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giovedì 29 agosto 2013

2013 L 34: Come vincere la guerra di classe - Susan George

Feltrinelli, 2013

Sinossi

In questo saggio, travestito da romanzo di fantapolitica, una decina di esperti, che non fanno mistero della loro capacità di determinare le sorti del mondo, si riuniscono in una lussuosa villa nei pressi del Lago di Lugano. Hanno come missione quella di redigere un rapporto che deve rimanere segreto. Sono gli stessi a cui, già una decina di anni prima, era stato chiesto di scrivere un'altra relazione sullo stato del mondo ai tempi della contestazione del cosiddetto movimento "no global": il Rapporto di Lugano. Questa volta la domanda a cui devono rispondere è forse ancora più brutale: "Siamo in presenza di una fase inevitabile della crisi, di declino e caduta del sistema occidentale finora conosciuto, oppure siamo di fronte alla gestazione di una 'rinascita' del sistema capitalista stesso, che quindi ne uscirà rafforzato? Cosa possiamo fare per incoraggiare questa rinascita?". Per questi esperti, infatti, bisognerebbe farla finita non solo con lo stato sociale ma addirittura con la democrazia. In ultima istanza, è questa la ricetta per assicurare il trionfo del capitalismo occidentale. In questo racconto Susan George presenta una grande mole di dati sulla crisi economica in atto che convergono tutti verso una soluzione decisamente inquietante. Ma purtroppo realistica...

Chi avesse letto Il Rapporto Lugano, non sará sorpreso da questa seconda parte. Forse addirittura troppo blanda rispetto al primo, che era molto piú scioccante. Detto questo, resta un libro da leggere, obbligatorio!!! D'; ufficio nella top dell'anno.

domenica 25 agosto 2013

2013 L33: I quattro re - Giancarlo Galletti

Trama:
Quando ci si ritrova improvvisamente padri, la vita prende da subito un'altra piega. Il ruolo di genitore non viene insegnato da nessuno e un giovane di trent'anni si sente spaesato, impaurito, ma anche emozionato da mille gioie che una figlia può dare. I piccoli passi della crescita portano a un legame intenso e la mancanza di una figura materna spinge il protagonista ad amare la sua creatura in ogni sua espressione. La vita però non è sempre una favola idilliaca; la morte prematura della figlia getta un'onda di sconforto e smarrimento in quel padre premuroso e attento. I sensi di colpa lo divorano fino a fargli credere di dover ristabilire l'equilibrio con la ricerca e l'assassinio dei quattro re: i quattro rapitori, stupratori e assassini della sua piccola Anna. Ogni atto sarà volto alla ricerca del perdono della figlia, e il protagonista, con pazienza, aspetterà il momento in cui potrà rivederla e ridere nuovamente insieme a lei in un paradiso che forse non esiste. - See more at: http://www.librierecensioni.com/libri2/i-quattro-re-giancarlo-galletti.html#sthash.DDquAwE6.dpuf
Trama:
Quando ci si ritrova improvvisamente padri, la vita prende da subito un'altra piega. Il ruolo di genitore non viene insegnato da nessuno e un giovane di trent'anni si sente spaesato, impaurito, ma anche emozionato da mille gioie che una figlia può dare. I piccoli passi della crescita portano a un legame intenso e la mancanza di una figura materna spinge il protagonista ad amare la sua creatura in ogni sua espressione. La vita però non è sempre una favola idilliaca; la morte prematura della figlia getta un'onda di sconforto e smarrimento in quel padre premuroso e attento. I sensi di colpa lo divorano fino a fargli credere di dover ristabilire l'equilibrio con la ricerca e l'assassinio dei quattro re: i quattro rapitori, stupratori e assassini della sua piccola Anna. Ogni atto sarà volto alla ricerca del perdono della figlia, e il protagonista, con pazienza, aspetterà il momento in cui potrà rivederla e ridere nuovamente insieme a lei in un paradiso che forse non esiste. - See more at: http://www.librierecensioni.com/libri2/i-quattro-re-giancarlo-galletti.html#sthash.DDquAwE6.dpuf
Trama:
Quando ci si ritrova improvvisamente padri, la vita prende da subito un'altra piega. Il ruolo di genitore non viene insegnato da nessuno e un giovane di trent'anni si sente spaesato, impaurito, ma anche emozionato da mille gioie che una figlia può dare. I piccoli passi della crescita portano a un legame intenso e la mancanza di una figura materna spinge il protagonista ad amare la sua creatura in ogni sua espressione. La vita però non è sempre una favola idilliaca; la morte prematura della figlia getta un'onda di sconforto e smarrimento in quel padre premuroso e attento. I sensi di colpa lo divorano fino a fargli credere di dover ristabilire l'equilibrio con la ricerca e l'assassinio dei quattro re: i quattro rapitori, stupratori e assassini della sua piccola Anna. Ogni atto sarà volto alla ricerca del perdono della figlia, e il protagonista, con pazienza, aspetterà il momento in cui potrà rivederla e ridere nuovamente insieme a lei in un paradiso che forse non esiste. - See more at: http://www.librierecensioni.com/libri2/i-quattro-re-giancarlo-galletti.html#sthash.DDquAwE6.dpuf

