martedì 15 novembre 2011
Laos: un addio o un arrivederci?
La cosa più improbabile che potessi per festeggiare la partenza, era di andare a mangiare in un ristorante Nord-Coreano. Di quella Corea del Nord che a noi, vecchi appassionati di calcio, ci ricorda ancora il dentista Pak Doo Ik, che nel 1966 ci fece gol e buttò fuori dal mondiale inglese l'Italia di "Mondino" Fabbri. Ai più giovani la Corea del Nord ricorderà le sofferenze per la fame e tutto quello che ogni giorno si inventa il Caro Leader Kim Jong il. Comunque il ristorante è buono, probabilmente serve per dare una (falsa) immagine di quanto bene si stia da quelle parti.. ma ripeto si mangia bene: consiglio, per averlo provato, il Stir-Fried Duck.
Insomma, fra poco parto per l'aeroporto con la sensazione che quello che potevamo proporre l'abbiamo fatto. I problemi con i concessionari stranieri che vengono a prendere grandi quantità di terre, sono conosciuti dal governo, così come gli effetti collaterali dell'introduzione di un'economia di mercato (con soldi che girano velocemente) in un paese dove le istituzioni sono lente a reagire e povere di risorse. Quindi i problemi legati alla mancata trasparenza, alla corruzione, all'indipendenza crescente di ogni funzionario che abbia un po' di margini di libertà nel suo distretto, provincia, sono cose con cui devono o dovranno confrontarsi.
Per noi non ci sono dubbi che la cosa migliore sarebbe quella di sedersi e parlarne assieme, cercando di limitare i danni e far uscire i possibili effetti positivi da un patto socio-territoriale che coinvolga le istituzioni di governo, le comunità locali e il settore privato. Ma non siamo noi a stare al governo, per cui possiamo solo dirglielo, raccontar loro quello che abbiamo visto in tanti altri paesi. Vedremo fra qualche giorno/settimana le loro reazioni. Poi un'altra storia comincerà con i possibili Donanti. Anche su questo ritorneremo.... Laa koon
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