Les souvenirs font ce que nous sommes, nous donnent une raison de vivre (I ricordi fanno di noi ciò che siamo, ci danno una ragione per vivere), ecco la frase che stavo leggendo quando Mario mi ha telefonato per raccontarmi la tua decisione di andartene.
Io ho, anzi avevo, dei ricordi vivi con te, di discussioni anche accese, sia in Bolivia che una volta qui a casa. Discussioni profonde, perché eri uno dei pochi colleghi FAO che capiva la ricerca che stavamo portando avanti per andare oltre la solita retorica dei progetti partecipativi. Forse proprio perché non eri un “funzionario”, ma un consulente esterno, e forse perché venivi da scienze lontane da quelle che si pretendono praticare alle Terme di Caracalla, antropologo di terreno e di testa, ecco forse per queste ragioni mi sentivo così in sintonia con te.
Non abbiamo mai avuto tempo, e forse nemmeno voglia, di andare oltre nelle nostre esplorazioni personali, come se il nostro mondo, i nostri segreti, fossero nostri e non condivisibili. Ricordo ancora quanto duro fu per te assorbire il colpo della morte di Moreno, un antropologo di terreno, come te, forse convinto che i mali di questa terra non potessero raggiungerlo. Ma fu la malaria, quella encefalica, che se lo portò via e, credo, si portò via anche una parte di te.
Erano anni che non ci sentivamo, tutti e due abbiamo preso altre strade, anche se, senza saperlo, parallele, cioè la scrittura, il voler raccontare tramite una qualche forma di romanzo, cose viste, espressioni ricordate, sensazioni ed esperienze che volevamo trasmettere a chi verrà dopo.
Ricordi, tanti, belli e brutti. Amici e persone care che se ne vanno, per malattia o per incidente e sempre una parte di noi se ne va con loro. Ma questa tua scelta è difficile da mandar giù. Non si racconta, perché la profondità della tua sofferenza doveva essere realmente immensa e devastante.
Si dice spesso che, quando una persona cara se ne va, resterà per sempre nel nostro cuore. Ecco, nel caso tuo, non voglio pensare a come hai deciso di finirla, preferisco portarmi dietro i ricordi comuni nostri.
Nel mio cuore eri e resterai, caro Patrizio.
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