Elmi's World, 2010
Trama: Quando ci si ritrova improvvisamente padri, la vita prende da subito un'altra piega. Il ruolo di genitore non viene insegnato da nessuno e un giovane di trent'anni si sente spaesato, impaurito, ma anche emozionato da mille gioie che una figlia può dare. I piccoli passi della crescita portano a un legame intenso e la mancanza di una figura materna spinge il protagonista ad amare la sua creatura in ogni sua espressione. La vita però non è sempre una favola idilliaca; la morte prematura della figlia getta un'onda di sconforto e smarrimento in quel padre premuroso e attento. I sensi di colpa lo divorano fino a fargli credere di dover ristabilire l'equilibrio con la ricerca e l'assassinio dei quattro re: i quattro rapitori, stupratori e assassini della sua piccola Anna. Ogni atto sarà volto alla ricerca del perdono della figlia, e il protagonista, con pazienza, aspetterà il momento in cui potrà rivederla e ridere nuovamente insieme a lei in un paradiso che forse non esiste.  

Libro interessante, con buon ritmo. Forse la fine meritava uno sviluppo un po' diverso.. per esempio si perde per strada la ragazza madre e la figlia che il protagonista aiuta a fuggire e con cui ritrova il gusto della vita. Non si capisce perchè poi non si parli più di lei... Alcuni capitoli alla fine sono un po' pesanti. Personalmente la scelta di ambientare il tutto in una città sconosciuta, in un periodo anche quello astratto, non mi convince, ma sono scelte personali e vanno rispettate.


Quando ci si ritrova improvvisamente padri, la vita prende da subito un'altra piega. Il ruolo di genitore non viene insegnato da nessuno e un giovane di trent'anni si sente spaesato, impaurito, ma anche emozionato da mille gioie che una figlia può dare. I piccoli passi della crescita portano a un legame intenso e la mancanza di una figura materna spinge il protagonista ad amare la sua creatura in ogni sua espressione. La vita però non è sempre una favola idilliaca; la morte prematura della figlia getta un'onda di sconforto e smarrimento in quel padre premuroso e attento. I sensi di colpa lo divorano fino a fargli credere di dover ristabilire l'equilibrio con la ricerca e l'assassinio dei quattro re: i quattro rapitori, stupratori e assassini della sua piccola Anna. Ogni atto sarà volto alla ricerca del perdono della figlia, e il protagonista, con pazienza, aspetterà il momento in cui potrà rivederla e ridere nuovamente insieme a lei in un paradiso che forse non esiste. - See more at: http://www.librierecensioni.com/libri2/i-quattro-re-giancarlo-galletti.html#sthash.DDquAwE6.dpuf
 
