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giovedì 16 gennaio 2014

Reciprocitá




Quella che vedete sopra é una mappa delle basi militari francesi in Africa.

Alcune sere fa ho assistito ad un dibattito sulle guerre in Mali e Repubblica Centroafricana, cosa c’era andata a fare la Francia etc. etc.

Ovviamente c’era un militare difensore della tesi secondo la quale noi europei (e francesi in particolare) dobbiamo seguire con attenzione cosa succede laggiù e quando necessario dare una mano (intervenire) per evitare guai peggiori.

Era presente anche Aminata Traoré, ex ministro della Cultura del Mali, brava scrittrice e persona impegnata su questi temi.

A un certo punto mi sono appisolato e mi è capitato di sognare alcune frasi. Ho chiesto a mia moglie se era vero che le avevo sentite, ma mi ha detto di no, solo un sogno.

Nel mio sogno, uno dei partecipanti discuteva della deriva fascistizzante che sta prendendo piede in alcuni paesi europei, Ungheria in testa, del clima di accresciuta insicurezza per i cittadini africani che vengono ad aiutare le moribonde economie europee, per cui l’Unione Africana aveva avanzato la proposta di aprire un paio di basi militari, una nel sud del Portogallo e l’altra al confine con l’Ungheria, in modo da avere sul posto una forza di intervento rapido in caso le cose degenerassero. Il costo dell’operazione sarebbe stato finanziato parzialmente dai paesi più ricchi della regione e una prima missione sarebbe stata inviata da lì a poco per identificare le aree dove mettere le basi.

Il rappresentante europeo a questo dibattito si infuriava, dicendo che questo era una nuova forma di colonialismo alla rovescia e che era evidente che il vero interesse non era di aiutare a stabilizzare la democrazia ma di rinforzare le posizioni dei piccoli e medi imprenditori africani sul nostro suolo.

La contro risposta usava gli argomenti ufficiali dei governi europei ed americani per giustificare i loro continui interventi in Africa in nome della democrazia, e con falsa ingenuità, il/la rappresentante africano/a (non ricordo il genere) avanzò la correttezza del principio di reciprocità, che dovrebbe valere in tutti i trattati internazionali.

La discussione era diventata immediatamente molto rumorosa… e mi sono svegliato… mia moglie ha detto che il rumore ero io che russavo…

Peccato però, perché sarebbe stato un dibattito interessante…

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