Difficile anche solo scriverne. Ne approfitto adesso che sono qui con mia figlia e la sua famiglia, in una bella giornata di sole e che il mio umore è migliore di com’era ieri. Alterno momenti nerissimi, dove nulla mi sembra abbia più senso, ad altri dove penso che, giorno dopo giorno, bisogna imparare a vivere con questa sofferenza e questa mancanza.
Penso a lei e ai quasi quaranta anni passati assieme e lo sconforto mi prende. Se sono diventato quello che sono, molto è dipeso da lei. Spero di esserle stato altrettanto importante, di aver contribuito a che la sua vita sia stata bella, come lei stessa ha detto a tutte e tutti quelle/i che l’hanno sentita in questi ultimi mesi. Non posso ancora guardare indietro con serenità, è come affacciarsi in un abisso di tristezza, non riesco ad avere un distacco che mi permetta di pensare alle tante cose belle, nostre, che abbiamo vissuto, senza farmi prendere da un nodo alla gola.
Mi fermo qui, riparlerò di lei quando sarò capace di farlo. Intanto spero che gli alberi che abbiamo piantato per ricordarti continuino a crescere, cara Christiane o, meglio, cara Ma Chérie, oppure Mon Choux come ti chiamavo da anni. Sei nell’anima, cantava quella toscanaccia che a te piaceva tanto; ecco, adesso te lo scrivo: sei nella mia anima. Per sempre!
Caro Paolo. Che belle parole per descrivere il grande amore per la tua pantera. Sei stato molto fortunato a trovare l amore in una donna così speciale per quasi 40 anni e lei continuerà a starti vicino. Ricordati che hai una bella famiglia e tanti amici che ti vogliono bene
RispondiEliminaCiao Paolo, nel rinnovarti le condoglianze vorrei dirti che non ci sarà mai vuoto davanti se dietro hai una vita piena di amore, famiglia e impegno . Possiamo solo ringraziare chi ha fatto un po 'di strada al nostro fianco e condiviso questa grande avventura che ci è concessa (Pietro G. Vr)
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