Ieri sera il telegiornale della principale rete pubblica francese ha rotto il tabú riguardo alla crisi greca; interrogando l’esperto in studio sulla possibilitá di un “default” greco, la risposta è stata un chiaro SI! La Grecia andrá al fallimento e tutti (o almeno i piú vivi) si stanno preparando per questo scenario. Cosa questo implichi in costi addizionali per gli altri paesi e per la stessa moneta unica è probabilmente ancora difficile da capire, ma che si vada verso un temporale molto piú forte delle nubi nere attuali, non sembrano piú esserci dubbi. La stima iniziale fatta un po’a spanne, diceva un’altra giornalista stamattina presto, è di circa 20-24miliardi di euro per la Francia, dato l’alto livello di esposizione delle sue banche.
Bruxelles ci ricordava giá ieri, prima ancora che la manovra attuale sia approvata, che potrebbe non bastare. Con questi segnali che arrivano dalla Grecia è possibile che anche per noi si annuncino giorni molto piú neri e che non si riesca a quadrare il bilancio alla fine.
Questo potrebbe alla fine far saltare l’equilibrio politico attuale ed aprire le strade alla ricerca di altre soluzioni. Da parte del cavaliere è piú che probabile, certo anzi certissimo che se lo mettono fuori dal governo userá tutta la sua artigleria, giornali, televisioni e chi piú ne ha piú ne metta, per sparare ad alzo zero contro tutti i nemici, PD in testa.
E lí ritorniamo al tema centrale della “credibilitá”. Dalema continua a ripetere che Berlusconi non c’ha piú credibilitá e per questo deve andarsene. E come Dalema molti ripetono questo leit motiv. Detto questo, ritornando alla storia di Penati, un pezzo da novanta figlio culturale di questo PD, il problema si porrá uguale per Bersani nell’ipotesi che si vada a processo (cioè nemmeno che Penati sia condannato). E’abbastanza facile immaginare i giornali berlusconiani irridere al Bersani che usi la carta della credibilitá e della competenza (e della diversitá) nel momento in cui il suo uomo di fiducia si ritrovi sotto processo per tutte ste storie di tangenti.
Ripeto, se Penati non ne viene fuori pulito come se avesse usato Dash, i giorni di Bersani saranno contati. E questo indipendentemente che si vada ad elezioni, il problema è che i giovani che si sono mossi questa primavera, lo hanno fatto su una base di volere facce e comportamenti nuovi. Un segretario del PD che non sappia cosa faccia il suo braccio destro ha la stessa forza di un Tremonti che non sapeva cosa combinasse Milanese. E ricordiamoci che, se nell’immaginario dei giovani, passa l’idea che son tutti uguali, hanno vinto quelli del PDL. Quindi, ogni buon politico deve porsi il problema dell’eventuale scenario (ripeto, eventuale) della caduta di Penati, rovinosa, che trascini con se Bersani (e chi altri?).
A questo punto inizierá la caccia a trovare una faccia nuova, velocemente, che possa incarnare i valori, la storia, i principi e tutto il resto. Bene, la mia proposta ve la faccio subito. Parlo di una personalitá che ha tutti questi requisiti ed in piú è donna. Bianca Berlinguer. Capace di stare davanti a una telecamera, incarna geneticamente i valori della diversitá tanto cara al padre suo, è sufficentemente super partes per non spaventare i Popolari ed è soprattutto una fuori dai giri dei maneggioni.
Ricordatevi che da oggi in poi ogni giorno è buono per cadere nell’inferno. Ci trascienrá giú il tonfo finanziario associato alla stasi economica. Zero crescita vuol dire meno entrate e quindi piú debiti e noi dobbiamo cercare soldi sulmerctao internazionale per pagare i nostri debiti. Saltando la Grecia i prossimi rischiamo di essere noi e quindi bisognerebbe prepararsi sul serio.
martedì 13 settembre 2011
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