 
Trama:
Quando ci si ritrova improvvisamente padri, la vita prende da subito un'altra piega. Il ruolo di genitore non viene insegnato da nessuno e un giovane di trent'anni si sente spaesato, impaurito, ma anche emozionato da mille gioie che una figlia può dare. I piccoli passi della crescita portano a un legame intenso e la mancanza di una figura materna spinge il protagonista ad amare la sua creatura in ogni sua espressione. La vita però non è sempre una favola idilliaca; la morte prematura della figlia getta un'onda di sconforto e smarrimento in quel padre premuroso e attento. I sensi di colpa lo divorano fino a fargli credere di dover ristabilire l'equilibrio con la ricerca e l'assassinio dei quattro re: i quattro rapitori, stupratori e assassini della sua piccola Anna. Ogni atto sarà volto alla ricerca del perdono della figlia, e il protagonista, con pazienza, aspetterà il momento in cui potrà rivederla e ridere nuovamente insieme a lei in un paradiso che forse non esiste. - See more at: http://www.librierecensioni.com/libri2/i-quattro-re-giancarlo-galletti.html#sthash.DDquAwE6.dpuf
Trama:
Quando ci si ritrova improvvisamente padri, la vita prende da subito un'altra piega. Il ruolo di genitore non viene insegnato da nessuno e un giovane di trent'anni si sente spaesato, impaurito, ma anche emozionato da mille gioie che una figlia può dare. I piccoli passi della crescita portano a un legame intenso e la mancanza di una figura materna spinge il protagonista ad amare la sua creatura in ogni sua espressione. La vita però non è sempre una favola idilliaca; la morte prematura della figlia getta un'onda di sconforto e smarrimento in quel padre premuroso e attento. I sensi di colpa lo divorano fino a fargli credere di dover ristabilire l'equilibrio con la ricerca e l'assassinio dei quattro re: i quattro rapitori, stupratori e assassini della sua piccola Anna. Ogni atto sarà volto alla ricerca del perdono della figlia, e il protagonista, con pazienza, aspetterà il momento in cui potrà rivederla e ridere nuovamente insieme a lei in un paradiso che forse non esiste. - See more at: http://www.librierecensioni.com/libri2/i-quattro-re-giancarlo-galletti.html#sthash.DDquAwE6.dpuf




Trama:
Quando ci si ritrova improvvisamente padri, la vita prende da subito un'altra piega. Il ruolo di genitore non viene insegnato da nessuno e un giovane di trent'anni si sente spaesato, impaurito, ma anche emozionato da mille gioie che una figlia può dare. I piccoli passi della crescita portano a un legame intenso e la mancanza di una figura materna spinge il protagonista ad amare la sua creatura in ogni sua espressione. La vita però non è sempre una favola idilliaca; la morte prematura della figlia getta un'onda di sconforto e smarrimento in quel padre premuroso e attento. I sensi di colpa lo divorano fino a fargli credere di dover ristabilire l'equilibrio con la ricerca e l'assassinio dei quattro re: i quattro rapitori, stupratori e assassini della sua piccola Anna. Ogni atto sarà volto alla ricerca del perdono della figlia, e il protagonista, con pazienza, aspetterà il momento in cui potrà rivederla e ridere nuovamente insieme a lei in un paradiso che forse non esiste. - See more at: http://www.librierecensioni.com/libri2/i-quattro-re-giancarlo-galletti.html#sthash.DDquAwE6.dpuf

lunedì 19 agosto 2013

Risiera di San Sabba - Trieste: ma dove eravate?

Ci siamo stati la settimana scorsa. Un pugno nello stomaco non avrebbe fatto più male. Quello che mi ha colpito di più non sono solo i resti del campo, dove un numero ancora incerto fra i 3 e i 5 mila, sono stati ammazzati, a botte, impiccati, pochi sparati, e poi bruciati.. ma quello che vedete qui sotto: la mappa del quartiere:

la lettera B indica l'entrata. Vedete che lo stadio, oggi dedicato a Nereo Rocco e tutta una serie di abitazioni sono lì attorno. Magari non c'erano tutte in quegli anni, ma questa risiera non era in mezzo ai campi, lontana dalla gente. Le SS, tedesche, ucraine e d altro, mettevano musica a volume molto alto, aizzavano i cani, il tutto per coprire i rumori quando li facevano fuori. Questo conferma che in zona abitavano triestini. Ma da nessuna parte nel Museo si parla di loro. Molto poco delle truppe fasciste italiane che collaborarono, dentro e fuori la risiera, con le truppe di occupazione, ma zero proprio della cittadinanza che sentiva questi rumori assordanti.. la vita andava avanti.. pochi si sono dati alla macchia con i partigiani, e a loro va tutto il nostro rispetto.. ma gli altri? Non sarebbe ora di parlarne? Di ricordare, come si trova scritto dentro il museo, che fino al 1954 lo Stato italiano aveva fatto finta di nulla e che solo su istigazione di un tribunale tedesco le cose hanno cominciato a muoversi nelle istituzioni? ... Il dovere di memoria non ha ancora fatto breccia su questi punti?

