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martedì 31 maggio 2022

2022 L29: Jean Failler - Fallait pas commencer

 

Editions du Palémon

Mary Lester poursuit son enquête et doit gérer sa coéquipière qui prend de plus en plus de risques pour débusquer les coupables !Mary, toujours en convalescence dans un hôtel du Morbihan, poursuit son enquête dans un milieu qu'elle n'aime guère mais qu'elle connaît bien, celui où se côtoient truands et politiciens.Elle a fort à faire pour canaliser les initiatives de sa coéquipière, dont le courage frise parfois la témérité; ainsi cette nuit mémorable où Gertrude se rend en bordure d'une zone industrielle déserte, au risque de tomber dans un traquenard.Heureusement, elle a suivi l'enseignement du capitaine Fortin en matière de close-combat, et ne boude pas son plaisir quand il s'agit de passer aux travaux pratiques.Grâce à son aide, Mary dénoue les fils d'une machination compliquée dans laquelle les coups bas et les coups tordus abondent...

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Sempre una buona lettura da bordo piscina

giovedì 26 maggio 2022

2022 L28: Jean Failler - Forces brunes

Editions Palémon, 2003

Mary Lester n'a jamais pu ignorer l'appel d'une dame en détresse. Le fils de Florence de Trébédan a disparu. Voilà donc Mary à Rennes pour une affaire qui, au début, lui paraît si simple qu'elle pense la résoudre dans les vingt-quatre heures. Mais très vite les choses se compliquent. Jacques de Trébédan semble s'être volatilisé et Mary s'aperçoit qu'elle n'est pas la seule à le rechercher. D'inquiétants individus font le siège des lieux où pourrait se trouver le garçon. De quel lourd secret le jeune footballeur, gloire montante du Stade Rennais, est-il le dépositaire pour être ainsi traqué par les " forces noires " ? 

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Si va sul sicuro. Scrittura semplice, intrigo che sta in piedi, insomma un buon libro per l'estate.

lunedì 23 maggio 2022

2022 L27: Laurent Gaudé - Le soleil des Scorta



Actes Sud, 2006

Lorsque commence le récit, Luciano Mascalzone, un traîne-savate vivant de petites rapines, revient après quinze années de prison à Montepuccio, un village des Pouilles aux façades sales où les heures passent dans une fournaise qui abolit les couleurs. Autour, ce ne sont que collines et mer enchevêtrées. « Il m'a fallu du temps mais je reviens. Je suis là. Vous ne le savez pas encore puisque vous dormez. Je longe la façade de vos maisons. Je passe sous vos fenêtres. Vous ne vous doutez de rien. Je suis là et je viens chercher mon dû. » Son dû, c'est Filomena Biscotti, une femme qu'il désire depuis qu'il l'a rencontrée et dont le souvenir n'a cessé de le hanter. Ce que Luciano ignore, c'est que celle qui lui ouvre sa porte et qui se laisse dépuceler est la sœur cadette de celle qu'il convoitait, Immacolata. Battu à mort par les villageois, il meurt dans le dégoût du monde. Immacolata donne naissance à un fils. C'est ainsi que naît la lignée des Mascalzone, qui portera le nom de Scorta : d'une erreur, d'un malentendu. « D'un homme qui s'était trompé. Et d'une femme qui avait consenti à ce mensonge parce que le désir lui faisait claquer les genoux. » 

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Una bella sorpresa. Probabile nella Top e cercheremo anche altri libri di questo autore

mercoledì 11 maggio 2022

2022 L26: Julia Chapman - Rendez-vous avec la menace

 

Robert Laffont, 2021

Après un enlèvement qui l’a terrifiée, Delilah Metcalfe tente de retrouver ses esprits. Or les ennuis ne font que commencer : elle a découvert qu’une menace pesait aussi sur son coéquipier et prétendant Samson O’Brien. Pour le protéger d’une mort certaine, elle va devoir prendre ses distances avec lui alors même qu’elle vient de propulser les émotions de son partenaire à des sommets étourdissants… Et convaincre les habitants de Bruncliffe de l’aider ! Hélas, nombreux sont celles et ceux qui ont des griefs envers Samson. Car qui fait du tort à un seul en menace beaucoup…

Le septième tome de la série best-seller Les Détectives du Yorkshire

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E con questo arriviamo all'ultimo capitolo, sempre molto piacevole da leggere. Consigliato.

martedì 10 maggio 2022

Università Sapienza, Roma: Power Games in Agricultural Development: a negotiated approach


 

Ho terminato ieri sera il mini corso (3 lezioni) su Power Games in Agricultural Development: a negotiated approach, inserito nel corso International Development Policies, sotto la responsabilità del caro amico Marco D’Errico.

