affronter un secret de famille terrifiant.
Que découvrira-t-elle dans ce vieux manoir perdu dans les bois ? 
Osera-t-elle se rendre jusqu'à l'île du Diable ?

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La nostra super eroina stavolta si trova in mezzo in una storia ancora più inverosimile della precedente. Ma siccome noi l'amiamo parecchio, anche questo libro sarà consigliato, senza però finire nella Top.

2024 L33: Franck Thilliez - La faille

La Faille par Thilliez

Fleuve Editions, 2023

La frontière entre la vie et la mort est peut-être plus trouble qu’il n’y paraît…

Une interpellation qui tourne au fiasco. Un officier admis à l’hôpital en urgence absolue. Pour le commandant Sharko, la lieutenant Lucie Henebelle et le reste de l’équipe, la déroute est totale. Violente. Mais la soif de justice est plus forte que jamais. Mis à l’écart le temps que l’IGPN tranche sur sa responsabilité, Sharko se lance alors dans des investigations en dehors de tout cadre légal. Une enquête dangereuse et éprouvante qui laissera des traces.
Du fin fond d’une abbaye ancestrale aux couloirs austères d’un hôpital psychiatrique, Sharko va être confronté à la folie et découvrir que lorsque la science ignore l’éthique, tout peut basculer.

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Libro regalato a Christiane durante la sua malattia. Per fortuna non ha potuto leggerlo. Come dicono i francesi, un libro molto "glauque" che anche se ti prende pian piano, ti lascia con un gusto molto amaro in bocca.

lunedì 19 agosto 2024

2024 L32: Massimo Recanatesi - A pugni chiusi

A pugni chiusi

Iquesto libro Massimo Recalcati si rivela commentatore lucido e originale della nostra vita collettiva degli ultimi vent’anni: le trasformazioni della famiglia, il disagio della giovinezza, il declino irreversibile dell’autorità paterna, il ricorso diffuso alla violenza, lo scientismo come nuova forma di religione, il culto ipermoderno del corpo in salute e del benessere, la medicalizzazione della vita, lo schermo narcisistico dei social, l’isolamento e la spinta melanconica alla morte in un mondo dominato dal consumo e dalla celebrazione dell’immagine, la crisi economica e la precarietà del lavoro, il trauma della pandemia e la sua incidenza sulle nostre esistenze, l’orrore della guerra e della repressione patriarcale degli ayatollah contro le donne sono solo alcuni dei temi affrontati, insieme a quelli più direttamente politici che riguardano i ritratti psicoanalitici dei maggiori protagonisti della politica 

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Quello sopra è quanto scrive l'editore. A me questi articoli non sono sembrati niente di speciale se non il Bo-Bo italiano che ci spiattella la sua superiore intelligenza. Non consigliato.

2024 L31: Paolo Armelli - Altricorpi

Altricorpi. Guida erotica all'amore queer contro tutti i pregiudizi - Paolo Armelli - copertina

Blackie, 2024

Dating app, porno fai da te, crociate politiche in camera da letto: siamo circondati da immagini erotiche che diventano desideri che non sappiamo gestire, identità a cui non sappiamo dare un nome. Capita a tutti, tutti i giorni. Non ne è esente la comunità LGBTQIA+, pur da sempre all’avanguardia nel processo di liberazione degli stili di vita. Riappropriandosi di parole, storie e pratiche erotiche, "Altricorpi" vuole fare chiarezza sulla multiforme sessualità queer. Ma è anche un invito a ribellarsi al sesso come ci viene proposto e imposto. In questo libro incontreremo pionieri dei diritti e «gay cattivi», lesbiche seducenti e altre escludenti, persone transgender che lottano per i propri spazi, bisessuali mai del tutto accettati, non-binary alla ricerca di nuovi linguaggi, asessuali fieri e intersessuali dimenticati. Incontreremo noi stessi, con le nostre infinite molteplicità. Perché è giunto il momento di guardarci allo specchio, e riscoprirci finalmente un po’ più liberi.

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Complesso il tema.

2024 L30: Umberto Matino - I rossi

I Rossi - Umberto Matino - copertina

Biblioteca dell'Immagine, 2020

«...Ruppe gli indugi e affrontò decisa la strada deserta. Giunta alla chiesetta, girò a destra per imboccare il viale ombreggiato dai platani che attraversava il parco. L'atmosfera serena di quel giardino romantico sciolse per un istante l'angoscia che le toglieva il respiro. Si guardò intorno: all'ombra degli alberi l'aria era frizzante e profumava di fiori di maggio e d'erba novella. A lei parve che nessuno l'avesse vista giungere fin lassù e in seguito sì appurò che, in effetti, nessuno la scorse percorrere il viale alberato e nemmeno scendere la lunga scalinata che dal parco portava alla piazza. Da quel momento, insomma, nessuno la vide più.» La sera prima si era svolta una festicciola nel magazzino d'ortofrutta di Giorgio Chemello, due stanzoni imbucati in una stretta via del centro storico. Una cosa alla buona, un incontro fra amici. Ed è stato proprio da lì, da quella innocente riunione fra ragazzi, che ha preso avvio la tragica vicenda segnata dal susseguirsi d'efferati omicidi. Chi è il colpevole? E qual è il movente? Il maresciallo Giovanni Piconese indaga, in un'estate al tempo stesso torrida e piovosa, intuendo un po' alla volta che dietro alla catena di delitti si nascondono altre trame e altre persone, più pericolose di quanto lui stesso abbia fino a quel momento immaginato. Siamo nel 1970, l'anno che dà inizio al progressivo tramonto della grande voglia di libertà e di cambiamento del decennio precedente: l'inquietudine di quei giorni di mezzo, sospesi tra le speranze degli anni Sessanta e i primi segnali di terrore, permea l'intera vicenda. L'inchiesta ben presto si complica, il mistero s'infittisce e coinvolge altri luoghi, altre persone, altri orizzonti: dall'Altovicentino al Salente, da Milano a Francoforte, da Cesenatico a Reggio Emilia...

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Piaciuto moltissimo. Candidato alla Top

sabato 17 agosto 2024

Men Against Patriarchy (4 Domestic Equality) – una missione difficile


 

Faccio parte di un gruppo Ecofem e, attraverso di questo, ricevo e faccio parte anche di altre reti femministe italiane. Sono entrato nel gruppo grazie all’invito della cara amica Laura Cima, conosciuta femminista italiana con una lunga carriera di lotta politica alle spalle. 

 

Laura aveva scritto la prefazione del nostro libro Quando Eva bussa alla porta(https://www.ombrecorte.it/index.php/prodotto/quando-eva-bussa-alla-porta/) nel quale, partendo da un tema a me caro, il diritto delle donne alla terra – accesso, uso, gestione ed ereditarietà – siamo arrivate/i alla questione centrale del patriarcato e della necessità di centrare la lotta su questo aspetto se vogliamo cambiare qualcosa nel campo agrario ed altrove.

 

Da lì è nata l’idea di proseguire la riflessione assieme ad altre/i colleghe/i centrandoci in particolare su un aspetto dimenticato per strada da gran parte del femminismo italiano (e non solo): la questione della sfera domestica, luogo sacro dove l’asimmetria di potere a favore del maschio è centrale nella riproduzione e mantenimento del sistema capitalista (e patriarcale).

 

La nostra analisi parte da un angolo diverso, non più la monetarizzazione del tempo trascorso nell’insieme delle attività afferenti alla sfera domestica, ma insistendo sul valore del tempo. In estrema sintesi: liberare tempo femminile attraverso una maggiore condivisione dei vari compiti da parte del maschio. Per questo, con l’aiuto metodologico di un economista (maschio), abbiamo messo a punto una proposta di Indice di Parità Domestica (del quale troverete altri post e note divulgative sia su questo blog che sulla mia pagina Instagram ed anche LinkedIn).

 

Da mesi stiamo cercando di diffondere queste riflessioni nel giro di cui faccio parte, attraverso messaggi che mando io personalmente, cioè un maschio cis.

 

Il silenzio è la parola che meglio di altre racconta l’accoglienza ricevuta nel mondo Ecofem e simili. Le mie aspettative erano ben altre e cioè che ritirando fuori un tema che era stato promosso nei primi anni 70 da una nota femminista italiana, Mariarosa Dalla Costa e poi messo all’angolo dall’intellighentia maschile di sinistra, pensavo e speravo che l’accoglienza fosse molto ma molto positiva. Speravo anche che tante femministe che in quegli anni hanno partecipato a discussioni su questo tema, intervenissero per diffondere e arricchire la proposta che abbiamo condiviso. 

 

Il nostro è un gruppo aperto, dove partecipano maschi e femmine, mosse/i da una volontà di andare sul concreto e cioè portare dentro al dibattito sull’uguaglianza di genere anche una parte del mondo maschile. Siamo convinte/i che il cammino per l’uguaglianza, prima ancora che nella sfera pubblica, passi per un maggior equilibrio nella sfera domestica (cosa che le nuove generazioni trovano molto più naturale delle precedenti). 

 

Se non fosse stato per Monica Lanfranco, non saremmo ancora usciti dalla clandestinità. Grazie a lei stiamo invece collaborando con un partito politico italiano per provare a fare un primo test. 

 

Ad ottobre andremo a presentare l’IPAD al Festival della Sociologia che si terrà a Narni, per chi fosse interessato.

 

Questo messaggio nella bottiglia è solo per condividere la solitudine di noi maschi che stiamo lottando contro il patriarcato a partire da una proposta molto concreta, proposta che però non sembra trovare nessuna eco nel mondo femminista, forse perché le facce visibili del nostro gruppo sono due maschi, dimenticando le tante altre realtà femminili e femministe che ci stanno dietro.