Sottotitolato "la storia della mia vita", questo libro in realtá sono due libri, uno di Guccini e l'altra metá scritta da Alberto Bertoni (Vita e opere di Francesco). L'impressione che la seconda parte sia meglio riuscita della prima anche se su alcuni giudizi musicali si potrebbe discutere, in particolare penso alle Cinque anatre, considerata come una canzone minore. Comunque resta una lettura piacevole del Bertoni. Diverso il caso della sua biografia, fatta per capitoli, molto brevi e, spero non me ne vogliano altri gucciniani convinti, un po' approssimativi. (questo mi varrá di bruciare nel fuoco eterno, ma avendo deciso dis crivere qui le mie prime impressioni.. queste sono e queste metto).
Molto centrata sul passato, quasi remoto, ovviando la sua vita recente, direi ultimi 20-25 anni, se non per pennellate un po' superficiali come il capitolo sul cinema. Si resta un po'con l'amaro in bocca, anche se, legegre Guccini é semrpe un piacere. Il problema é che ci ha abituato cosí bene che, insomma, quando invece di fare un pezzo da dieci e lode lo fa solo da otto.. diciamo: poteva fare meglio.
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