domenica 6 maggio 2012
Cacciato Sarkozy: si comincia a respirare
Col 52% F. Hollande è riuscito a mettere al tappeto il bulletto Nicolas. Si ritorna alla repubblica, alla normalità. I problemi sono enormi per la Francia e per il resto dell'Europa, ma pensare di affrontarli con un fanatico come Sarkò era cosa da folli, così lo sarebbe se rimettessimo l'accoppiata Berlusca e il re dei diamanti Bossi. Per sperare tirarsene fuori il primo passo è di mettere la gente giusta al posto giusto o, almeno, di togliere i peggiori.
Come scrivevo l'altro giorno non bisogna aspettarsi grandi novità da Hollande; se non altro l'enfasi messa in tempi non sospetti sul tema della crescita lascia ben sperare. Che questo basti a far piegare la Germania, non è detto. Bisogna sperare, ma non ci sono certezze.
Che poi i conti pubblici francesi siano molto peggiori di quelli annunciati fin'ora, anche questa è una certezza. Jacques Attali, consigliere di Mitterand 30 anni fa e ultimamente di Sarkozy, ha avuto l'onestà di ammetterlo poche settimane fa. Quindi non ci sarà luna di miele, ma si scenderà in trincea fin da questa notte, in modo da rassicurare i mercati.
Si parte per un viaggio senza una meta certa. Se dalle nostre parti riuscissimo anche noi a diventare adulti e cominciare a cacciare certi personaggi, magari potremmo anche pensare di farcela a tirarci fuori dal fossato dove siamo. L'indicatore chiave sarà Genova: far eleggere il sindaco Doria è quanto chiede quell'Italia che ne ha le tasche piene delle intromissioni del Vaticano (vedi l'articolo su Bagnasco nella Repubblica di oggi) e che non vuole arrendersi la populismo del pur simpatico Beppe Grillo. Vedremo domani sera se anche di qua delle Alpi potremo festeggiare come lo stanno facendo stasera alla Bastiglia.
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