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giovedì 26 aprile 2012

Treni che non arrivano - che si fermano in mezzo al nulla, metropolitane sporche.... sogno di primavera...

Posto che se siamo arrivati al governo Monti è perchè quello precedente ci stava portando alla rovina, economica, sociale, culturale ed etica, il punto è di capire quanto il governo attuale sia all'altezza dell'insieme di sfide da affrontare. Seguendo dal di fuori, come un normalissimo cittadino, risulta ogni giorno più evidente che si tratti di un governo attento ai numeri, a cercare di mettere delle regole di base (vedi il caso del beauty contest) e che, globalmente, sconti un'impostazione di tipo liberal borghese che vive ad anni luce dai problemi normali di tutti i cittadini. Lodevole lo sforzo di mettere al sicuro le cifre, insufficente lo sforzo (non) fatto per capire chi siano gli italiani e che cosa chiedono, di base, a chi li governa. Le infelici uscite, del tipo: se gli italiani non mi capiscono sono pronto ad andarmene, associate al verbalismo eccessivo del ministro Fornero, lasciano l'amaro in bocca. Parzialmente, dato che l'estrazione borghese di questo governo (nelle sue componenti essenziai) non poteva che dare risposte culturalmente affini alle visioni di quel mondo che, piaccia o meno, non rappresenta la maggioranza di noi italiani. Noi italiani siamo quelli che la mattina ci alziamo molto presto per cercare, con i mezzi pubblici a disposizione, di recarci sul luogo di lavoro (chi ce l'ha). Andiamo nelle stazioni, dei treni e della metro, là dove le scale mobili sono ferme dall'età della pietra, là dove non esiste la minima idea di dare le informazioni in tempo reale agli utenti, là dove i treni vengono cancellati, le metro aspettano sette, otto minuti prima di passare (parlo della Capitale, non di chissà dove...). Saliamo su treni sporchi, dove non passa mai un controllore a dirti il perchè... a volte ci tocca cercare un taxi, e tutti noi che non abbiamo l'autista che ci aspetta sotto sappiamo cosa voglia dire. Siamo sempre noi ad entrare negli uffici delle amministrazioni pubbliche per cercare di espletare le pratiche necessarie per continuare ad essere bravi cittadini italiani... e provate per credere: se non avete un amico, conoscente, vicino od altro che vi introduca nei meandri, non ne uscirete vivi. Siamo sempre noi ad andare a fare le file negli ospedali o altrove si somministri qualcosa che riguardi la sanità pubblica.... Ecco, siamo noi che se vedessimo dei segnali di cambio da parte di queste istituzioni, ai vari livelli, cominciando da quelli nazionali, un rispetto degli orari, un servizio di informazioni efficente, treni e metro puliti e non trasformati in cloache a cielo aperto... ecco allora probabilmente ci diremmo in cuor nostro: mannaggia sto governo, ci pela vivi, ma almeno qualcosa si vede che cambia, adesso, non fra vent'anni. Ricordiamoci di quell'altro governo, correva l'anno 1992, che ugualmente ci pelò vivi, perchè i governi precedenti avevano sfondato tutti i livelli di decenza economico-finanziaria. Grazie ad Amato e Ciampi riuscimmo a salvarci in corner, ma si trattava sempre e solo del campionato economico finanziario. Quegli altri, cultura, servizi, etica e tutto il resto, non entrarono mai nell'agenda di quei governi così come non fanno parte di questo governo. Non è nemmeno colpa loro in fondo, questa è la loro cultura e questo possono esprimere. Dispiace che in tutti questi mesi quei partiti (penso al settore NON PDL) che in teoria avrebbero potuto essere sensibili su questi altri temi, avrebbero potuto spingere perchè qualcosa si facesse. Non sono misure care, anzi probabilmente sono a costo zero e a beneficio sociale più che positivo. Ma aspettarci notizie su questi fronti sembra che sia senza speranza. Anni fa dicevamo che non volevamo morire democristiani, poi siamo passati a non voler morire berlusconiani, fra un po' staremo lì ad aspettare di liberarci di Monti.. ma magari un giorno avremo anche diritto di morire italiani, normali, in un paese dove l' abc delle regole sia rispettato, un po' di più.. non chiedo la luna. Il giorno che un governo (certo non questo), riuscirà a farci sorridere noi italiani qualunque, perchè le informazioni ci saranno, perchè i treni, le metro, saranno in orari e puliti, i taxi arriveranno, i mezzi pubblici circoleranno ad orari (più o meno) certi, che la trasparenza sarà di casa nelle transazioni delle amministrazioni comunali, provinciali, regionali e nazionali, allora anche tutto il pacchetto fiscale passerà meglio, semplicemente perchè avremo la sensazione di far parte dello stesso paese. Che magari poi un giorno arrivi un governo che faccia anche pagare sul serio le grosse fortune nazionali, allora saremo realmente in paradiso. Per il momento ci tocca contentarci degli altezzosi che abbiamo messo lì perchè ci parino le pezze al culo finanziario. Siamo così mal messi che dobbiamo festeggiare le frasi di Mario Draghi, il quale ha richiamato tutti i 27 alla necessità di un patto per la crescita.Monti e compagnia continuano a promettere crescita di qua e crescita di la... tanto che la parola crescita è diventata un buzz in Italia, inflazionata senza che se ne sia mai visto il contenuto. Poi arriva Draghi e lo dice lui: sveglia compari....

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