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mercoledì 3 agosto 2016

Il riscaldamento globale spiegato ai leghisti (e non solo …)


L’anno scorso si è realizzata la COP21 (Convenzione delle Parti... quali parti dite voi? La parte, la parte come direbbe Totó...) a Parigi e, fra rulli e suon di tamburi, si é firmato un pezzo di carta. Cosa ci sia scritto sopra non é chiaro a tutti (a parte il neo eletto presidente delle Filippine, per cui quell’accordo é “una cosa stupida, non voglio rispettarla ... Quella non era la mia firma” http://www.greenreport.it/news/clima/cambiamenti-climatici-le-filippine-non-onoreranno-laccordo-parigi/) ma insomma ci sarebbero degli impegni, molto timidi a giudicare da alcuni osservatori (http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/12/18/cop21-per-esperti-intesa-non-funzionera-obiettivi-timidi-accordo-non-vincolante-nessuna-sanzione-per-chi-non-lo-rispetta/2307496/).

Dato che per molta gente, leghista o meno, questa storia del riscaldamento globale (erroneamente, ma machiavellicamente, cgiamato cambio climatico) non é del tutto chiara, cercheró in poche parole di spiegare il perchè dovremmo preoccuparcene, in questi tempi di “invasioni” di immigranti, di “terroristi” e tutto il resto.

Grazie al riscaldamento globale la desertificazione nel Sahel (e altrove) avanza. Chiaro che ci sono anche altre cause, tra cui l’incapacità dei governi di farne fronte, ma restiamo su una delle variabili indiscutibili. Questo sta spingendo, già da parecchi anni, i vari gruppi di pastori dei vari paesi di questa fascia a scendere verso sud alla ricerca di nuovi pascoli. Dall’altro lato abbiamo un aumento delle terre coltivate, sia grazie alla ricerca agricola che mette a disposizione varietá più resistenti al secco, ma anche pewrchè una popolazione in aumento ha bisogno di più cibo. Quindi gli agricoltori del sud cercano di espandere le loro terre coltivate, in particolare là dove ci si avvicina a fonti d’acqua.

Inevitabilmente questo provoca conflitti, che prima di essere etnici o religiosi, sono essenzialmente legati alle risorse naturali e provocati dal famoso riscaldamento, contro il quale anche un accordo timido come quello di Parigi viene considerato “una cosa stupida”.
Come già detto nei giorni scorsi, nella sola Nigeria in questi anni recenti i morti si sono contati a migliaia. Adesso nella zona del Lago Ciad contiamo oltre due milioni di sfollati. A loro non resta che camminare.

Tanti moriranno in cammino, alcuni proveranno a tornare a casa, ma senza un’azione che vada alle radici del problema, questo si ripeterà ancora e ancora, in modo sempre più violento.
Aggiungiamoci le proiezioni demografiche che faranno diventare la Nigeria il terzo paese al mondo per popolazione complessiva (circa 400 milioni nel 2050 https://populationpyramid.net/it/nigeria/2050/ e quasi 750 milioni nel 2100.
Cammina cammina poi li ritroviamo a Lampedusa, ma anche su su a Gemonio sotto casa del Trota e famiglia.


Per cui, continuiamo a far finta di nulla, tanto che ce frega a noi del cambio climatico? Niente, solo qualche milione (o decine di) immigrati in più, un po’ di violenza supplementare, un mondo sempre più instabile, ... l’importante é che ci sia la salute ... 

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