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domenica 21 novembre 2010

1975-2010: Mozambico: 35 anni di indipendenza


Nel 1975 usciva uno degli albums più famosi della seconda parte della carriera di Bob Dylan: DESIRE, con la famosa canzone Hurricane (This is the story of the Hurricane, ..). Nel disco c'era anche un omaggio ad un paese che iniziava il suo cammino d'indipendenza: Mozambique. Le parole sono ancora bella da ascoltare oggi: I'd like to spend some times in Mozambique... mi piace restare un po' in mozambico; l'indipendenza significò subito guerra civile che durò fino ai primi anni 90. Accordi di pace con una partecipazione italo-vaticana e da lì l'inizio del recupero. Oggi si vede un paese diverso, la capitale prende ogni giorno di più una sembianza di quel modernismo che le rende tutte uguali: bar, ristoranti, hotels, servizi vari (che per fortuina in genere funzionano), povertà spinta ai margini per non disturbare la nascente industria del turismo. Nelle atre città chiaramente tutto questo si vede meno, ma comunque soldi ne girano, la base di risorse naturali attira sempre di più, prima per le foreste e adesso per coltivare: jatropha o canna per fare biodiesel, spostando le coltivazioni di base su terre sempre più marginali.
L'indipendenza, il sogno di un paese libero, la voglia di sognare e gli ideali di un tempo.. tutto sembra roba da museo.. adesso è tutto individualismo e business. Forse è giusto così, ma a noi sembra the same old story: qualcuno ne approfitta e molti restano tagliati fuori.
Aiutare questa gente, far si che questo processo torni ad essere un sogno di democrazia popolare .. mah, forse è troppo anche per noi, e dobbiamo interrogarci su questo.

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