Marzo 2006:
malgrado le paure e I timori di molti paesi del nord del mondo, che non
volevano più sentir parlare di riforme agrarie, riuscimmo a organizzare con l’appoggio
politico del Brasile e delle Filippine, quella che é rimasta nel cuore di chi
venne, come la Conferenza piú aperta che sia stata mai fatta, facilitando
dialogo con i movimenti sociali e con i governi. Rappresentanti della Via
Campesina vennero a congratularsi con i nostri capi per un evento che per loro
rappresentó uno spartiacque sul modo di rapportarci ai movimenti sociali.
Addirittura uno dei documenti ufficiali della Conferenza era stato assegnato
alla Via Campesina, come segnale di apertura politica. Furono giorni di dibattito,
presentazioni e discussioni intense, sia dentro che fuori la Conferenza.
Qualcuno degli
attori importanti, un po’ troppo conservatori per i miei gusti, decisero di non
venire, forse per la modalitá troppo democratica con cui era stata organizzata
la Conferenza.
Il dopo fu molto
piú amaro, confermando che sulla questione legata alla giustizia sociale e una
più equa distribuzione delle terre, come lo ricordava anche il Vaticano da
parecchi anni, c’erano troppi interessi in gioco e i paesi del nord non avevano
voglia di impegnarsi su quel fronte.
Un decennio é
passato, una intensificazione della corsa alla terra e alle altre risorse
naturali che fa sí che oggi il tema sia piú odierno che mai. Una iniziativa é
stata creata, e a fine marzo gli interessati si riuniranno a Valencia in
Spagna, dove giá ebbe luogo il Forum Mondiale sulla Riforma Agraria del
dicembre 2004. Ne riparleremo fra qualche settimana.
http://www.landaccessforum.org/?lang=es per il Forum
e per non dimenticare leggete anche questo:
http://www.vatican.va/roman_curia/pontifical_councils/justpeace/documents/rc_pc_justpeace_doc_12011998_distribuzione-terra_en.html
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