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sabato 4 agosto 2018

Sparare cannonate all’aria



Ovvero, il perché questa sinistra non tornerà più a governare per decenni.

Grazie all’azione combinata dei due Matteo, Renzi e Salvini, mai come in questi mesi si sono sentite e lette iniziative volte a ri-stimolare il popolo di sinistra a mettersi in azione per cambiare lo stato delle cose.

In questi ultimi giorni annoto la lettera di Zingaretti alla Repubblica, un accorato appello lanciato da Cacciare (sempre su Repubblica) e infine il dibattito promosso da Michela Murgia e Zerocalcare sulle pagine dell’Espresso (stesso gruppo editoriale). Magari fuori da questo gruppetto ce ne sono altre, ma mi limito ad alcune considerazioni su queste.

L’iniziativa di Murgia era partita bene, essendo lei una scrittrice concreta e molto terra terra, cosa per cui avevo letto con piacere il suo primo intervento. Poi arrivò Bergonzoni, ed è stato come quando l’aereo decolla e parte verso i cieli. Bello e provocante il titolo, è tempo di passare dal sofà al so fare, ma poi l’autore è partito  scrivendo in un modo tale che conferma, se ce ne fosse bisogno, che gli intellettuali di questa sinistra vivono a distanze siderali rispetto alla gente comune. Se non hai almeno due dottorati (io ne ho uno solo) non si capisce un’acca di cosa voglia fare nel concreto il Bergonzoni, a parte dimostrare il saperci fare con la lingua italiana.

Dietro di lui arriva l’appello dei maschi. Filosofi e quanto altro già in prima linea per lanciare la campagna delle europee dell’anno prossimo, con lo stesso difetto di fondo. In mezzo alla gente non ci sono mai stati, funzionano sempre col vecchio riflesso pavloviano che quando i tempi si fanno duri rimangono solo gli uomini a lanciare le discussioni. Insomma, verrebbe da dire che tanto quelli di questo appello come quelli del dibattito dell’Espresso dovrebbero cambiar vita, prendere in mano una pala da dieci chili ed andare a lavorare i campi. Magari basterebbe che si rendessero conto di essere anche loro parte del problema, fare dei bagni di umiltà alle sei del mattino quando è ora di alzarsi, e poi ascoltare la “ggente”, fare lo sforzo per capire perché si sentono soli, abbandonati da governi detti di sinistra, da uno Stato inesistente se non nella vessazione quotidiana e quindi facili prede di percezioni del tipo di quelle contro i migranti. 

Che il PD in questi anni abbia contribuito non poco a creare il letto dove si sono stesi Giggino e Salvini, ecco magari sarebbe una domanda da porsi. Uno invece legge la lettera di Zingaretti e gli cascano le braccia e non solo. Idee generiche, del tipo che i francesi chiamano y’a qu’a, faut qu’on….. insomma una lettera da vecchio che non ha nessuna capacità autocritica vera e quindi nulla da proporre.

Non ne trovi uno (e forse nemmeno una) a sinistra capaci di porsi la domanda del giorno: come mai noi che siamo stati al governo così tanti anni abbiamo lasciato una scuola in queste condizioni, un mondo del lavoro disastrato, non abbiamo combattuto le mafie e le ecomafie, non abbiamo eliminato il caporalato, non abbiamo intrapreso una vera politica di recupero dei territori … potrei continuare per ore a enunciare tutto quello che non è stato fatto. Perché non se lo chiedono? Passando poi al tema immigrati, ripeto le solite domandine che continuo a mettere su questo blog e che mi valgono risposte un po’ blande da parte di amici: perché la nostra sinistra in 30 anni non è stata capace di farsi carico di una iniziativa italiana, europea, mondiale sul tema dello sfruttamento intenso che facciamo noi del nord delle risorse del sud? Perché per ragioni di bassa convenienza politica abbiamo sempre appoggiato delle classi dirigenti corrotte e servili (nei nostri confronti) facendo capire alle deboli società civili locali che noi, Italia e noi, Europa, al dunque non saremmo mai stati lì a difenderli? Perché non abbiamo ripulito l’ENI da quei tanti manager ladroni e corruttori che ne fanno di tutti i colori per avere un contratto all’estero e poi ci portiamo addirittura l’ENI nelle discussioni sul futuro della Libia? Perché così fan tutti? Ma allora cosa vuol dire essere di sinistra?

