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lunedì 1 febbraio 2010

Sesto libro 2010: Il Testamento di Nobel - di Marklund Liza



Marsilio Editore

Un libro che ti prende in modo impalpabile. Entri dentro poco a poco e ti lasci prendere ... magari non ti piace troppo questa Annika, ma pian piano ti rendi conto che é la vita vera quella che viene raccontata, e cosí scopri un altro angolo di questa Scandinavia que questi autori di gialli ci stanno facendo conoscere. Non dico amare, perché forse a noi italiani, in un contesto cosí di freddo e poca luce, poi ci vien la malinconia. Consigliato.



Mancano poche settimane a Natale e al municipio di Stoccolma si festeggiano i premi Nobel. Inviata della Stampa della Sera, anche Annika Bengtzon partecipa al ricevimento, e mentre segue gli ospiti nelle danze, da cronista a caccia di notizie diventa testimone chiave di omicidio: la musica è interrotta da due spari, e il premio per la medicina cade a terra seguito dalla donna che balla con lui, colpita al cuore. Costretta al silenzio stampa, Annika non si lascia intimidire e decide di seguire comunque le indagini e scavare nel mondo della ricerca scientifica, dominato da logiche dettate da gelosia, avidità e sete di potere. La sua inchiesta la porta sulle tracce di un misterioso testamento lasciato da Alfred Nobel, l'uomo che desiderava promuovere la pace e il progresso, e che, per ironia della sorte, con il suo lascito sembra continuare a suscitare rivalità, violenza e morte. Sempre attenta alle dinamiche sociali, Liza Marklund è tra gli autori di genere scandinavi più affermati e di successo, la sua eroina Annika Bengtzon una vera protagonista dei nostri giorni. Professionista ambiziosa che non cede a compromessi, Annika è anche una madre e una donna, che come tutti diventa insicura quando si muove nel territorio confuso dell'amore e dell'amicizia e mostra i suoi lati più teneri e umani nella sua lotta alla ricerca di un equilibrio tra lavoro e famiglia.

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