Il mio cantatutore francese preferito (Renaud), così iniziava una sua
celebra canzone del 1988, l’anno in cui persi mia madre e nacque Charlie:
Question d'histoire d'abord:
Domanda di storia per cominciare
Où est la Palestine?
Dov’è la Palestina?
Sous quelle botte étoilée?
Sous quelle botte étoilée?
Sotto quale stivale stellato?
Derrière quels barbelés?
Derrière quels barbelés?
Dietro quali fili spinati?
Sous quel champ de ruines?
Sous quel champ de ruines?
Sotto quale campo di rovine?
Question d'histoire encore:
Ancora una domanda di storia:
Question d'histoire encore:
Ancora una domanda di storia:
Combien de victimes
Quante vittime
Quante vittime
Combien de milliers
d'enfants
Quante migliaia di bambini
Quante migliaia di bambini
Dans les décombres des camps
Nelle macerie dei campi
Nelle macerie dei campi
Deviendront combattants?
Diventeranno dei combattenti?
Sono passati 25 anni, una
generazione, e il tema è sempre lì, possibilmente peggiorato nel frattempo. Fra
le primavere arabe andate a male, la guerra In Siria e i casini con l’Iran,
pochi sembrano interessarsi alla quotidianità dei Territorio Occupati.
Le condizioni di vita o di
sopravvivenza sono sempre più critiche, spingendo le nuove generazioni verso
quell’estremismo di Hamas che non potrà portare altro che lutti e certo non
soluzioni.
I negoziati continuano, senza
grandi risultati per il momento, ma almeno una piccola luce è accesa.
Io credo che la comunità
internazionale dovrà decidersi a fare qualcosa di più che semplicemente
assistere al peggioramento quotidiano, perchè questo poi significa un bubbone
che può esplodere in mille altre forme e molto più vicino a noi.
Da parte nostra, stiamo
iniziando a far qualcosa. La questione delle terre è ovviamente un tema
particolarmente delicato, soprattutto quando si pensa ai continui nuovi
insediamenti israeliani nelle terre palestinesi. Ma esiste una necessità di
fare un po’ il punto della situazione da un punto di vista agronomico e di
gestione tecnica delle zone rurali della Palestina. Questo va fatto da un
organismo indipendente, con riconosciute capacità tecniche ed indipendenza
politica. Sulla base dei molto anni di lavoro in paesi in conflitto e in
post-conflitto, abbiamo mandato una missione esplorativa per discutere i
termini di riferimento del lavoro.
Molta diplomazia, attenzione
e cautela, ma privilegiando l’angolo tecnico crediamo sia possibile entrare ad
analizzare le legislazioni e le politiche attaulmente in suo su questi temi.
Siamo coscienti che
tocchiamo un tema che scotta, ma se non noi, chi ?
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