 

In queste tre lezioni abbiamo toccato i seguenti temi:


Prima sessione


-       Origini storiche (e limiti) dell’approccio occidentale al tema dello sviluppo basato sulle risorse naturali

-       I cambiamenti che, oltre venti anni fa, abbiamo proposto in direzione di un approccio basato sul Dialogo, la Negoziazione e prendendo cura delle asimmetrie di potere

-       Come studiare un territorio, visto come prodotto storico di dinamiche sociali, come analizzare gli interessi degli stakeholders e non solo le posizioni; l’importanza centrale di un approccio di genere


Seconda sessione


-       Dal dialogo alla negoziazione: la questione centrale della credibilità

-       Che attitudine è necessaria per guadagnarsi la fiducia delle parti

-       Come stimolare la volontà di partecipare al dialogo e come appoggiare il rafforzamento delle abilità degli attori più deboli

-       L’importanza dell’informazione trasparente e della comunicazione

-       Creare credibilità per generare influenza nel processo

-       Esempi dal terreno


Terza sessione


-       Il processo di negoziazione e i suoi (eventuali) risultati

-       I principi di base di una negoziazione basata sugli interessi

-       Differenziare interessi e posizioni: esempio concreto

-       Il processo di creazione del consenso

-       Stabilire delle regole chiare ed accettate per il processo negoziale

-       Il possibile risultato (patto territoriale socio-ecologico)

-       L’importanza della squadra di facilitatori

-       Esempi dal terreno

 

Una versione più amplia di questo corso (5 lezioni) sarà realizzata per i colleghi dell’ufficio della FAO Bangladesh, a partire dal prossimo sabato.

 

Molto contento per l’esperienza, malgrado i limiti del dover utilizzare internet, date le persistenti limitazioni Covid. Essendo una persona che adora muoversi nella sala e provocare l’interazione con gli studenti, il dover far lezione da seduto per facilitare la parte di studenti non presenti in sala ma connessi solo via internet, è un limite che, spero, l’anno prossimo non esisterà più. 

 

Ragazzi e ragazze interessanti, ovviamente intimoriti all’inizio, per cui bisogna dedicar tempo a rompere il ghiaccio, il che non è ovviamente facile data la varietà geografica di provenienza e il fatto che per la quasi totalità dei partecipanti, l’inglese non è madre lingua. Ma essendo anch’io titubante, alla fine siamo riusciti a fare qualcosa che, dai commenti ricevuti, sembra sia piaciuto. Quindi, da ripetere!

venerdì 6 maggio 2022

E se la Bomba aprisse scenari insperati per gli africani?


I giorni e le settimane passano, e la guerra lampo di Putin non da i risultati sperati dal satrapo. Grazie al sostegno, anche militare, che l’occidente sta fornendo all’Ucraina, la resistenza, già ben organizzata di suo, sta tenendo le proprie posizioni, costringendo ogni giorno di più l’invasore a ripensare la sua tattica.

 

La strategia di fondo non cambia. Oramai i vari esperti che sento nelle televisioni estere, sembrano d’accordo nel ritenere che Putin, solo al comando, oramai ha una sola ossessione in testa, cioè di piegare l’Ucraina costi quel che costi. Anche se probabilmente si rende conto che le difficoltà non fanno altro che aumentare, l’idea di fermarsi, ordinare alle truppe di tornare a casa, abbandonando Crimea e Donbass, non gli passa nemmeno lontanamente per la testa. Questo taglia la testa a qualsiasi idea di negoziazione in vista di una pace, che appare oggettivamente lontanissima e, penso io, impossibile da raggiungere con Putin al potere. 


