Le recenti dichiarazioni del pregiudicato Trump, relative alla sua voglia di prendersi il canale di Panama, la Groenlandia e di sottomettere il Canada come 51esimo stato dell’Unione, sono state un regalo di Natale inaspettato per i due principali dittatori mondiali.
Penso che neanche nei loro sogni più folli avrebbero potuto sperare di trovarsi davanti un imbecille come quello che assumerà fra pochi giorni la presidenza americana. Loro, che dell’uso della forza fanno l’asse centrale della loro politica, sia estera che casalinga, in barba a tutti i trattati delle nazioni unite, si ritrovano di colpo aiutati in maniera incredibile proprio da quello che dovrebbe essere il loro principale antagonista.
L’uso della forza e l’invasione dell’Ucraina diventano quindi un semplice esempio della politica che intende portare avanti Trump in futuro, di fatto legalizzando l’uso della forza al di sopra del diritto. Chi potrà andare ad accusare Putin, se l’Occidente, col suo Commander-in-Chief, vuol fare esattamente le stesse cose, addirittura contro un paese alleato della NATO? E il buon Xi, appena si rimetterà dallo stupore, comincerà ad attualizzare i piani di invasione di Taiwan, anche lì appoggiandosi sulla “dottrina Trump”.
La terza guerra mondiale, fatta per pezzi successivi, sta chiaramente accelerando, grazie a quello che dovrebbe essere il nostro principale alleato. Inutile poi ricordare quell’altro pazzo che si porta dietro, Musk: uno che dovrebbe essere arrestato appena sceso dall’aereo nel caso venisse in Italia, dato che ha commesso un “reato universale” come stabilito dal governo della sua amica GM, cioè fare un figlio per procreazione assistita. Il suo appoggio diretto ai vari movimenti fascisti e neonazisti servirà solo a dare una spinta ulteriore al crollo di quel mondo, basato sul sistema dei diritti e delle Nazioni Unite, che si era costruito dalla fine del secondo conflitto mondiale.
E noi qua come dei broccoli ad aspettare che tutto questo succeda.
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