Visualizzazioni totali

mercoledì 23 agosto 2023

2023 L37: Jeanne Burgart Goutal - Être écoféministe - Théories et pratiques

 

l'échappée, 2020

Oppression des femmes et destruction de la nature seraient deux facettes indissociables d’un modèle de civilisation qu’il faudrait dépasser : telle est la perspective centrale de l’écoféminisme. Mais derrière ce terme se déploie une grande variété de pensées et de pratiques militantes.

Rompant avec une approche chic et apolitique aujourd’hui en vogue, ce livre restitue la richesse et la diversité des théories développées par cette mouvance née il y a plus de 40 ans : critique radicale du capitalisme et de la technoscience, redécouverte des sagesses et savoir-faire traditionnels, réappropriation par les femmes de leur corps, apprentissage d’un rapport intime au cosmos…
Dans ce road trip philosophique alternant reportage et analyse, l’auteure nous emmène sur les pas des écoféministes, depuis les Cévennes où certaines tentent l’aventure de la vie en autonomie, jusqu’au nord de l’Inde, chez la star du mouvement Vandana Shiva. Elle révèle aussi les ambiguïtés de ce courant, où se croisent Occidentaux en quête d’alternatives sociales et de transformations personnelles, ONG poursuivant leurs propres stratégies commerciales et politiques, et luttes concrètes de femmes et de communautés indigènes dans les pays du Sud.

=
L'oppressione delle donne e la distruzione della natura sono due aspetti inseparabili di un modello di civiltà che deve essere superato: questa è la prospettiva centrale dell'ecofemminismo. Ma dietro questo termine si nasconde un'ampia varietà di pensiero e pratica militante.
Rompendo con l'approccio chic e apolitico oggi in voga, questo libro cattura la ricchezza e la diversità delle teorie sviluppate da questo movimento, nato più di 40 anni fa: una critica radicale del capitalismo e della tecno-scienza, la riscoperta della saggezza e dei saperi tradizionali, le donne che si riappropriano del proprio corpo, imparando a sviluppare un rapporto intimo con il cosmo, e così via.
In questo viaggio filosofico, che alterna reportage e analisi, l'autrice ci porta sulle tracce delle ecofemministe, dalle Cévennes, dove alcune di loro stanno tentando l'avventura della vita indipendente, all'India settentrionale, nella casa della stella del movimento, Vandana Shiva. Il libro rivela anche le ambiguità di questo movimento, che riunisce occidentali in cerca di alternative sociali e di trasformazioni personali, ONG che perseguono le loro strategie commerciali e politiche e le lotte concrete delle donne e delle comunità indigene nei Paesi del Sud.

==
Un libro molto interessante, vissuto dal didentro da parte di una filosofa che ci ha messo cuore e cervello per cercar di capire, fuori dai miti (tipo Vandana Shiva) che complicano la comprensione del tema, la enorme diversità e contraddizioni permanenti delle varie correnti del mondo eco-femminista. Sembra quasi di essere dentro le correnti dei partiti di sinistra, dove non riuscivi mai a raccapezzarti.

Un peccato che tutto il racconto sia fatto a partire da un pregiudizio, inespresso, contro il maschio, mai considerato come un possibile partecipante a questa ricerca di "come tenere assieme Differenza e Continuità", come scriveva Van Plumwood in Feminism and the Mastery of Nature. 

Sarebbe interessante un riassunto di questa tematica, pensato e scritto dal nostro gruppo Ecofemminismo e sostenibilità, così da mettere in prospettiva storica l'esperienza italiana, alla luce delle grandi tendenze discusse nel libro.

Sarà sicuramente nella Top dell'anno!

Nessun commento:

Posta un commento