Giunti 2012
Doha è una donna altolocata, una stilista riconosciuta che si muove tra feste esclusive ai piani alti dei grattacieli, lontana dai recenti avvenimenti politici che scuotono il Cairo. Un giorno, però, bloccata nel traffico di piazza Tahrir, rischia di perdere l'aereo che deve portarla in Italia dove per la prima volta ha l'occasione di presentare la sua collezione di moda al jet-set internazionale. Con l'aiuto del marito, influente membro del partito al governo, riesce ad arrivare in tempo in aeroporto e a partire. In aereo incontra il prof. Al-Ziny, esponente del partito progressista e avversario politico del consorte che, nonostante le iniziali ritrosie di Doha, si dimostra abile e affascinante conversatore. Arrivati a Roma si separano ma, complice il destino, si ritrovano in un ristorante di Trastevere e dopo cena, accompagnandola in albergo, Al-Ziny le regala una rosa. Doha ha abbassato ormai tutte le difese e si abbandona al fascino dell'uomo. Comincia allora a nutrire dei dubbi sul proprio lavoro, sulle proprie convinzioni politiche e sul proprio matrimonio. Intanto in Egitto la situazione politica si fa sempre più difficile tanto che al loro ritorno Al-Ziny viene arrestato. E Doha prende una decisione che cambia la sua vita mentre cambiano i destini del suo paese.
Romanzo all'acqua di rose dove basta una piccola spinta e il castello dell'oppressione secolare in Egitto viene giù tutto. Sogni quasi adolescenziali, insomma... palloso.
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