2013 L32: L'Île des oubliés - Victoria Hislop

L’été s’achève à Plaka, un village sur la côte nord de la Crète. Alexis, une jeune Anglaise diplômée d’archéologie, a choisi de s’y rendre parce que c’est là que sa mère est née et a vécu jusqu’à ses dix-huit ans. Une terrible découverte attend Alexis qui ignore tout de l’histoire de sa famille : de 1903 à 1957, Spinalonga, l’île qui fait face à Plaka et ressemble tant à un animal alangui allongé sur le dos, était une colonie de lépreux... et son arrière-grand-mère y aurait péri. Quels mystères effrayants recèle cette île que surplombent les ruines d’une forteresse vénitienne ? Pourquoi, Sophia, la mère d'Alexis, a-t-elle si violemment rompu avec son passé ? La jeune femme est bien décidée à lever le voile sur la déchirante destinée de ses aïeules et sur leurs sombres secrets... Bouleversant plaidoyer contre l'exclusion,

Anche a me è piaciuto, ma devo dire averlo trovato un po' lungo... secondo me l'essenza del messaggio e dei personaggi potevbano essere trattati tagliando almeno una cinquantina di pagine. Si arriva alla fine con troppi dettagli, ininfluenti sul racconto. Resta un bel romanzo, nota 3 su 5, vedremo se sarà nella Top dell'anno...

giovedì 8 agosto 2013

2013 L31: Trois femmes puissantes - Marie NDiaye

Gallimard. Prix Goncourt 2009

Trois récits, trois femmes qui disent non. Elles s'appellent Norah, Fanta, Khady Demba. Chacune se bat pour préserver sa dignité contre les humiliations que la vie lui inflige avec une obstination méthodique et incompréhensible.

I francesi (meglio sarebbe dire i critici letterari) sembrano aver adorato questo libro, difficile da leggere, lento e molto introverso.
Dopodichè uno legge i commenti dei lettori e molti arrivano alla stessa conclusione: un Goncourt a questo libro? scherziamo? Non so se può fare meglio, spero per lei.

domenica 4 agosto 2013

Esercizi di memoria: dalla Terza Guerra Mondiale alla cacciata dei beduini in Israele, passando per l’ incredibile corsa alla presidenza del Cile



Queen's broadcast prepared for the WINTEX-CIMEX 83 exercise of 1983.
http://www.mirror.co.uk/news/uk-news/queens-last-words-britain-event-2110709

When I spoke to you less than three months ago we were all enjoying the warmth and fellowship of a family Christmas.

Our thoughts were concentrated on the strong links that bind each generation to the ones that came before and those that will follow.

The horrors of war could not have seemed more remote as my family and I shared our Christmas joy with the growing family of the Commonwealth.

Now this madness of war is once more spreading through the world and our brave country must again prepare itself to survive against great odds.

Con queste parole la Regina avrebbe annunciato ai suoi sudditi, nel 1983, lo scoppio della Terza Guerra Mondiale. Era il periodo quando un mediocre attore di serie B americana ci aveva portato a due dita dallo scatenarsi della terza guerra mondiale, con le sue Guerre Stellari contro l’Impero del Male.

Grazie alle regole democratiche inglesi siamo venuti a conoscenza che l’ipotesi era presa molto sul serio nei piani alti, tanto da aver già preparato il discorso pubblico per chiamare i briotns alla resistenza.

Da noi in Italia Bettino Craxi scarcerava l’ufficiale delle SS W. Reder, responsabile di stragi di civili mentre nello stesso mese veniva ucciso il giudice Ciaccio Montaldo. Si apriva il processo contro Toni Negri a Roma.  A Pozzuoli il suolo si muove e 5000 persone devono lasciare le loro abitazioni. In Sicilia inizia l’installazione dei missili Cruise… nel nostro piccolo anche noi ci preparavamo alla guerra.

