In queste elezioni hanno perso in tanti maschi di serie B o peggio, a cominciare dal “capitano”, seguito da Conte, Renzi e Calenda e poi tutti i cespuglietti da Santoro in poi.
La vittoria va chiaramente ai due maschi alfa, in primis la Meloni. Metto anche Schlein nella lista dei maschi alfa perché, malgrado tante dichiarazioni di “femminismo”, è molto evidente che non è un tema che le interessa o, in seconda battuta, che non conosce completamente. A suo discapito resta il fatto di aver preso in mano un partito, il PD, che su questi temi ha tutto da farsi perdonare, fin da quando i due pezzi portanti, DC e PCI, facevano di tutto per non vedere i diritti delle donne (parlo degli anni 70 in poi in particolare).
Le tante chiacchiere buttate al vento non possono nascondere una realtà che è fatta di attenzione zero, porte chiuse a chi le aveva proposto di aprire discussioni interne su temi scottanti, come la grande asimmetria di potere nella sfera domestica e, di conseguenza, nessun appoggio da parte del mondo (eco)femminista.
Che poi ci sia un 50% delle persone che non va a votare, non mi stupisce. Io sono tra quelli, incazzato come sono per la mancata attenzione su questo tema della sfera domestica che avevo cercato in tanti modi di portare all’attenzione diretta della Schlein, scrivendo a tutti gli indirizzi disponibili, ma anche attraverso il “referente” politico del PD qui ad Anguillara dove vivo.
Sperare che possa nascere un qualcosa di buono per l’insieme delle italiane e italiani da questo partito, e dai cespuglietti di Santoro, De Magistris o chi altro, è una speranza vana. Non capiscono il problema, non lo vedono e per loro non è rilevante. Che non lo sia per Meloni non mi interessa, dato che il suo DNA è quello dell’uomo di Predappio, per cui le donne contavano solo in orizzontale.
Il mio cuore batte a sinistra, ma con queste persone, Schlein e i suoi accoliti, è chiaro che ci terremo le destre per almeno 50 anni.
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