lunedì 27 agosto 2012
2012 L38: Giovanni La Varra - Case Minime
2012, Editore Robin (collana I libri da scoprire)
Milano, 2011. Centinaia, migliaia di appartamenti vuoti nelle case popolari. E una società immobiliare che li deve schedare. Per questo assolda studenti della facoltà di architettura. Sergio e Mattia hanno 22 anni, ancora tanti esami da dare e molto tempo libero. Ekaterina è a Milano solamente per un anno, viene da lontano e prima o poi ripartirà. Ma tutte queste case vuote sono anche una possibilità di autonomia e libertà, un'idea da abitare. In poche parole, un progetto. "Case minime" è una storia che ruota attorno ai monumenti involontari della Milano del Novecento: la Montagnetta di San Siro, il Gallaratese, il Gratosoglio. Monumenti della città e del tempo in cui siamo cresciuti.
Letto con piacere questo primo libro di Giovanni. Ho conosciuto poco Milano, ma quelle difficoltá di crescere che Sergio si porta dietro sono parte di un passaggio che ci ha riguardato tutti. La storia in sé sembra un po' per aria, quasi autobiografica; si sente dietro un amore per queste piazze e questa cittá che trasuda spesso, al di lá delle critiche ai cantieri aperti e a una sorta di disinteresse della Politica per pensare la cittá. Penso Giovanni volesse farci capire come tutti prima o dopo passiamo un momento un po' per aria (chissá poi se quel Professor Tosi con le sue scampagnate non volesse essere un riferimento autobiografico al Giovanni professore lui stesso..); poi capita l'occasione di uscirne fuori e a volte uno la prende al volo (in questo caso il treno per Bruxelles) oppure no, come Mattia che resta lí a continuare a cincischiarsi per il futuro.
Sarebbe interessante vedere cosa gli succederá a questo Sergio adesso che ha l'occasione di diventare grande, e di pensare con la sua testa cosa vuol far da grande.... alla prossima Giovanni...
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