Cile: mentre la candidata della Concertaciòn (una specie di Ulivo in salsa cilena) Michelle Bachelet è già partita in campagna, forte di una popolarità senza pari, la destra, dopo la rinuncia del suo candidato alle elezioni presidenziali di novembre, causa depressione, ha scovato la persona giusta: Evelyn Matthei, ministro del lavoro del governo uscente ma, soprattutto, figlia del generale Matthei, un caro amico del generale dell’aeronautica Alberto Bachelet, padre di Michelle. Le loro storie si divisero quel giorno. Bachelet rimase fedele alla Repubblica, e per questo venne preso, torturato ed ammazzato. Il secondo, golpista, fu tra i promotori del golpe di stato che rovesciò l’istituzionalità repubblicana. Venne premiato nominandolo Comandante in Capo della Forza Aerea. Voci dicono che facesse parte dei torturatori di Bachelet.
Si ritrovano adesso faccia a faccia, e il passato che tanti fascisti avevano cercato di nascondere, inevitabilmente tornerà fuori. Il passato di regimi militari, fascisti, assoggettati agli interessi americani e del gran capitale che comandava, e comanda, ancora oggi. Sarà una campagna elettorale interessante da seguire. E’ vero che le colpe dei padri non ricadono sui figli, ma dalla Matthei non si ricorda aver sentito nessuna parola di condanna del regime che suo padre tanto appoggiò. Nel 1998, quando il giudice spagnolo Garzòn emise un mandato di cattura contro Pinochet, in quei giorni a Londra per esami medici, Evelyin Matthei chiamò pubblicamente a boicottare le industrie inglesi e spagnole, in chiaro sostegno del vecchio dittatore. Ricordiamocelo, quando cercheranno di farla passare come una senatrice moderata.

Chiudiamo ricordando come Israele abbia appena approvato il Piano Praver http://permacultureglobal.com/posts/1956) che intende far sloggiare 30-40 mila beduini dalle loro terre nel Nagev. Si parla di 800mila ettari.
"Regulation of the Bedouin settlement in the Negev", in which in states the steps to be implemented in order to relocate the overwhelming majority of the residents of the unrecognized villages and confiscate about 2/3s of the land remaining in their possession. As can be expected, the Government of Israel is anticipating resistance to this new bill, so within the bill are violent measures to ensure its implementation. This bill is currently going through the legislative process in the Knesset, and soon will become law.
 Il Land Grabbing continua!

buona domenica

giovedì 1 agosto 2013

La morte di un giusto: Henri Alleg


Anche se quasi del tutto sconosciuto in Italia, quando muore un Giusto bisogna ricordarlo. Alleg, Di suo faceva il giornalista e divenne famoso in Francia grazie al suo libro La Question dove denunciava per la prima volta l'uso dele tecniche di tortura, a cui era stato sottoposto, da parte dell'esercito francese durante la guerra d'Algeria.

Nato a Londra da genitori ebrei, era entrato presto a far parte del partito comunista algerino. Fu direttore di uno dei piú importanti giornali d'Algeri, al quale collaborava anche lo scrittore Albert Camus. Nel 1954, quando il giornale da lui diretto venne chiuso, entró in clandestinitá. Catturato nel 1957 e lí torturato, con l'uso di tecniche innovative, da lui descritte nel libro che gli valse di essere tratto da traditore in Francia. Riuscí ad evadere e a fuggire all'estero. Tornó in Francia nel 1962 dopo la firma degli accordi di pace che sanzionavano la fine della guerra d'Algeria e la nascita dello stato indipendente.

E' morto a 92, da combattente. Nessuno dei telegiornali francesi ne ha parlato. Come volevasi ricordare.



2013 L30: L'homme qui parle - Mario Vargas Llosa

Gallimard, Folio

À Florence, alors qu'il a le sentiment de se promener au cœur même du monde de la Renaissance, un touriste péruvien tombe en arrêt, à la faveur d'une exposition de photos, devant des images anciennes de son propre pays : sur l'une des photos, un homme debout parle au milieu d'un cercle d'Indiens accroupis et attentifs. Et par la magie du souvenir ou d'une prodigieuse affabulation grâce à laquelle la mémoire personnelle ouvre ses vannes à une mémoire plus ancienne, voici que le peuple machiguenga se met de nouveau en marche et tente d'arrêter le soleil dans sa chute.Vargas Llosa nous restitue de façon magistrale, par l'intervention truculente et la réminiscence attendrie, le langage et la mythologie d'un peuple en perdition, la vérité cruelle et fascinante d'un Pérou archaïque en plein naufrage.

Non é il migliore di Vargas Llosa. I capitoli piú spirituali sono molto difficili da seguire. Altrimenti la storia in sé é bella e fa pensare, nello stile della sua scrittura.