Ce roman est inspiré d'une histoire vraie. Les événements se déroulent
en Argentine, à Buenos Aires. Nous sommes en août 1987, c'est l'hiver.
Les saisons ne sont pas les mêmes partout. Les êtres humains, si.
Poche parole per presentarlo ma ci vorrebbe molto tempo per parlarne. Ho trovato l'inizio difficile, ero lí quasi per lasciarlo, poi ho superato le secche iniziali e la storia ha cominciato a prendermi. Quando é venuto fuori che uno dei pazienti di Vittorio era uno dei torturatori della Junta militare, mi son detto che il libro diventava sempre piú interessante. La salita all'Olimpo ha continuato quando l'amico Miguel ha detto aVittorio che lui aveva riconoscuto la voce di uno dei psicologhi che instigavano i torturatori.. e l'autrice lascia planare il dubbio che fosse proprio Vittorio.. per questo Miguel abbandona l'Argentina...
poi parte la parte poco comprensibile del libro.. la crisi di gelosia di Lisandra, spiegata nei dettagli al vecchio professore di tango senza che ce ne sia una ragione chiarissima... questo fa sparire tutto il tema desaparecidos.. Miguel che quindi dopo aver capito che Vittorio stava coi torturatori se neva .. uno pensa che sia sparito per sempre... Eva Maria che ha capito che Vittorioé lo psicologo di torturatori (lei ha perso una figlia nelle torture dei militari), uno si immagina che insomma questo provocherá discussioni, abbandoni... insomma una tragedia.. e invece il libro prende una strada sensa senso, con il venditore di giocattoli, saltato fuori dal nulla, sul quale Lisandra vuole vendicarsi per una violenza da bambina, che non centrava nulla con dittatura o tutto il resto... e cosí lo attira in casa e si butta dalla finestra per fargliela pagare.. francamente sembra quasi che l'autrice abbia preso a pretesto la storia dei desaparecidos argentini per attirare pubblico, per servirci poi una storia che, anche se vera, non sta proprio in piedi, cioé é scritta male e si arriva alla fine sperando proprio che finisca e passare al prosismo libro.
mercoledì 23 settembre 2015
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