Povera Patria cantava anni fa Franco Battiato. Leggo gli
articoli sui giornali, ascolto i tanti commentatori sulle reti italiane,
francesi e latinoamericane e trovo sempre la stessa analisi. Hanno colpito i
nostri valori e la Francia in quanto simbolo di questi valori. Mi sembra
incredibile non leggere o ascltare nessuna analisi che parta dalla duplice
costatazione di cosa siano diventati i “nostri” di valori e cosa sia diventata
la vita per la metà dell’umanità. I nostri valori hanno smesso da tempo di essere
quelli di libertà, uguaglianza e fratellanza, per diventare i valori di borsa,
il MIB, il CAC40 e simili. Siamo diventati una società di rapaci dove pochi
riescono a mettersi in tasca somme enormi delle quali non sanno nemmeno cosa
fare, e il resto sopravvive in una transizione verso il terzo mondo che abbiamo
davanti e che oramai è venuto da noi. Inutile chiuderci gli occhi e cercare le
gocce nel mare. Ci sono. Non dico di no, ma sono gocce nel mare di una finanza
di ladri, in mezzo a una crisi ecologica dalla quale non vogliamo venirne fuori
per non toccare i soliti noti della finanza mondiale. Le nostre istituzioni
sono carta straccia, trovare un sindaco o un presidente di regione che sia
persona sana e onesta sembra quasi missione impossibile. Spingiamo sempre più
verso una società di consumi che oramai non possiamo più permetterci, ed ecco
che la crisi arriva anche da noi. Le nostre pubblicità ci spigono a cambiare la
macchina ogni due per quattro, il telefono prima ancora di sapere usarlo, i vestiti
almeno due volte al giorno, profumi, giocattoli e tutto il resto, con il
condimento finale che se per caso vi restano due lire in tasca andate a
giocarvele a ste macchinette fregasoldi.
Siamo risuciti a distruggere anche l’unico sogno che ci
teneva assieme, noi più grandi e le generazioni Erasmus, quello di un’Europa
unita ed aperta. Oramai meglio chiamarla FEU, Former European Union, dato che
siamo tornati indietro di 50 anni.
Alcuni mi dicono: stai sempre a criticare, ma cosa si
potrebbe fare? Da anni vado in giro a ripetere che le imposizioni dei programmi
di aggiustamento strutturale che la Banca Mondiale e l’FMI hanno imposto ai
paesi del sud, tagliando educazione, salute e servizi agli agricoltori, hanno
preparato il terreno ai problemi attuali, così come le insensate sovvenzioni
che continuiamo a dare alle nostre agricolture del nord. Basta fare il
contrario di tutto ciò. Spendere e spandere per educazione, salute e agricoltura
familiare, e allora comincieremmo a discutere. I soldi? I soldi ci sono, lo
sanno benissimo i nostri politici. I soldi sono o messi dentro il buco nero
delle spese militari, che sarebbero sufficienti, se eliminate del tutto, a
risolvere i problemi del mondo e rinforzare una classe media dappertutto,
oppure i soldi, come ben sanno i maghi della finanza, ed anche il nostro
Draghi, si inventano. La massa monetaria attuale è composta per lo più di
moneta virtuale, creata dal nulla dai maghi della finanza. Comunque, anche
senza andare a creare moneta virtuale, basterebbe quella vera. Se per caso
sentite uno dei politici, al governo o all’opposizione, dire una cosa del
genere, fatemi un fischio.
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