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sabato 16 luglio 2011

I commenti promessi


Dato che il post precedente era già abbastanza lungo, ho deciso di separare i commenti e metterli qui sotto. Sono venuti spontanei dopo esserci lasciati guidare in questi Sud da una voglia trasparente di osservare, senza preconcetti, ascoltare, chiedere ed assaggiare. La strada verso Matera, passando per Benevento che ci chiede di tornare a visitarlo con calma, Matera e una Basilicata molto al di sopra di quanto potessimo immaginare. Agricolture diverse, sicuramente povere e con gli stessi problemi dell'immigrazione, ma con colori che ti chiamano e ti avvolgono. Un pezzetto di Puglia che ti lascia a bocca aperta. Un sentimento generale di freschezza, pulizia e gentilezza, nonchè di apertura, di voglia di conoscere, gente che fa uno sforzo per parlarti in lingue straniere, piacevole sorpresa i tanti giovani che parlano un po' di francese, insomma un' idea generale di un Paese, l'Italia, più ricco e vario di quanto me lo immaginassi. Un Sud, dei Sud anzi, diversi, specifici, da conoscere e da amare.

Ti immagini allora la povertà di spirito di quelli che stanno lassù nel Varesotto e che votano Lega convinti di esser figli di una tribù celtica. Poveracci, perchè ti rendi conto, visitando alcuni di questi posti, scelti a caso e non certo i posti di grande turismo (a parte Lecce magari, ma non certo Matera, San Foca o Vasto), che chi ci perde sono quei conterronei miei del Nord così greti e chiusi in se stessi.
Quanto avremmo da guadagnarci tutti ad imparare a conoscere l' ALTRO, sia esso paesaggio, cultgura, persona, cibo o bevanda. Ma per far questo, un gesto d' amore, bisogna innanzitutto uscire da se stessi e ricordarsi che siamo tutti figli di una stessa tribù partita dall'Etiopia milioni di anni fa. Gettare ponti e non costruire muri ecco il succo del discorso. Io torno innamorato dell'Italia bella e diversa, ma torno anche infelice per chi semina tanto odio e disprezzo senza conoscere nemmeno l' abc di quello che va spargendo.

Quelli della Lega e quelli che li segfuono dovrebbero essere condannati a una gita forzata in uno dei tanto sud: andarci magari in motocicletta o con una vecchia macchina, pochi soldi in tasca e il bisogno di comunicare con gli altri per arrangiarsi, in modo da capire l'umanità che esiste anche lì, il fatto che siamo tutti uguali, difetti ne abbiamo tutti, ma che abbiamo un capitale incredibile giù ai Sud.

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