Giunti, 2012
È la vigilia di Pasqua e Genova è sferzata da una pioggia battente. La redattrice e paleografa Nadia Morbelli, appena rincasata da un noiosissimo viaggio di lavoro, sta per prepararsi un meritato bagno caldo, quando improvvisamente nel palazzo salta la luce. Nadia non presta molta attenzione alla cosa, almeno fino a quando, tre giorni dopo, suona alla sua porta il commissario di polizia, il dottor Prini. Eh sì, perché proprio la sera in cui si stava rilassando nell'acqua bollente, sullo stesso pianerottolo, a pochi passi dal suo appartamento, è stata ammazzata nientemeno che la signora Assunta, la terribile e petulante vicina di casa, per tutti "la Marinin". Curiosa e impertinente per natura, Nadia si incaponisce sull'omicidio e inizia a cercare indizi per conto proprio. E tra un salto alla bocciofila con le amiche, quattro chiacchiere al bar e lunghe conversazioni col commissario che assumono tutta l'aria di un flirt, comincia a individuare qualche pista davvero interessante...
Il libro l'ho comprato per curiosità, dato che volevo leggere un giallo scritto da una donna.
Mi è parso strano che sia scappato un dettaglio così grosso alla casa editrice, non l'ultima arrivata: l'ultimo capitolo, il 22, è stato inserito in continuazione al precedente, senza staccare la pagina e evidenziare il numero. Piccolo errore da dilettanti che mi fa pensare che avessero fretta di pubblicarlo.
La storia in sé é molto per aria, si imparano a conoscere vari vini locali, il che non è male, ma per il resto non lo consiglio. L'autrice si dilunga molto sulle chiacchiere, sui vestitini e i colori da abbinare, insomma, si può trovare di meglio.
Nessun commento:
Posta un commento