Visualizzazioni totali

sabato 12 febbraio 2011

Sabato pian piano se ne va …

Cosa puoi scrivere in un sabato pomeriggio come questo, con un bellissimo sole che sta tramontando qui a Formelluzzo, e ti viene da pensare che razza di settimana sia stata. E’ vero che si sentivano i primi venti già da tempo, ma pochi, nessuno avrebbe scommesso un centesimo che non uno ma due dittatori, del peso di Ben Alì e addirittura Mubarak venissero sbattuti fuori. Processi ancora in corso, nessuno ha la bacchetta magica per assicurare che andrà tutto bene, ma almeno, una volta ancora, la Storia si è rimessa in moto, e lì dove meno te l’aspetti. Il Popolo esiste, la Massa non è sempre amorfa e a forza di provocarla, con modi di fare e ladrocini organizzati dalle famiglie al potere, un giorno o l’altro si incazzano, nel loro piccolo. E quel loro piccolo può crescere e far paura ad altri adesso.

A noi può solo fra invidia. Ma forse era quello che meritavamo, e siamo ancora troppo ricchi e troppo c. per cambiare realmente. Io ci provo ogni giorno nel mio luogo di lavoro, stiamo anche organizzando un “gruppo di lavoro” (chissà chi si ricorda di questa terminologia anni 70) con colleghi che, come me, non accettano il “ tanto è sempre stato così”. Proviamo a vedere di cambiare le cose, anche se sappiamo che non andremo lontano, perché ai capi non interessa cambiare e i nuovi dirigente che arriveranno quest’anno sono filgi della stessa cultura: fare il minimo possibile per non sgualcire i rapporti con i governi. Che poi i poveri aumentino e così i morti di fame, amen. Ma nemmeno quelli in piazza a Tunisi o al Cairo pensavano realmente di farcela, ma solo che bisognava provarci.

Il futuro non può essere quello della Minetti, in orizzontale sotto i capi, a loro disposizione per far qualsiasi porcata. Il futuro siamo noi, e non quei mentecatti della Lega, quei poveracci e ladri del PDL, italiano o di qualsiasi altro paese. Il futuro siamo noi, non possiamo e non dobbiamo farcelo rubare.

1 commento: