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venerdì 20 settembre 2024

Dominique Pelicot NON è un mostro: è un uomo figlio di questa cultura!


 Il processo Mazan, dove un uomo – reo confesso – ha violentato e fatto violentare da quasi un centinaio d’uomini la propria moglie, dopo averla drogata così da renderla una bambola di pezza, insensibile, sta facendo il giro del mondo. 

In Francia, dove mi trovavo in questi giorni, è al centro di intensissimi dibattiti dove la questione sta diventando quella della mascolinità tossica e del carattere “mostruoso” di Dominique Pelicot.

 

Personalmente non credo all’idea del mostro. Pelicot è un essere umano “normale”, frutto di una società malata che vede la donna sempre sottomessa al volere dell’uomo. Uno dei 51 co-imputati ha detto, a sua discolpa: “è sua moglie, può fare quello che vuole di lei!”, come fosse una proprietà privata, disumanizzando Gisèle e abbassandola a un livello che nemmeno l’animale di compagnia, cane o gatto che sia, sarebbe mai stato.

 

Pelicot è un uomo, che ha fatto quello che ha fatto per 10 anni, beccato per una stupidaggine (stava filmando sotto le gonne di donne al supermercato e solo grazia alla guardia all’entrata, che lo aveva notato, lo ha bloccato ed insistito perché l’ultima vittima lo denunciasse, cosa che ha portato la polizia a verificare il computer che aveva a casa, scoprendo i video di moltissimi stupri che lui, ben organizzato, riprendeva per poi goderseli da solo); senza quel piccolo errore, forse sarebbe ancora lì, a far scuola su come vanno trattate le donne. Uno dei suoi sodali, Jean-Pierre Marechal, gli ha chiesto aiuto per imparare a dosare correttamente le droghe per addormentare la vittima di turno, moglie o anche la madre, per poi poterla stuprare a piacere.

 

Questa è la cultura patriarcale, in Francia come in Italia (ricordiamoci che l’uomo uscito di prigione che andava a casa a violentare la figlia è roba nostra, e non è nemmeno un immigrato: chissà quanto deve dispiacere a Salvini…). 

 

Noi maschi dominiamo, voi donne pagate il conto. E’ tutto normale, così va la vita.

 

Invece no! Dobbiamo ribellarci, partendo dal fatto che non abbiamo a che fare con mostri ma con persone in carne ed ossa, con la stessa cultura patriarcale dove siamo cresciuti tutti. Possiamo però venirne fuori, ma bisogna cominciare dal luogo dove tutto questo succede. Nella sola Francia, nel 2023, hanno avuto più di 239 mila casi di violenza domestica dichiarati! La sfera domestica è l’inferno dove questo succede, ed è da lì che dobbiamo iniziare a batterci per far cambiare la storia.

 

Noi ci stiamo provando, con tante resistenze e muri di gomma, perché è un tema che interessa poco, salvo poi gridare allo scandalo quando arrivano i Pelicot e Marechal.

 

Diamoci una mossa, noi Men Against Patriarchy! Ma anche voi responsabili del mondo progressista e/o femminista. Non è mai troppo tardi.

martedì 17 settembre 2024

2024 L35: Caryl Férey - Magali

Magali par Férey

L'affaire Magali Blandin : histoire d'un désastre familial.
Février 2021, Magali Blandin disparaît. Un mois plus tard, son cadavre est découvert dans le bois de Boisgervilly (Ille-et-Vilaine), à proximité de son domicile. Mère de quatre enfants, Magali a été assassinée par son mari. 
Caryl Férey se penche sur ce féminicide aux ramifications multiples pour comprendre et ne pas oublier, car " Magali n'est pas anonyme, elle est toutes les femmes. "

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Posto che non si tratta di un romanzo giallo ma di un "récit" come dice l'autore, e che non conoscevo il caso di cui si parla, la lettura è agevole e le riflessioni interessanti. Capisco però che per un/a francese che conoscesse già la storia, il libro non apporti nulla di nuovo. Rimaniamo in attesa del prossimo giallo.

2024 L34: John Grisham - La convocazione

La convocazione - John Grisham - copertina

Ray Atlee, professore di legge all'Università della Virginia, appena divorziato, riceve una lettera dal padre, giudice di Clanton. Il vecchio, gravemente malato, lo convoca insieme al fratello per discutere della sua eredità. Ray si reca all'appuntamento malvolentieri ma trova il padre morto sul divano. Il fratello Forrest, che ancora non si è presentato, è la pecora nera della famiglia, tossicodipendente e con molti precedenti penali. Mentre Ray lo aspetta nella vecchia casa di famiglia, scopre nello studio del padre una serie di scatole zeppe di dollari, una vera fortuna. Che fare? Chi oltre a lui sa di questi soldi? E da dove vengono?

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Forse il peggior romanzo di Grisham, che non vi invito a leggere. Come dicono a Roma: "du' palle!"

venerdì 6 settembre 2024

Festival della Sociologia: 5 ottobre - Narni - Aula Arancio-Oriana Fallaci



Vediamoci lì per parlare della nostra proposta di Indice di Parità Domestica (IPAD)

mercoledì 4 settembre 2024

2024 L35: Steven Saylor - Du sang sur Rome

Du sang sur Rome par Saylor


10/18, 2015

Gordianus est enquêteur privé. Comme il est digne des grands archétypes du genre, il boit plus que de raison, ne sait pas résister au sexe faible et se fait souvent rosser, car il a une fâcheuse tendance à fouiller là où il ne faut pas... Aussi ira-t-il jusqu'au bout dans la sombre affaire de parricide qu'un jeune avocat lui demande de résoudre pour innocenter son client. Avec des pouvoirs de déduction à faire pâlir d'envie le futur Sherlock Holmes. Tout cela ferait peut-être un roman policier banal si Gordien ne vivait à Rome, en l'an 80 avant J.-C., sous la dictature de Sylla. Et si l'avocat ne s'appelait Cicéron... Personne ne connaît mieux les dessous de la ville impériale que notre héros, des riches villas du Palatin aux quartiers mal famés de Subure, où l'on peut recruter des hommes de main pour une poignée de sesterces. Il lui faudra toute sa débrouillardise et son courage pour résoudre l'énigme. Avec un incroyable dénouement..

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Mi è piaciuto molto. Candidato alla Top