Detto questo, gli scenari possibili sono quelli di un incancrenirsi della guerra per gli anni a venire, magari abbassando il livello ma restando sempre una guerra aperta, oppure, come non finiscono di minacciare in questi giorni, si passa al livello superiore, usando le testate nucleari. L’esito finale sarebbe sicuramente deleterio sia per noi europei e americani, e altrettanto per le popolazioni ucraine e per la Russia: tutti insieme appassionatamente saremmo spazzati via, lasciando campo libero agli altri giocatori rimasti, Cina in primis.

 

Non ci sono dubbi che per il mondo occidentale questa catastrofe sarebbe fatale per i secoli a venire. La fine delle nostre civilizzazioni, delle religioni cattoliche, luterane e protestanti, potrebbe però, paradossalmente, significare l’inizio di una nuova era per il continente africano.

 

Capisco che quel che scrivo sia considerato come molto cinico, resta che, se a Putin gli scappa il dito sul bottone atomico, tutto il circo si mette in moto in maniera automatica, e non saranno le nostre marce per la pace a cambiare qualcosa.

 

Vista quindi dall’Africa, la sparizione del mondo occidentale avrebbe molti aspetti positivi, oltreché qualcuno anche negativo. Ovviamente non parlo delle élite corrotte che stanno al potere nella gran maggioranza dei paesi, e i cui soldi sono ben nascosti nelle nostre banche. Penso alla gente comune e in particolare per le contadine e contadini che, finalmente, non dovrebbero più sottostare al grabbing dei paesi del nord (certo, resterebbe la Cina, qualcosa dell’India, ma comunque poca cosa ancora), non avrebbero più mercati intasati da prodotti del nord e, al contrario, gli si aprirebbero dei mercati per i loro prodotti, dato che nulla più sarà coltivabile nei suoli americani, europei e russi. 

 

Non avranno più le compagnie petrolifere a rubargli il petrolio, oppure le tante compagnie minerarie a rubare tutto quello che il loro sottosuolo detiene. Lo stesso per le foreste, dato il calo drastico di domanda internazionale per legname da costruzione. 

 

Certo, magari non avranno più molta energia per illuminarsi, ma per chi ha un’idea di come si viva nelle campagne africane, questo è l’ultimo dei problemi. Ci saranno anche meno armi in circolazione, almeno quelle prodotte nei nostri paesi, per cui è anche possibile che calino i conflitti armati.

 

L’economia mondiale si fermerà per un bel po’, la Cina non sapendo a chi esportare i propri prodotti in realtà non potrà approfittare della nuova opportunità ed è anzi probabile che a quel punto ne approfitti per mettere le mani su Taiwan scatenando così un altro conflitto in Asia che terrà impegnato chi si sia salvato da quello Russo-Ucraino. 

 

Ci sarà più spazio per le produzioni latinoamericane, ma anche lì il modello dell’agribusiness, così dipendente dai mercati esteri (sia per gli inputs che per vendere), rischia di lasciare finalmente il posto alle agricolture contadine di bassa scala.

 

Le emissioni di CO2 e l’inquinamento in generale, una volta passata la buriana atomica, si ridurrà per parecchi decenni, per cui anche Madre Terra tirerà un sospiro di sollievo.

 

Peccato solo che noi non ci saremo …

 

 

martedì 3 maggio 2022

2022 L25: Qiu Xiaolong - Un dîner Chez Min


Points, 2022

Le légendaire inspecteur Chen a été mis sur la touche, au Bureau de la réforme du système judiciaire, un placard doré. Cela pourrait le satisfaire, car il s’est mis en tête d’écrire un roman inspiré par le célèbre juge Ti, mais on ne se refait pas ! La tentation d’aller fourrer son nez dans une affaire criminelle qui bruisse dans tout Shanghai est la plus forte. Une belle...

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Leggere le imprese dell'ex-ispettore principale Chen Cao è sempre un gran piacere, anche quando sei a letto con febbre da cavallo e infezioni varie per cui già leggere una pagina è un'impresa. Me lo ricorderò questolibro che sarà nella Top dell'anno.