Continuiamo a sproloquiare sulla necessità di aiutare gli immigrati. Benissimo, allora i responsabili politici di questa sinistra (e di questa Chiesa cattolica) perché non hanno fatto e non fanno nulla a livello politico nei confronti delle imprese rapinatrici e dei dittatori da quattro soldi che abbiamo messo in Africa? Il livello delle analisi sul tema migranti è realmente desolante. Spendiamo i soldi che andrebbero alla cooperazione internazionale (che già sono bruscolini) per allestire compie aiutare gli immigrati in Italia. In altre parole stiamo dicendo loro: a casa vostra non vi aiutiamo, cercate di attraversare il mare e, per quelli che non muoiono, abbiamo qualche briciola da darvi e poi ci facciamo le foto assieme.

Il caporalato che sfrutta gli immigrati a 3 euro al giorno a raccogliere pomodori si trova in Siberia o nel territorio della repubblica italiana? E come mai non siamo riusciti a debellare nemmeno questo? Come mai non spendiamo soldi per la ricerca universitaria, costringendo così una massa enorme di diplomati e laureati del sud ad andarsene via? E’ colpa di Salvini e Giggino? Chi ha fatto i patti con la mafia, mettendo in mezzo carabinieri, servizi segreti, politicanti di vario bordo? E siamo ancora qua a stupirci che la “ggente” non ne voglia più? 

Volete rimettere in piedi la sinistra? Bene, allora cominciate col chiedere, conditio sine qua non, che l’attuale gruppo dirigente tanto di PD come di LEU e di qualsiasi altro gruppo che si richiami a questa sinistra, se ne vada seduta stante. Azzerare e basta. Poi va bene andare a cercare le realtà locali come fa l’Espresso, ma restano sempre di respiro corto, sempre la stessa ottica di aiutare i deboli a casa nostra, mai che si rifletta sulla necessità ovvie di cambiare direzione di politica economica e di modello politico. Questo modello che piace tanto al PD di oggi e di ieri è un modello di economia neoliberale che nel mondo ha fatto ripartire verso l’alto le statistiche della fame nel mondo. Quelle della povertà sono sempre rimaste a livelli altissimi, circa la metà della popolazione mondiale e, da una decina d’anni a questa parte, anche la classe media sta pagando il conto.

La ricchezza degli straricchi aumenta a dismisura e l’unica cosa che riescono a dire questi “leader” è di piangere sulla morte di un servo, fedele e capace, ma sempre servo, del capitale (finanziario) come Marchionne. Ogni giorno che passa questi partiti e questi intellettuali di contorno si allontana sempre più dalla vita reale, da chi non ha lavoro, da chi non capisce perché il figlio di un consigliere politico PD tira uova in faccia a una persona di colore e allora è un cretino, questo stesso partito che poi viene a blaterare di difesa dei diritti… ma de che? dicono a Roma….

Salvini e Di maio saranno anche degli inetti, Salvini sarà (anzi è) un razzista, ma ciò non toglie che se sta li qualcuno ce l’ha messo. 

Non combineranno nulla nemmeno loro, perché i presuppostioosti non ci sono: non si parla di cambiare radicalmente modello politico e ancora meno di politica economica, non si arriva a capire le cause di questi fenomeni crescenti di migrazione che non potranno essere bloccati dal mediterraneo e quindi i risultati non ci saranno. Allo stato attuale, data l’incapacità della sinistra di riflettere seriamente su queste cose, l’esito più probabile è che mano a mano che le cose andranno peggio l’asse elettorale si sposterà ancora più a destra. 

Ricordiamoci che abbiamo qualche milione di immigrati fermi alle frontiere dell’Unione e questo grazie a Libano, Giordania e Turchia. L’ordine di grandezza delle cifre sta sui nove zeri… non sappiamo cosa fare con questi quattro gatti attuali e anzi siamo contenti, sempre popolo di sinistra, del fatto che da centomila siano scesi a quindici-venti. E gli altri ottantamila? Vogliamo andare a vedere come sono le condizioni nelle galere libiche e nei campi creati da Minniti (il Salvini del PD)?


Concludendo, fatela finita con questi discorsi da salotti chiusi. Aprite le finestre e tornate a vivere e a studiare e magari un giorno una nuova classe dirigente di sinistra riuscirà a emergere. Ma finché tenete il tappo sopra, mantenendo i vecchi e usando la lingua italiana per chiarire quanto lontani siamo, noi e voi, allora non ci resta che piangere.

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