in sintesi, ecco il mio credo:
Il femminismo è molto più della parità di genere. Una prospettiva femminista dell'agroecologia implica non solo creare spazi affinché le donne ottengano almeno le stesse condizioni e gli stessi diritti degli uomini, ma anche rivalutare il lavoro riproduttivo che esse svolgono e riconoscerlo come parte fondamentale dell'economia, nonché del benessere quotidiano della famiglia e della comunità.
Una prospettiva femminista sull'agroecologia implica anche che gli uomini si assumano maggiori responsabilità per il lavoro riproduttivo. L’agroecologia femminista pone al centro del sistema alimentare i valori della vita, delle relazioni, della fiducia, della cura e dell'equilibrio.
Per questo motivo, oltre a riconoscere che le donne possiedono conoscenze e know-how fondamentali per l'agroecologia, siamo in tanti sostenitori dei movimenti per l'agroecologia e la sovranità alimentare ad abbracciare il femminismo come elemento inalienabile nella lotta per un sistema alimentare sano, un mondo equo e sostenibile.
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