BUR, 2016
Marina ha vent’anni e una bellezza assoluta. Il suo sogno è quello di lasciare la Valle Cervo, andare in città e diventare famosa, una cantante ricca e ammirata. Andrea lavora part-time in una biblioteca e desidera rilevare una vecchia cascina sulle alpi biellesi, tornare dove aveva cominciato suo nonno tanti anni prima. La loro generazione, tagliata fuori da tutto e privata di un futuro già divorato dall’indifferenza dei padri, con rabbia e tenacia decide di disobbedire: lei rincorrendo il miraggio della celebrità, lui scegliendo invece di ritirarsi, di abitare ai margini. Marina e Andrea si attraggono e respingono come magneti, insieme sono la scintilla. La loro storia d’amore è la storia di un destino ancora tutto da scrivere. Il secondo libro di Silvia Avallone è un romanzo di formazione contemporanea, ai confini di una società che ha lasciato soli i propri figli.
Io sicuramente faccio parte di quei lettori sempliciotti che abboccano facilmente all'amo. Resta che a me questo libro, così come Acciaio e l'ultimo Un'amicizia sono piaciuti molto tanto che li consiglio caldamente. Rischia di essere anche questo nella Top.
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