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domenica 27 febbraio 2011

30 anni di già


Febbraio 1981, siamo andati da Franceschetti, concessionario Renault e con circa 5 milioni di lire dell'epoca ci siamo portati a casa la R4 rossa. Anni dopo, nel 1978, quel modello e colore sarebbero diventati famosi in Italia a causa del corpo di Aldo Moro abbandonato li dentro.

Inutile dire quanto fui felice di poter disporre di una "renoleta", anche se in comodato d'uso e da spartire con i miei quando ne avevano bisogno. Il primo giro lo feci con Antonella e, ovviamente, rimasi senza benzina. Ma non era nulla premeditato, solo che non avendo il segnale rosso di riserva, e dato che mettevo poca benza per risparmiare, quando me ne resi conto era troppo tardi. Insoma, una figuraccia subito, per cominciare.

Ma la R4 mi portò spesso dagli amici con cui studiavamo all'Università, col risultatro di guadagnarmi il soprannome e l'immagine di Bobo (anni dopo, Vannucci, presentarore di Linea Verde RAI e amico del disegnatore di Bobo, quando mi conobbe disse: devo dirglielo che Bobo esiste realmente. La R4 rimase immortalata nel papiro di laurea, e poi mi segui a Parigi, dove, finchè io e mio padre dipingevamo l' appartamento di Christiane, ci venne portata via dai vigili per divieto di sosta. Per riuscire a riportarla lì sotto senza che Groppo se ne accorgesse ci fu bisogno dell'intervento di Christiane che, grazie al francese e al libretto degli assegni, regolò il problerma. Sempre quell'anno arrivarono Carlo e Paola, con la loro R4 bianca, più potente della mia, quasi una sfida. Chissà quanti anni è durata la loro R4.

Ce ne andammo in Cile e così lei rimase con mio padre, finchè tornammo e ce la portammo a Roma. Viaggio epico, di cui ci ricordiamo tutti ancora: inverno, freddo della madonna e viaggio con le coperte sulle ginocchia dato che non aveva riscaldamento. Nel frattempo gli anni passavano e tutte le migliorie che avevo messo, lettore di cassette, luci fendinebbia, luce di retromarcia etc. etc. se ne andarono una dopo l'altra.

Una sola volta ha rischiato di sparire del tutto, causa un incidente vicino alla mia scuola di geometri. Ma resistette anche a questo e con gli anni è poi diventata una compagnia inseparabile. Con lei Christiane venne a cercarmi a Padova a fine 1989, senza GPS, senza parlare italiano e senza sapere dove fosse la stazione, con Charlotte a casa perchè qualcuno non aveva voluto dare una mano.

Dall'arrivo della R4 ad Anguillara il suo uso si è concentrato nel trasporto alla stazione e nel accompagnarmi nei vari films fatti in questi anni. E siamo così arrivati ai 30 anni attuali, vettura d' epoca e tutto il resto.

Chissà quanto durerà ancora; nel frattempo abbiamo chiesto a Tonino di rifarle il colore, datoi che gli anni passano e lasciano tracce. Questa foto è prima dei ritocchi, vedremo quando torna dalla carrozzeria.

2 commenti:

  1. Però complimenti per la tenacia

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  2. l'R4 è stata anche la mia PRIMA MACCHINA!!! a 16 anni con papà a proare a farla partire, invano.... poi il 14 aprile 2007 con la neopatente in mano a fare la figa e a portare i cornetti alla mia amica Marcella, dopo averla ovviamente lavata e sistemata! :D quanti ticordi! ora la Signora è diventata d'epoca dopo aer veramente segnato un'epoca!
    Charlotte

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