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martedì 25 giugno 2019

Elezioni FAO: prime domande al nuovo direttore generale



Ecco alcune domande che farei al nuovo DG, con riferimento ad alcuni programmi storici della FAO nonché posizioni ufficiali della stessa.

  1. Minoranze etniche e popoli indigeni: la FAO ha aumentato il volume di lavoro su questi temi, portando avanti delle posizioni in difesa dei diritti fondiari e del rispetto delle diversità etniche e culturali. Considerando la storia recente della Cina e del Partito Comunista da cui lei proviene, una storia di non rispetto dei diritti delle minoranze etniche, caso tipico il Tibet, che vengono tacciate di terrorismo, quali posizioni difenderà in quanto DG della FAO?

Risposta 1: Un attimo che chiedo a Xi Jinping
Risposta 2: Con i terroristi non si tratta
Risposta 3: Tutta colpa del governo precedente

2. Agricoltura di base familiare: la FAO è all’origine del più conosciuto programma d’appoggio all’agricoltura familiare, il PRONAF dei presidenti Cardoso e Lula in Brasile, nonché ha avuto un ruolo non secondario nell’organizzare l’anno internazionale dell’agricoltura familiare e, da quest’anno, nell’organizzare il decennio dell’agricoltura familiare. Il Partito Comunista Cinese, da cui lei proviene, storicamente ha sempre maltrattato i contadini di base familiari considerandoli dei borghesi deviazionisti. Ancora adesso la piena proprietà terriera non è consentita, e il governo dal quale lei proviene punta sulle grandi aziende, esattamente l’opposto dell’agricoltura familiare. In quanto DG della FAO, quali posizioni sosterrà?

Risposta 1: Chiedetelo a Graziano
Risposta 2: Puntiamo molto sull’esperienza delle Comuni agricole, e daremo a tutti una copia del libretto rosso di Mao
Risposta 3: Tutta colpa del governo precedente

3. Lotta contro la desertificazione: la FAO lavora da anni su questo tema, anche se con scarsi risultati. Nessun dubbio che sia un problema crescente sia nell’Africa sub-sahariana che in paesi importanti come il suo. In Cina, secondo fonti della China State Forestry Administration le areee desertiche si stanno espandendo con una superficie annuale variabile tra i 2460 e i 10400 Km2 l’anno. Vista la situazione, cosa ha intenzione di fare in quanto DG della FAO?

Risposta 1: Negare la realtà. Il programma cinese va benissimo e il deserto è stato fermato, quindi continueremo a proporre il nostro modello come esempio
Risposta 2: Invece di continuare a piantare alberi dappertutto, pianteremo direttamente dei contadini, in particolare quelli che non la pensano come me
Risposta 3: Fare come stiamo pensando di fare in Cina, e cioè spostare le città, così da evitare l’insabbiamento

4. Lotta contro la desertificazione (2): secondo uno studio sulla Great Green Wall cinese fatto da Su Yang e pubblicato nel 2004, solo il 15% dei 66 miliardi di alberi piantati dal 1978 in poi, sono sopravvissuti. La domanda è: dove è sparito Su Yang?

Risposta 1, 2 e 3: Non mi intrometto negli affari interni di un paese, anche se è il mio

5. Land Grabbing: la Cina, paese dal quale lei proviene, è uno dei grandi attori responsabili del Land Grabbing, basti pensare al caso del Pro-Savana organizzato dall’ex-presidente Lula assieme al presidente del Mozambico. Dappertutto i movimenti contadini e le ONG internazionali si sono ribellate, e anche la FAO ha dimostrato preoccupazione per questo fenomeno. In quanto DG lei ha intenzione di fare:

Risposta 1: Dirò a Xi Jinping di fermarsi subito (scherzo!)
Risposta 2: Avete già rotto le scatole con le VGGT, cosa volete ancora?
Risposta 3: E’ tutta colpa del governo precedente

6. Human rights approach: da parecchi anni la FAO, così come altre agenzie ONU, difendono un approccio allo sviluppo basato sui diritti umani, proprio quelli che è così difficile far rispettare nel suo paese d’origine. Come ha intenzione di comportarsi?

Risposta 1: come la risposta 1 precedente
Risposta 2: Va bene i diritti, ma i doveri? Vogliamo parlarne?
Risposta 3: L’importante è lo sviluppo economico, come ha appena detto l’amministrazione americana parlando alla conferenza sullo sviluppo della Palestina. I diritti non interessano più nessuno

7. Ambiente e cambio climatico: Malgrado le dichiarazioni di impegni della Cina per rispettare gli accordi della COP21, i dati del 2018 indicano un aumento delle emissioni imputabile ai paesi asiatici, Cina e India in testa. L’economia del suo paese è ancora dominata dal carbone che, oltre all’inquinamento, si porta dietro tutto il problema del non rispetto dei diritti delle comunità locali. Lei cosa intende fare come futuro DG?

Risposta 1: Pregherò la Madonna
Risposta 2: Dirò che bisogna aver pazienza (e intanto pregare la Madonna)

Risposta 3: Ma che volete da me? Mica faccio miracoli

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