Scrive la Consigliera Comunale di Torino e “referente locale del Movimento” Laura Onofri sul suo sito (lauraonofri.it):
Due europarlamentari del Movimento Cinque stelle, Marco Zanni e Marco Valli hanno presentato un emendamento per abolire la parità di genere dalle linee guida per il Bilancio dell’Unione Europea del 2017. In particolare, i due esponenti grillini chiedono l’abolizione del paragrafo 17 che “ricorda che il gender mainstreaming (parità di genere) deve sostenere le politiche dell’Unione come principio orizzontale, e chiede che la Commissione metta in pratica il principio del gender mainstreaming nella preparazione della bozza di bilancio per il 2017″. Stesso emendamento è stato presentato dall’europarlamentare del Front National, Sophie Montel.
Partendo da questo incredibile autogol, ho deciso di dare un occhio a quello che i partiti hanno presentato nei loro siti come programma per le elezioni prossime venture. Manca poco più di un mese per cui parrebbe corretto basarsi su quello esistente oggi, 29 gennaio, sui loro siti e non su ancora fumose proposte future.
Cominciamo con la destra. Il blocco Berlusconi-Salvini-Meloni + quarta gamba presenta un blocco sintetico di 10 punti che si trovano in bella mostra appena si apre la pagina di forza Italia. Non sorprende affatto che la parola “genere” non sia nemmeno citata. Zero virgola zero.
Mi sposto leggermente più in là e guardo il sito del PD: a poche settimane dal voto non esiste una cartella col programma, ma solo degli “approfondimenti”, dove si ricorda dettagliatamente quello che avrebbero fatto loro al governo. Non si riesce a trovare nessuna riflessione sulla questione di genere. Dato che da nessuna parte si trovano proposte per il futuro che partano da una riflessione su quanto fatto specificatamente su questo tema, vien da pensare che il tema non sia considerato come strutturale nella costruzione della cittadinanza del futuro. Il fatto poi che da dentro il PD emergano voci a ricordare come non ci sia nemmeno una donna capolista nelle liste appena finalizzate, sembra solo la conferma di una tendenza che viene da lontano.
Sono passato poi ai penta stellati: il loro è senza dubbio il programma più dettagliato e articolato. Pieno di riflessioni anche interessanti, resta totalmente assente sulla questione di genere (che non guardo dal lato di parità nelle liste o quote varie, ma come qualcosa di più strutturale che riguarda il lavoro, le retribuzioni, i diritti, la violenza, l’educazione, l’ambiente eccetera). Che quanto ricordato sopra dalla loro Consigliera si sia poi confermato o meno, rimane comunque la totale assenza di riflessione pubblica sul tema. Apparentemente a dicembre hanno realizzato un incontro di riflessione interno sulla “parità nelle differenze”, ma siccome per partecipare, oltre che accreditarsi, era necessario, per i soli maschi, un dress code particolare, ho pensato di saltare l’evento ed aspettare che gli atti siano resi pubblici. Se qualcuno ne avesse copia sarei ben contento di poterli leggere.
Per ultimo ho lasciato i liberi e uguali che mostrano una preoccupazione maggiore sul tema, anche se su aspetti non proprio strutturali: “diritto di accesso in rete e va superata ogni forma di divario, da quello di genere…”
Che poi nella loro introduzione si ponga enfasi sulla necessità di promuovere una “attuazione integrale della Costituzione repubblicana e del suo cuore pulsante, l’articolo 3, così come lo è la prevenzione e il contrasto della violenza di genere.”
Non ho trovato nessun approfondimento nemmeno da parte di potere al popolo, al di là delle generiche intenzioni di promuovere sul serio la parità di genere.
Insomma, se resto a quanto ho trovato dopo due ore di lavoro, che credo sia onestamente più di quanto un/a italiano/a medio/a dedicherà a questi temi, devo ammettere che mi risulta impossibile non dico dare la sufficienza, ma nemmeno un 4 di incoraggiamento. Semplicemente bocciati tutti. Zero in analisi e zero a livello di proposte (magari potrei dare 1a LEU).
Ovviamente sarei contento di essere smentito, per cui se qualcuno trovasse qualcosa di più concreto e che mi sia sfuggita, accetto ben volentieri.
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