domenica 2 settembre 2012
2012 L39: Lean-Cristopohe Rufin - Le parfum d'Adam
Folio- Gallimard
Juliette est une jeune militante écologiste, fragile et idéaliste. Elle participe à une opération commando pour libérer des animaux de laboratoire. Cette action apparemment innocente va l'entraîner au cœur d'un complot sans précédent qui, au nom de la planète, prend ni plus ni moins pour cible l'espèce humaine. L'agence de renseignements privée «Providence», aux États-Unis, est chargée de l'affaire. Elle recrute deux anciens agents, Paul et Kerry, qui ont quitté les services secrets pour reprendre des études, l'un de médecine, et l'autre de psychologie. Leur enquête va les plonger dans l'univers terrifiant de l'écologie radicale et de ceux qui la manipulent.
Strano che si trovino così pochi commenti su questo libro di Rufin. Allora, diciamo la nostra. Con Rouge Brésil e l'Abissino ci aveva abituati forse troppo bene. Qui la scrittura è un po' scesa di qualità, tutta presa sembra dall'euforia di portarci nel mondo dell'ecoterrorismo. Gli attori, alcuni, mi lasciano un po' esterefatto, soprattutto i due supereroi, che sembrano tagliati con l'accetta per un pubblico da giornaletti, americani. Semplici semplici, si amano troppo per stare assieme così che, se le condizioni sono riunite, come amano dire, si ritroveranno assieme.. il tutto per stringersi ogni tanto, con molto affetto e buonanotte. Sembra un pudore esagerato, neanche avesse scritto il libro per ragazzi quindicenni. Poi la francesina un po' sconvolta che va su e giù con i suoi salti d'umore ma alla fine, grazie all'aiuto dello storpio, fa il gesto inaspettato e supercoraggioso.
Mah. Per leggerlo, si legge bene, ma insomma, come dicevo all'inizio, da uno che sta all'Accademia di Francia credo ci si possa aspettare di meglio.
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