Mi chiamo Julia Mwito e sono una contadina africana. Una di quelle che lavorano sempre la terra, la “machamba” come la chiamiamo noi, per produrre un po’ di manioca, qualche pomodoro e pochi fagioli; poi a casa per occuparmi delle mie figlie, andare a cercare l’acqua, la legna, cucinare, pulire e, una volta alla settimana, andare al mercato per cercare di vendere un po’ dei miei prodotti perché servono anche soldi in questa vita.
Mia figlia maggiore è morta, violentata e ammazzata a causa di un pezzo di terra che mi aveva lasciato mio marito. Ma oggi non vi scrivo per quello. Oggi vi scrivo perché ho seguito anch’io le vostre elezioni europee, chi ha vinto e chi ha perso. Assieme ad alcune amiche della nostra cooperativa, abbiamo anche imparato a cercare su internet, grazie all’aiuto di una piccola ONG che ci permette di usare il loro computer ogni tanto.
Siamo andate a cercare i vostri programmi per quanto riguarda noi. Di chi ha vinto e di chi ha perso. Vi ricordate che siete voi a mandare i vostri prodotti agricoli qui da noi a prezzi così bassi che noi non riusciamo a vendere i nostri nemmeno qui nel nostro mercatino? Vi ricordate che sono le vostre imprese che vengono qui a prenderci la terra e a cacciarci via, tutto in nome di quel vostro Dio che chiamate Progresso? Vi ricordate ancora delle tante promesse che avete fatto da 30 anni a questa parte per aiutare una svolta democratica dell’Africa, salvo poi essere i primi a fare affari con quei corrotti dei nostri governanti?
Non vi chiedo di accettare i nostri emigranti, ma si vi chiedo perché continuate a distruggere le nostre economie, i nostri territori, non rispettate la nostra gente, ci mandate la vostra spazzatura e appoggiate quelle politiche che voi avete inventato, che chiamate di libero mercato, libero per chi? Per voi sicuramente, ma non certo per noi.
Avete votato, alcuni hanno vinto e altri hanno perso. Fate bene a preoccuparvi con il cambio climatico. Ma sempre a casa vostra, da noi non vi interessa molto. Difendete i diritti dei cittadini, bravi, il diritto alla scuola, alla salute, ancora bravi, ma mai che vi sia venuto in mente di aiutarci a cambiare sul serio anche qui: siamo inondati dalle vostre belle parole, dalle vostre elemosine, ma quando si tratta dei nostri prodotti, dei nostri diritti, per quelli non avete mai posto. Nemmeno una parola abbiamo trovato su quei vostri programmi. Niente, assolutamente niente.
Guardatevi in faccia, anche voi giovani, e poi fatevi un bel esame di coscienza. Io devo tornare a diserbare la mia “machamba”.
PS. Julia Mwito è uno dei personaggi del mio romanzo Libambos, che tratta dell’accaparramento delle terre in Africa, pubblicato da Elmi’s World nel 2016