Ho mandato giù un paio di Fernet prima, per digerire le
novità degli ultimi due giorni. Un nuovo governo che renderà felici tanti,
quasi tutti. La Lega sta già festeggiando la partenza del Ministro Kienge, via
basta negri al governo, solo ariani… Scelta Civica, che si lamentava di essere
sottorappresentata (per un partito che vale l’1% difficile capire cosa
significhi), arriveranno degli strapuntini in più, per cui qualche culo potrà
accomodarsi in prima fila. Il Cavaliere disonorato ritrova improvvisamente gli
onori e i piaceri di andare a visitare Napolitano, suo ex-grande amico.
Migliaia di giornalisti vogliono fotografare il momento quando un pregiudicato
verrà salutato calorosamente dal Presidente della Repubblica! I grilletti non
stanno nella pelle, non vanno nemmeno alle consultazioni perché devono aver
festeggiato fino a tardi. Cosa di meglio di questa farsa per mandare a quel
paese la Casta attuale? Una vagonata di voti in più, immeritati, ma che
arriveranno a maggio, alle europee. Alfano rischia di essere l’unico a non
sapere se esser contento oppure no, ma come fa spesso ultimamente, non capisce
ma si adegua.
Resta il PD. Ovviamente, e militarmente, festeggia il suo
capo bulgaro illuminato sulla strada di Damasco. Una Guida con la G maiuscola,
che alcuni, con piccolo cambio letterale, considerano un Giuda, sempre con la G
maiuscola. Ecco Renzi e le sue misure shock (dice l’Avvenire di oggi). Anche
lì, il rischio che da scioc diventino sciocche è grande. Le dichiarazioni
altisonanti sono patrimonio comune di noi italiani, da quello che dal balcone
di piazza Venezia se la prendeva con le plutocrazie al ballerino di Arcore, ne
abbiamo avuti tanti. Adesso arriva lui, il “Ghe pensi mi” fiorentino che dovrà
convincere che non sta trasformando il PD in Partito Democristiano, che
riuscirà a fare cose progressiste con la stessa strana alleanza di centro
destra di prima e dovrà soprattutto ricordarsi, perché NOI ce lo ricordiamo,
che in casa sua ha sempre da chiarire quella storia dei 101 traditori, vero
marchio di fabbrica di questo partito (che sembra trovare una sua coerenza fra
quelli e il loro capo attuale). Incredibile che, a sinistra, ci siano pezzi di Sel
che sarebbero pronti ad appoggiare questo governo, a conferma che il trasformismo
non è mai morto.
Vabbè, andiamo a far colazione. Ricordiamoci le frasi
storiche del Renzy: Berlusconi è finito. Io al governo? Ma siamo matti? Sono
stato eletto per fare il Segretario e quello farò. Letta non si fida di me, ma
sbaglia.
Un caro augurio all’Italia, non a quella del bunga bunga, ma
a quella dei tanti che ogni giorno non riescono a mettere assieme pranzo e
cena. Se credete nei miracoli, adesso siete serviti.
Nessun commento:
Posta un commento